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Set 01, 2017

 

Licenziata Dilyana Gaytandzhieva, la giornalista bulgara che sollevò il vespaio sulle forniture di armi USA ad Al Qaeda e ISIS

 

Dilyana Gaytandzhieva, la giornalista bulgara che sollevò il vespaio sulle forniture di armi USA ad Al Qaeda e ISIS, è stata appena licenziata dal giornale presso cui lavorava, Trud, per paura di ulteriori ritorsioni dopo che la stessa è stata “interrogata” dai servizi segreti di questo Paese NATO, libero, democratico, europeo.

 

Ovviamente, il suo pezzo da noi ha avuto pochissima risonanza, coinvolgendo la crema dei neoatlantici, facendo nomi e cognomi di chi caricava cosa su quei voli Silkway (compagnia statale azera) resi “diplomatici” per azzerare i controlli IATA e doganali, eliminando così qualsiasi restrizione dovuta a convenzioni internazionali ed embarghi.

In questo caso mi chiedo davvero se sia il caso, per chi possa ancora farlo, non solo di diffondere la notizia e denunciare l’accaduto, oltre che a dare doverosa visibilità a questa inchiesta, sia pur con mesi di ritardo, ma anche di dibattere la questione e portarla a casa nostra, circa il silenzio-assenso del nostro governo a (eventuali?) traffici analoghi di armi nel nostro Paese e, più in generale, a rinnovare con ulteriori, freschi, argomenti, la campagna contro la permanenza dell’Italia nel cosiddetto “patto atlantico”.    (Paolo Selmi )  

 

Vedi: https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=DDQOWQMfDlM

 

Dilyana Gaytandzhieva, nel dicembre 2016, aveva testimoniato  il ritrovamento di nove magazzini sotterranei contenenti numerose casse di armi provenienti dalla Bulgaria, nel settore orientale della città di Aleppo prima occupato dai cosiddetti “ribelli siriani”. 

 

Vedi: https://byebyeunclesam.wordpress.com/2017/09/01/licenziata-dilyana-gaytandzhieva-la-giornalista-bulgara-che-sollevo-il-vespaio-sulle-forniture-di-armi-usa-ad-al-qaeda-e-isis/

 

L’informativa, scritta da Dilyana Gaytandzhie, affermava nel suo rapporto che questi due paesi arabi (Arabia Saudita ed Emirati), l’Esercito statunitense e vari altri paesi avevano utilizato durante vario tempo  le aerolinee statali dell’Arzebaijan, Silk Way Airlines, per trasportare grandi quantità di armamenti che erano finiti poi nelle mani del gruppo terrorista dell’ISIS (Daesh in arabo) ed anche di alcuni gruppi armati in Africa.
“Per lo meno 350 voli diplomatici della Silk Way Airlines hanno trasportato armi destinate ai conflitti di guerra in tutto il mondo nel corso degli ultimi 3 anni”, scriveva  Gaytandzhiev nella sua informativa, pubblicata su Trud, il giornale più importante della Bulgaria.

 

Vedi: Una informativa rivela come l’Arabia Saudita e gli EAU inviano le armi in Siria ed in Iraq”

 

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