Fonte: Russia Insider

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Set 02, 2017

 

Putin: La Russia è pronta a contrastare ‘l’eccessivo dominio’ di certe valute

Traduzione di Alessandro Lattanzio

 

La Cina acquisterà petrolio con lo yuan d’oro

Gli esportatori di petrolio come Russia e Iran presto aggireranno e il dollaro USA, convertendosi allo yuan d’oro

Il principale importatore mondiale di petrolio, la Cina, si prepara a lanciare contratti futures sul petrolio denominati in yuan cinese e convertibili in oro, creando il più importante mercato asiatico del petrolio e consentendo agli esportatori di superare i mercati denominati in dollari USA, secondo Nikkei Asian Review.

I futures del petrolio greggio saranno il primo contratto commodity della Cina aperto ai fondi d’investimento stranieri, imprese commerciali e petrolifere.

 

L’elusione del dollaro USA potrebbe consentire agli esportatori come Russia e Iran, ad esempio, di evitare le sanzioni statunitensi con i negoziati in yuan, secondo Nikkei Asian Review.

Per rendere più attraenti i contratti denominati in yuan, la Cina prevede che siano completamente convertibili in oro sulle piazze di Shanghai e Hong Kong. Il mese scorso, Shanghai Futures Exchange e la controllata Shanghai International Energy Exchange, INE, hanno completato con successo quattro test per realizzare futures del greggio e lo scambio, continuando la preparazione delle quotazioni dei futures del petrolio greggio per fine anno. “Le regole del gioco petrolifero mondiale potrebbero cominciare a cambiare seriamente”, dichiarava Luke Gromen, fondatore della società di ricerca macroeconomica statunitense FFTT”.

Sì, le regole cambiano. Benvenuti nel mondo multipolare, dove le nazioni non devono più essere vincolate al dollaro: “La quotazione delle attività cinesi in yuan, unitamente al piano della Borsa di Hong Kong per la vendita di contratti sull’oro fisico in valuta, creerà un sistema in cui i Paesi eviteranno il sistema bancario statunitense, dichiarava Tinker in una nota del 30 agosto. “Avendo accettato il pagamento di petrolio o gas in yuan, il venditore, che sia Russia, Arabia Saudita o chiunque altro, non dovrà preoccuparsi dell’eccesso di yuan, potendo semplicemente cambiarlo in oro”, afferma Tinker. “Avanziamo verso un mondo multipolare”.”

 

La Russia è pronta a contrastare ‘l’eccessivo dominio’ di certe valute – Putin

“Inoltre lavoreremo per una distribuzione più equilibrata delle quote e delle azioni di voto nel FMI e nella Banca mondiale”, dichiarava Putin.

(TASS 1 settembre 2017)

La Russia è pronta a unire le forze coi partner per contrastare l’eccessivo dominio di poche valute di riserva, dichiarava il Presidente Vladimir Putin nel suo articolo sul prossimo vertice BRICS. “Siamo pronti a collaborare con i nostri partner per promuovere le riforme per la regolamentazione finanziaria internazionale e superare l’eccessivo dominio di poche valute di riserva e lavoreremo anche verso una distribuzione più equilibrata di quote e azioni di voto nel FMI e della Banca mondale“, dichiarava Putin nel suo articolo, “BRICS: verso nuovi orizzonti del partenariato strategico“, pubblicato negli Stati BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) in vista del summit del 3-5 settembre in Cina.

 

Infelice architettura finanziaria globale

Secondo il leader russo, la Russia condivide le preoccupazioni dei Paesi BRICS sull’infelice architettura finanziaria ed economica mondiale, che non tiene in debito conto del crescente peso delle economie emergenti. “Ho fiducia sui Paesi BRICS che continueranno ad agire in modo solido contro protezionismo e nuove barriere nel commercio mondiale. Valutiamo il consenso dei Paesi BRICS su questo tema, che ci permetta di sostenere più coerentemente le basi di un sistema commerciale multilaterale aperto, uguale e reciprocamente vantaggioso e di rafforzare il ruolo dell’OMC come regolatore chiave nel commercio internazionale“.

Il presidente afferma che l’iniziativa della Russia sullo sviluppo della cooperazione tra le agenzie antimonopolistiche dei Paesi BRICS mira a creare meccanismi efficaci per incoraggiare una sana concorrenza. “L’obiettivo è creare un pacchetto di misure di cooperazione per contrastare le pratiche commerciali restrittive delle grandi multinazionali e le violazioni transfrontaliere delle regole della concorrenza“, dichiarava.

 

Ruolo della nuova Banca di Sviluppo

Il leader russo ha affermato che la strategia dei BRICS per il partenariato economico, attualmente in fase di attuazione, è stata adottata al vertice di Ufa del 2015. “Speriamo di poter discutere di nuovi compiti per l’ampia cooperazione nel commercio, investimenti ed industria al vertice di Xiamen“, dichiarava Putin, aggiungendo che la Russia è interessata a promuovere la cooperazione economica nel formato BRICS. “Sono stati recentemente segnalati notevoli risultati pratici in questo settore, soprattutto il lancio della Nuova Banca di Sviluppo (NDB) e approvati sette progetti di investimenti nei Paesi BRICS per un valore di circa 1,5 miliardi di dollari.

Quest’anno, la NDB approverà un secondo pacchetto di progetti d’investimento di 2,5 e 3 miliardi di dollari”, continuava il leader russo. “Sono convinto che la loro attuazione non sarà solo d’impulso alle nostre economie, ma promuoverà anche l’integrazione tra i nostri Paesi“.

 

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