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14 agosto 2017

 

Appello per azione globale contro le basi militari 7 ottobre 2017

È tempo di resistere! INSIEME!

 

Attivisti determinati in tutto il mondo hanno resistito per decenni ad
occupazione, militarismo e basi militari straniere nelle loro terre. Queste lotte
sono state coraggiose e persistenti. Uniamo la nostra resistenza in un’azione
globale per la pace e la giustizia. Questo autunno, durante la prima settimana di

ottobre, invitiamo la vostra organizzazione a pianificare un’azione anti-
militarista nella vostra comunità come parte della prima settimana annuale

globale di azioni contro le basi militari. Insieme le nostre voci sono più alte, il
nostro potere più forte e più pervasivo. Resistiamo insieme per abolire la
guerra e fermare la profanazione di Madre Terra. Unisciti a noi nella creazione
di un mondo in cui ogni vita umana ha valore uguale e un ambiente sicuro in
cui vivere. È nostra speranza che questo sia l’inizio di uno sforzo annuale che
possa unificare meglio il nostro lavoro e renda più forti i legami fra di noi.
Vuoi unirti a noi a noi in questo sforzo globale?
Background:
Il 7 ottobre 2001, in risposta agli eventi dell’11 settembre, gli Stati Uniti e la
Gran Bretagna hanno lanciato la missione "Enduring Freedom" contro
l’Afghanistan. Queste forze militari giganti hanno iniziato l’assalto su un paese
già colpito dall’invasione sovietica e reduce da anni di una devastante guerra
civile che ha portato l’Afghanistan a un’oscura esistenza medievale di
fondamentalismo talebano. Dall’11 settembre è stato istituito un nuovo concetto,
la Permanent Global Warfare, che è proseguita da quella fatidica giornata.
Tuttavia, in quei primi giorni, è emerso anche un nuovo movimento sociale, che
aspirò a diventare globale. Sfidando il nuovo ordine mondiale reclamizzato
sotto la facciata della "Guerra al Terrore", questo movimento internazionale
anti-guerra è cresciuto così rapidamente che il New York Times ebbe a definirlo
"il secondo potere mondiale".
Tuttavia, oggi viviamo in un mondo sempre più insicuro, con guerre sempre in
espansione mondiale. Afghanistan, Siria, Yemen, Iraq, Pakistan, Israele, Libia,
Mali, Mozambico, Somalia, Sudan e Sud Sudan sono solo alcuni dei punti
caldi. La guerra è diventata sempre più una strategia per il dominio globale.
Questo stato di guerra perpetuo ha un impatto devastante sul nostro pianeta,
impoverisce le comunità e impone massicci movimenti di persone che fuggono
dalla guerra e dal degrado ambientale.

Oggi, nell’era di Trump, questo approccio si è intensificato. Il ritiro degli Stati
Uniti dagli accordi climatici accompagna una politica energetica distruttiva,
ignorando la scienza e eliminando le protezioni ambientali, con conseguenze
che cadranno pesantemente sul futuro del pianeta e su tutti coloro che vivono su
di esso. L’uso di dispositivi come il MOAB, "la madre di tutte le bombe",
mostra chiaramente il corso sempre più brutale della Casa Bianca. In questo
contesto, il paese più ricco e potente, che possiede il 95% delle basi militari
straniere del mondo, minaccia regolarmente di intraprendere interventi militari
con altri poteri maggiori (Russia, Cina, Corea del Nord, Iran), spingendoli
grottescamente ad aumentare i propri bilanci militari e le vendite di armi.
È ora di unificare tutti coloro che si oppongono alla guerra in tutto il mondo.
Dobbiamo costruire una rete di resistenza alle basi statunitensi, in solidarietà
con i molti anni di resistenza attiva a Okinawa, Corea del Sud, Italia, Filippine,
Guam, Germania, Inghilterra e altrove.
Il 7 ottobre 2001, il paese più ricco del mondo ha iniziato il suo perpetuo
assedio militare e l’occupazione dell’Afghanistan, una delle nazioni più povere
del mondo. Proponiamo la settimana del 7 ottobre 2017 come la prima
azione annuale GLOBALE CONTRO LE BASI MILITARI. Invitiamo
tutte le comunità a organizzare azioni e eventi di solidarietà durante la prima
settimana di ottobre. Ogni gruppo può organizzare in modo indipendente una
resistenza che soddisfi le esigenze della propria comunità. Noi incoraggiamo
incontri organizzativi di comunità, dibattiti, incontri pubblici, veglie, gruppi di
preghiera, raccolta di firme e azioni dirette. Ogni comunità può scegliere i
propri metodi e le sue posizioni di resistenza: basi militari, ambasciate, edifici
governativi, scuole, biblioteche, piazze pubbliche, ecc. Per rendere possibile
questo, dobbiamo lavorare insieme per sciogliere le nostre differenze in un
fronte unito, e dare visibilità ad ogni iniziativa. Insieme siamo più potenti.
Come ha detto Albert Einstein: "La guerra non può essere umanizzata. Può
essere solo abolita.” Vuoi unirti a noi? Rendiamo questo possibile, insieme.
Con il rispetto più profondo

