Telegrammi della nonviolenza in cammino

Numero 2912 dell'11 dicembre 2017

 

Antonia Sani e Giovanna Pagani: la "carovana delle donne per il disarmo nucleare" in dirittura d'arrivo a Roma

 

La "Carovana delle donne per il disarmo nucleare" crediamo debba il suo grande successo in gran parte alla scelta del nome. "Carovana" e' un po' parola magica, sa di Oriente, di distacco dalla societa' industriale, il procedere lento dei cammelli... Cosi' abbiamo voluto definire la nostra campagna: un percorso che richiede pazienza e tenacia, poiche' il rischio nucleare che ci viene sbandierato quotidianamente dalle tv solo con le esibizioni del Capo della Corea del Nord non viene ancora percepito come un "pericolo vero", quasi si tratti di spettacoli teatrali.

Motivo dominante della nostra Carovana iniziata il 19 novembre a Livorno e' stato la volonta' di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grande tragedia che incombe sull'umanita'.

Siamo agli ultimi intensi giorni di attivita' della Carovana delle donne per il disarmo nucleare che dal 20 novembre e' in marcia sul territorio nazionale per promuovere il suo forte messaggio di pace.

Promossa dalla Wilpf Italia - Lega Internazionale Donne per la Pace e la Liberta' - e dedicata a Rosa Genoni, cofondatrice della Wilpf il 28 aprile 1915, e ad Alberto L'Abate, simbolo dell'opposizione nonviolenta al nucleare militare e civile, la Carovana  ha attivato una diffusa mobilitazione per dire: No alle armi nucleari, Si' alla sicurezza dei territori e alla salute della popolazione messa fortemente a rischio anche dai nuovi progetti di ampliamento e potenziamento delle basi militari di Camp Darby (Pisa-Livorno) e di Ghedi (Brescia), Si' a una economia di pace, Si' alla firma e ratifica italiana del Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw, approvato all'Onu il 7 luglio 2017), Si' alla difesa della nostra Costituzione.

Copromotrici tante sigle nazionali: Disarmisti Esigenti, Comitato No guerra No Nato, Pax Christi, Pressenza, Ldu, Accademia Kronos, Energia Felice, PeaceLink, Donne in Nero, Mondo senza guerre e senza violenza, Fermiamo chi scherza col fuoco atomico (Campagna Osm-Dpn), Awmr Italia - Associazione Donne della Regione Mediterranea, ma anche tante associazioni territoriali.

La Carovana chiude la sua attivita' di contrasto alla follia della violenza nucleare il 10 dicembre, Giornata dei Diritti Umani, lasciando nelle varie citta' toccate - Livorno, Pisa, Comuni della Val di Cecina, Ghedi, Milano, Bergamo, Parma, Vicenza, Varese, Padova, Trieste, Ravenna, Firenze, Roma, Viterbo, Napoli, Lecce, Palermo, Iglesias - il fermento di una mobilitazione che continuera'. Promozione del Trattato, raccolta di firme, dibattiti, presidi davanti a basi militari e porti nucleari, incontri con le prefetture e coi comuni, filmati, incontri con gli studenti, presentazioni di libri ed esposizione di mostre sul nucleare.

La conferenza stampa di chiusura della Carovana sara' l'11 dicembre a Roma in Senato, nella Sala Nassirya, nell'ambito dell'evento "Siamo tutti Premio Nobel", una concelebrazione di varie organizzazioni associate ad Ican, in concomitanza con le iniziative ad Oslo per l'assegnazione del Nobel per la Pace ad Ican. Successivamente ci sara' l'incontro con la Presidenza della Repubblica per consegnare il reportage della Carovana, la raccolta delle firme della Petizione che chiede al Governo la ratifica del Tpnw, e la forte richiesta che viene dai territori di liberarci dalla minaccia nucleare e dall'asservimento alle politiche di guerra.

top