Fonte: SIR

Fonte: Hispantv

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Lug 01, 2017

 

Unicef, è allarme colera in Yemen. Ogni minuto un bambino è colpito da diarrea acuta

 

In Yemen è in atto la peggiore epidemia di colera al mondo: ogni giorno, circa 5mila persone vengono colpite da diarrea acuta acquosa (secondo notizie dei centri sanitari), di queste quasi il 50% sono bambini e ragazzi: ogni minuto viene colpito un bambino e purtroppo un quarto delle morti da colera è rappresentato da bambini.

Nel Paese oltre 2 milioni di bambini soffrono già di malnutrizione acuta e sono per questo ancora più vulnerabili poiché i loro sistemi immunitari sono già molto deboli.

 

L’Unicef insieme ai suoi partner combatte contro questa epidemia senza sosta, lavorando 24 ore al giorno per aiutare i bambini e le famiglie colpiti.

La scorsa settimana sono arrivati in Yemen due voli cargo che trasportavano aiuti Unicef, con 750mila bustine di sali per la reidratazione orale (sufficienti per curare 100mila persone) e 1,2 milioni di compresse di cloro per la depurazione dell’acqua.

 

Dall’inizio dello scoppio dell’epidemia, due mesi fa, l’Unicef ha raggiunto 150mila persone distribuendo oltre 600mila bustine di sali per la reidratazione orale e 20mila fluidi per terapie endovenose. L’acqua sicura è fondamentale per prevenire il colera. L’Unicef ha raggiunto oltre 4 milioni di persone con servizi idrici e igienici in 19 governatori e fornisce combustibile ed elettricità per azionare ininterrottamente le centrali per il pompaggio e per il trattamento e per sostenere l’approvvigionamento idrico nei governatori di Sana’a, Hajjah, Al Mahwit e Al Hudaydah.

Almeno 3 milioni di persone ricevono acqua sicura attraverso questo supporto. Oltre 500 volontari sono stati formati per depurare l’acqua nei pozzi privati, nei serbatoi d’acqua e nelle cisterne, coprendo sia pozzi pubblici sia falde acquifere private per circa mezzo milione di persone.

 

La popolazione dello Yemen accusa l’ONU di non fermare l’aggressione dell’Arabia Saudita

La protesta della popolazione yemenita non si arresta e lancia l’accusa contro le Nazioni Unite per non aver fatto nulla per fermare l’aggressione militare saudita.

Centinaia di yemeniti si sono riuniti, ieri, fuori all’ufficio delle Nazioni Unite a Sana’a per esprimere la loro indignazione per la miseria causata dalla macchina da guerra saudita nello Yemen. I manifestanti hanno anche lamentato che l’ONU non solo non è riuscita a fermare il deterioramento delle condizioni di vita in Yemen (fra i bombardamenti e la fame), ma ha aperto la strada per un peggioramento della situazione.

“Siamo qui per dire che l’ONU è responsabile per la fame e la fuga del popolo yemenita”, ha dichiarato il capo di un sindacato yemenita, al-Jalil Shamri, uno degli organizzatori della manifestazione.

“Oggi abbiamo partecipato alla manifestazione per chiedere la cessazione della guerra, per riaprire i porti e sollevando l’assedio sulla gente. Le persone stanno morendo di fame a causa dell’assedio”, ha denunciato Amal Nagy, un medico che ha partecipato alla manifestazione.

Nota: All’aggressione fatta dall’Arabia Saudita partecipano gli USA e la Gran Bretagna fornendo supporto logistico e di intelligence al governo di Rijad, oltre alle forniture di amamenti e munizionamento vario.

I media occidentali non forniscono copertura di questo conflitto, al contrario questo conflitto e le stragi di civile conseguenti agli obiettivi civili bomnbardati (scuole, mercati, ospedali, abitazioni) vengono accuratamente occultati.

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