Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

Viterbo, 2 novembre 2017

 

FACCIAMO DEL 4 NOVEMBRE UN GIORNO DI VERITA' E DI SOLIDARIETA'. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

di Peppe Sini

responsabile del Centro

 

Aprire gli occhi dobbiamo.

Uomini folli assurdamente potentissimi minacciano un conflitto nucleare che puo' distruggere l'umanita'.

Ed uomini folli sovente miserrimi ogni giorno uccidono innocenti usando come armi finanche oggetti quotidiani, il furgone, il coltello da cucina.

Aprire gli occhi dobbiamo: ogni vittima ha il volto il Abele.

*

Il 4 novembre l'Italia ricorda la conclusione per il nostro paese dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale.

Divenga il 4 novembre il giorno della memoria di tutte le vittime di quella guerra, di tutte le vittime di tutte le guerre.

Divenga il 4 novembre il giorno dell'impegno a far cessare tutte le uccisioni.

Divenga il 4 novembre il giorno in cui si adempie la promessa della pace.

Il 4 novembre noi ricordiamo che ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Tante persone amiche della nonviolenza chiamano ogni persona di volonta' buona a fare del 4 novembre il giorno del lutto per tutte le vittime, a fare del 4 novembre il giorno dell'impegno concreto e coerente per la pace e i diritti umani.

In ogni citta' e paese d'Italia il 4 novembre si ascolti l'appello silente del coro degli assassinati, tutti affratellati nella comune umanita'.

In ogni citta' e paese d'Italia il 4 novembre si riconosca che ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

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