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Ago 30, 2017

 

Un missile balistico delle forze yemenite colpisce Abu Dabi, capitale degli Emirati Arabi

 

Terrore ad Abu Dabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti (EAU), colpita oggi nel primo pomeriggio da un missile balistico lanciato dallo Yemen, da parte dell’organizzazione Ansarollah, che combatte contro la coalizione dell’Arabia Saudita e degli altri paesi delle monarchie del Golfo, alleate con Rijad.

Gli Emirati sono uno dei principali alleati dell’Arabia Saudita e le loro forze militari  partecipano ai bombardamenti sullo Yemen che hanno causato migliaia di vittime fra i civili ed inoltre gli EAU hanno inviato proprie unità navali a supporto del blocco aeronavale che impedisce al paese di ricevere rifornimenti e generi di prima necessità per la popolazione civile, che si trova allo stremo, dopo due anni e mezzo di conflitto.

 

Non ci sono ancora notizie precise sui danni causati dall’esplosione del missile e sulle eventuali vittime o feriti.  Le fonti dei paesi del Golfo mantengono il silenzio su questo episodio  ma si ritiene che il missile abbia colpito con precisione il suo obiettivo. Sembra che l’obiettivo sia nei paraggi dell’Aeroporto Internazionale di Abu Dabi, che risulta alla portata dei micidiali missili yemeniti.

Il movimento yemenita  Ansarollah, che sta infliggendo numerosi rovesci alle truppe della coalizione saudita, aveva avvisato per tempo gli Emirati che, continuando l’aggressione ed i bombardamenti contro il loro paese, avrebbero lanciato rappresaglie su obiettivi degli EAU, fra cui basi militari ed aeroporti, ma pochi  avevano prestato fede a queste minacce.

Adesso gli analisti miltari ritengono che il conflitto sia ad una svolta, visto che lo Yemen ha dimostrato non soltanto di sapersi caparbiamente difendere ma anche di avere un arsenale missilistico in grado di colpire obiettivi nel territorio, sia degli EAU, sia dell’Arabia Saudita e ci sono forti preoccupazioni anche fra gli addetti militari di USA e Gran Bretagna che forniscono appoggio logistico e di intelligence ai loro alleati sauditi.

Il conflitto nello Yemen è scoppiato allorquando l’Arabia Saudita ha cercato di imporre un presidente di  proprio gradimento nel paese per creare un governo fantoccio di Rijad ed allontanare il paese dall’influenza dell’Iran, dato che una buona parte della popolazione è di confessione sciita e apertamente ostile all’egemonia che l’Arabia Saudita pretende di esercitare sullo Yemen. Lo Yemen è un paese provero ma in una posizione strategica sulle rotte petrolifere, chi controlla il golfo di Aden controlla il passaggio del petrolio e questo rende importante anche per gli USA e la Gran Bretagna disporre di un governo filo occidentale a Sana’a, la capitale dello Yemen.

I bombardamenti indiscriminati e brutali condotti dalla coalizione saudita hanno colpito abitazioni civili, scuole, ospedali e mercati facendo strage della popolazione ed in particolare di donne e bambini. Si calcola che siano oltre 15.000 le vittime civili dei bombardamenti e di questi quasi la metà sono bambini. Inoltre il blocco aeronavale, la mancanza di generi di prima necessità, medicinali ed acqua potabile, hanno fatto sorgere una epidemia di colera che ha contagiato oltre 250.000 persone. La peggiore epidemia al mondo ed una situazione da disastro umanitario secondo la commissione per i diritti Umani della Nazioni Unite e secondo varie Organizzazioni Internazionali.

 

Vedi: L’ONU accusa la coalizione dell’Arabia Saudita…..

 

Vedi: U.N. warned “we should all feel deeply guilty” as Yemenis die

Vedi: UN Warns US, West over support for Saudi War crimes in Yemen

 

Nonostante questo,  viene mantenuto il silenzio da parte della stampa e dei media occidentali sul conflitto e sulla situazione umanitaria di questo paese, presumibilmente  per non creare turbative agli interessi di Rijad, degli Emirati e degli altri paesi delle monarchie petrolifere legati da forti interessi agli USA ed ai paesi europei.

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