 

Primi firmatari
NoDalMolin (Vicenza – Italia)
NoMuos (Niscemi – Sicilia – Italia)
CODEPINK (Area di S. Francisco – USA)
World Beyond War (USA)
CODEPINK (USA)
Hambastagi (Partito della Solidarietà dell’Afghanistan)
STOP the War Coalition (Filippine) 
Environmentalists Against War


Call for global action against military bases 7 october 2017 it’s time to resist! Together!

 

Determined activists around the world have been resisting occupation, militarism, and foreign military bases on their lands for decades. These struggles have been courageous and persistent. Let’s unite our resistance into one global action for peace and justice. This fall, during the first week of October, we invite your organization to plan an antimilitarism action in your community as part of the first annual global week of actions against military bases. Together our voices are louder, our power stronger and more radiant. Let’s resist together to abolish war and stop the desecration of Mother Earth. Join us in creating a world where every human life has equal value and a safe environment in which to live. It is our hope that this is the beginning of an annual effort that will better unite our work and make our connections with each other stronger. Will you join us in this global effort?
Background: On October 7, 2001, in response to the events on September 11th, the United States and Great Britain launched the “Enduring Freedom” mission against Afghanistan. These giant military forces began their assault on a country already battered by the Soviet invasion and years of a devastating civil war that brought Afghanistan back to an obscure medieval existence by Taliban fundamentalism. Since 9/11 a new concept was established, Permanent Global Warfare, which has continued since that fateful day.
However, in those early days, a new social movement also emerged, which itself aspired to become global. Challenging the new world order marketed under the façade of the “War on Terror,” this international anti-war movement grew so rapidly that the New York Times called it “the second world power.”
Nonetheless, today we live in an increasingly insecure world, with ever expanding global wars. Afghanistan, Syria, Yemen, Iraq, Pakistan,
Israel, Libya, Mali, Mozambique, Somalia, Sudan, and South Sudan are just some of the hot spots. War has increasingly become a strategy for global domination. This perpetual state of war has a devastating impact on our planet, impoverishing communities and forcing massive movements of people fleeing from war and environmental degradation.
Today, in the Trump era, this approach has intensified. The US withdrawal from climate agreements accompanies a destructive energy policy, ignoring science and eliminating environmental protections, with consequences that will fall heavily on the future of the planet and all who live on it. The use of devices such as the MOAB, "the mother of all bombs,” clearly shows the ever more brutal course of the White House. In this framework, the richest and most powerful country, which possesses 95% of the world’s foreign military bases, regularly threatens to initiate military intervention with other major powers (Russia, China, North Korea, Iran), pushing them to grotesquely increase their own military budgets and arms sales.
It is time to unify all those around the world who oppose war. We must build a network of resistance to US bases, in solidarity with the many years of active resistance in Okinawa, South Korea, Italy, the Philippines, Guam, Germany, England, and elsewhere. 
On October 7, 2001, the world’s richest country began its perpetual military assault and occupation of Afghanistan, one of the world’s poorest nations. We propose the week of October 7, 2017 as the first annual GLOBAL ACTION AGAINST MILITARY BASES. We invite all communities to organize solidarity actions and events during the first week of October. Each community can independently organize a resistance that meets their own community’s needs. We encourage community organizing meetings, debates, public speaking events, vigils, prayer groups, signature gathering, and direct actions. Each community can choose its own methods and locations of resistance: at military bases, embassies, government buildings, schools, libraries, public squares, etc. To make this possible we need to work together in resolving our differences for a united front, giving strength and visibility to every initiative. Together we ARE more powerful.
As Albert Einstein said: “War cannot be humanized. It can only be abolished.” Will you join us? Let’s make this possible, together.
With the deepest respect,


First signatories

NoDalMolin (Vicenza – Italy) NoMuos (Niscemi – Sicily – Italy) SF Bay Area CODEPINK (S. Francisco – USA) World Beyond War (USA) CODEPINK (USA) Hambastagi (Solidarity Party of Afghanistan) STOP The War Coalition (Philippines) Environmentalists Against War(California)

 

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