Fonti: PIC, Wafa e Quds Press

http://www.infopal.it/

16/12/2017

 

4 Palestinesi uccisi e oltre 900 feriti durante scontri in Cisgiordania e Striscia di Gaza

 

Quattro palestinesi sono stati uccisi e 900 altri feriti, venerdì 15 dicembre, negli scontri scoppiati con le forze di occupazione israeliane (Foi) in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, durante le proteste contro il riconoscimento USA di Gerusalemme come capitale di Israele.

 

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha annunciato che 340 feriti sono stati segnalati in Cisgiordania e 220 nella Striscia di Gaza.

 

A al-Bireh, il ministero della Sanità palestinese ha annunciato la morte del giovane palestinese Mohammed Aqel, ucciso dall’IOF all’ingresso nord della città per un presunto tentativo di attacco con il coltello.

 

Il ministero ha aggiunto che i soldati delle FOI hanno impedito alle squadre mediche di raggiungere il giovane mentre era ancora vivo e che, successivamente, i ragazzi palestinesi presenti sul posto sono riusciti a prendere il corpo e a trasferirlo all’ospedale.

Decine di palestinesi sono rimasti feriti durante l’aggressione israeliana alla marcia settimanale anti-insediamenti nella cittadina di Bil’in, a ovest di Ramallah, che ha visto la partecipazione di attivisti della solidarietà israeliani e stranieri.

 

Una manifestazione di massa è stata lanciata nei cortili della moschea al-Aqsa, a Gerusalemme, contro la decisione del presidente USA Donald Trump.

 

Sono stati registrati scontri violenti tra i giovani palestinesi e le forze israeliane vicino al check-point di Qalandiya, a nord di Gerusalemme, durante i quali i soldati israeliani hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma e candelotti lacrimogeni, mentre i manifestanti hanno risposto lanciando sassi.

 

Un altro giovane palestinese, Basil Ismail, è stato proclamato morto dopo essere stato colpito al petto da proiettili negli scontri esplosi a Anata, nella Gerusalemme occupata.

Nella provincia di Hebron, Hamas, Fatah e altre forze nazionali e islamiche hanno organizzato proteste di massa contro la decisione di Trump.

Scontri sono stati registrati a sud della città di Sa’ir, dopo che un gruppo di coloni israeliani provenienti dagli insediamenti di Kiryat Arba e Kharsina ha attaccato case palestinesi sotto la protezione dei soldati delle IOF.

 

Fonti locali hanno riferito che un giovane palestinese è stato arrestato mentre molti altri sono rimasti asfissiati da gas lacrimogeni negli scontri scoppiati a Beit Einun.

L’agenzia di stampa Wafa ha riferito che, nella città di Betlemme, l’IOF ha represso una protesta palestinese contro la decisione di Trump, e ha attaccato i dimostranti con bombe sonore e candelotti lacrimogeni, causando diversi casi di soffocamento.

 

17 giovani palestinesi sono rimasti feriti negli scontri in diverse zone della provincia di Nablus.

 

Altri scontri sono esplosi a Deir Sharaf e Burin, dove molti palestinesi hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni e sono stati trattati sul campo.

 

Tre palestinesi, tra cui un giornalista, sono stati arrestati dai soldati israeliani e decine sono rimasti intossicati dai lacrimogeni durante gli scontri avvenuti a Tubas.

Due giovani palestinesi hanno subito diverse ferite dopo essere stati travolti da una jeep militare israeliana negli scontri di Jenin.

 

Decine di asfissiati anche a Tulkarem, durante una dimostrazione pacifica.

Altri feriti sono stati riportati negli scontri scoppiati tra i cittadini palestinesi e i soldati nella provincia di Salfit e nelle città di Kafr Qaddum, Azzun e Jayyous nella provincia di Qalqiliya.

 

Nel frattempo, nella Striscia di Gaza, il portavoce del ministero della Salute, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che sono stati registrati decine di casi di feriti, mentre due giovani palestinesi, Yaser Sukkar, 23 anni, e Ibrahim Abu Thourayya, 29, le cui gambe furono amputate durante l’offensiva israeliana del 2008 contro Gaza, sono stati uccisi dal fuoco israeliano nelle proteste lanciate lungo la barriera del confine orientale di Gaza.

 

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