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29 maggio 2017

 

2 giugno: la loro festa, la nostra sfilata 

 

A Roma la “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”: il 2 giugno “l’altra-parata” vedrà sfilare la società civile per rendere omaggio a chi salva vite umane in mare e costruisce pace

 

Il 2 giugno a Roma, mentre la parata militare sfilerà lungo i Fori Imperiali, ai Giardini di Castel Sant’Angelo prenderà vita un’altra sflata, animata dalla società civile per rendere omaggio a chi salva vite umane in mare e a chi costruisce ogni giorno ponti di pace tra i popoli. L’Altra Parata, cuore della Festa della Repubblica che ripudia la guerra, è organizzata da Un ponte per… insieme al Movimento Nonviolento e alle reti che animano la campagna Un’altra difesa è possibile.

 

Martina Pignatti Morano, presidente di Un ponte per… spiega le ragioni di questa iniziativa: “C’è un’Italia aperta al mondo, che lavora per promuovere diritti e dignità nel nostro Paese e oltre i confni. È quella delle associazioni e delle ONG che si dedicano ai salvataggi in mare e all’accoglienza di chi arriva qui per fuggire alla guerra, alla miseria, o ai cambiamenti climatici. Questa è l’Italia che vogliamo onorare in occasione della Festa delle Repubblica, in una parata in cui invitiamo a sfilare difensori dei diritti umani, associazioni, ONG e volontari in servizio civile che si dedicano a salvataggio e accoglienza dei migranti e rifugiati”.

 

Secondo  Mao Valpiana, coordinatore della Campagna Un’altra difesa è possibile,  è necessario  il riconoscimento istituzionale della difesa civile non armata e nonviolenta come prevede una proposta di Legge depositata alla Camera e ora all’attenzione delle Commissioni Affari Costituzionali e Difesa.  Questo perchè “nonostante tagli e difficoltà in altri comparti, le spese militari in Italia sono rimaste quasi intoccate: per il 2017 si attesteranno su 23,3 miliardi di euro (in crescita del 20% rispetto al 2006) di cui 5,5 miliardi per l’acquisto di nuovi armamenti. Parallelamente un’ecatombe consumarsi nel Mediterraneo: oltre 5.000 le persone che sono morte cercando un’alternativa alla guerra, alla miseria e ai cambiamenti climatici sulle nostre coste.

La considerazione più amara dice Daniele Taurino del Movimento Nonviolento è che “guerra più vicina a noi è quella che miete vite umani ai nostri confini quando li  chiudiamo”.

La “Festa della Repubblica che ripudia la guerra” prenderà avvio la mattina del 2 giugno alle 11,30 con un’azione diretta – “Parata d’onore per chi salva vite umane” – organizzato nei giardini di Castel Sant’Angelo, e proseguirà poi nel pomeriggio con l’assemblea “Obiettare alla guerra e fermare la strage nel Mediterraneo: strumenti e campagne per un’altra difesa possibile”, ospitata presso la sede della Società Geografca Italiana (via della Navicella 12, ore 15).

 

Nella stessa giornata è in programma alla Camera dei Deputati l’ormai tradizionale incontro istituzionale con le ragazze e i ragazzi che stanno prestando la loro opera nel Servizio Civile nazionale che, ad oggi, è l’unica forma riconosciuta di difesa della Patria con modalità e mezzi non armati. Un elemento fondamentale, fin dall’inizio, della proposta di “Un’altra difesa è possibile”.

 

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