Ancora uccisioni di ragazzini

 

Ma’an - Quds Press - PIC - Infopal - 1/4/2017 - Sabato pomeriggio, un giovane palestinese, Ahmad Zahir Fathi Ghazal, di Nablus, di 17 anni, è stato ucciso dalla polizia israeliana in strada al-Wad, nella Città Vecchia di Gerusalemme dopo aver accoltellato due coloni. Il Canale 10 israeliano ha riferito che due soldati (coloni?) sono stati feriti, mentre la portavoce della polizia di occupazione ha dichiarato che si è trattato di un attacco con il coltello e che l’assalitore è stato “neutralizzato”, cioè ucciso. In un video diffuso sui social network dal Centro di informazione Wadi Hilweh, un testimone e negoziante di strada al-Wad dichiara di aver visto Ghazal correre dentro una casa, e che la polizia avrebbe potuto arrestarlo, invece che ucciderlo. “Lo hanno inseguito sulle scale. Avrebbero potuto arrestarlo senza problemi, ma hanno voluto ucciderlo. Abbiamo sentito i soldati crivellarlo di proiettili. Sembrava un campo di battaglia. Dopo averlo ucciso, sono scesi giù verso i negozi, minacciando di spaccare ogni cosa se non avessimo chiuso”. “Perché distruggere i negozi? Abbiamo iniziato a chiudere – eravamo circa 15 negozianti. Hanno preso le nostre carte di identità e ci hanno chiesto di seguirli alla stazione di polizia di Beit Eliyahu”. Il video mostra due Israeliani feriti – uno con la camicia macchiata di sangue – lasciare la scena dopo che un gruppo di poliziotti corre dentro un portone aperto. Si odono chiaramente gli spari. Guarda il video: Video.

 

Ma’an - PIC - Infopal -  1/4/2017 - Venerdì sera, i soldati israeliani hanno sparato a un ragazzino di 15 anni, Utayba Jiyad Hussein Amireh, nei pressi di Ni’lin, nel distretto di Ramallah. I media israeliani hanno riferito che il ragazzo aveva lanciato una molotov contro il veicolo di un colono israeliano che stava passando sulla tangenziale che attraversa e taglia in due il territorio palestinese collegando gli insediamenti illegali con la Linea Verde e Gerusalemme. Secondo le testimonianze dei cittadini locali, i soldati israeliani hanno sigillato l’area dopo la sparatoria e hanno impedito all’ambulanza della Mezzaluna Rossa palestinese di avvicinarsi al ragazzo ferito. Amireh è stato arrestato e trasferito in una località non identificata. L’ingresso di Ni’ilin è stato chiuso e le forze israeliane hanno eretto un posto di blocco militare e impedito a qualsiasi veicolo di entrare o uscire.

 

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