Telegrammi della nonviolenza in cammino

Numero 2800 del 19 agosto 2017

 

La strage di Barcellona ci convoca alla scelta della nonviolenza

 

La strage di Barcellona, che a tante altre stragi si aggiunge, ci convoca all'unica azione necessaria e urgente per la salvezza dell'umanita': la scelta della nonviolenza.

Ogni essere umano sa di essere fragile e perituro, ogni essere umano sa che la sua vita dipende dall'aiuto degli altri. Sa quindi che il suo primo dovere e' di prestare aiuto alle altre persone, e mai e poi mai privarle della vita.

Non esiste nessun valore superiore che legittimi un'uccisione: il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto di non essere ucciso, il primo dovere dell'umanita' e' salvare le vite.

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Dove regna violenza non puo' esservi giustizia, amore, convivenza.

Quando si uccide ogni bene si estingue.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

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Si cessi di uccidere, si riconosca che una e' l'umanita' e che ogni essere umano ha diritto alla vita.

Si faccia della nonviolenza l'etica e la politica comune dell'umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Disarmare ogni struttura e ogni cultura.

Disarmare ogni braccio e ogni cuore.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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Questo ci chiede con voce profonda e possente il coro di tutte le vittime: che nessuna altra vittima si aggiunga.

Vi e' una sola umanita', che tutti gli esseri umani comprende in una medesima famiglia.

Vi e' un solo mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.

Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima questo sappiamo: che o l'umanita' abolira' l'uccidere o l'uccidere estinguera' l'umanita'.

La nonviolenza e' la via della salvezza comune.

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