https://www.wired.it/

14/03/2018

 

Addio a Stephen Hawking, ciò che c’è da sapere dalla A alla Z

di Alice Pace

Giornalista scientifica


https://www.huffingtonpost.it/

14/03/2018

 

Stephen Hawking, l'icona mediatica dietro la stella della cosmologia

di Felicia Barbato

 

Le sue teorie hanno acceso dibattiti nella comunità scientifica, ma la forte personalità e il modo di vivere la disabilità lo hanno reso una celebrità di massa

 

La notizia della morte di Stephen Hawking, uno degli scienziati più brillanti del secolo, ha già fatto il giro del mondo. Hawking è stato un cosmologo, fisico e matematico ma soprattutto è stato un'icona della scienza per anni. Chi non ha mai visto una sua immagine? Ma perché è così famoso?

Da un punto di vista meramente scientifico Stephen Hawking ha proposto delle teorie sui buchi neri che sono state alla base di un acceso dibattito a partire dalla loro formulazione.

I buchi neri sono punti in cui lo spazio-tempo è così violentemente deformato, una specie di pozzo profondo, che qualunque cosa vi passi vicino viene risucchiata e non può uscirne, perfino la luce. Negli anni '70, Hawking propone una visione completamente innovativa dell'origine dell'Universo, paragonando il Big Bang a un buco nero al contrario, cioè un punto da cui tutto esce. Questa teoria viene pubblicata nel libro "Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo". Negli anni successivi, continua le sue ricerche sui buchi neri sorprendendo la comunità scientifica con nuove teorie. Tuttavia, non tutti hanno letto i suoi libri e non tutti sanno che, nonostante i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, Hawking non è stato mai insignito del più noto Premio Nobel.

A cosa si deve allora la sua fama anche nella cultura di massa? Probabilmente grazie alle sue brillanti teorie cosmologiche formulate nonostante la sua condizione di disabilità, Hawking è diventato nell'immaginario comune un modello di genialità.

Non è tutto. Complice il suo umorismo e la sua forte personalità il genio inglese si è reso protagonista di numerose apparizioni mediatiche. Nel 1994 ha collaborato, prestando la sua voce sintetizzata ai Pink Floid, nel brano Keep Talking, contenuto nel disco The Division Bell e nel 2014 nel brano Talkin' Hawking contenuto nell'album The Endless River. Oltre ai vari film e documentari girati sulla sua vita, fra cui il film per la televisione del 2004 Hawking, prodotto dalla BBC, in cui lo scienziato è interpretato da Benedict Cumberbatch, e il film del 2008 Superhero - Il più dotato fra i supereroi, dove Stephen Hawking viene interpretato da Robert Joy ed è oggetto di caricature, lo scienziato è apparso in numerose fiction. Nell'episodio 26 della sesta stagione di Star Trek, Hawking è apparso di persona esibendosi in una partita a poker con Einstein, Newton ed il comandante Data. Più note ai giovani sono le sue apparizioni nelle serie animate di Matt Groening: in particolare, in alcuni episodi de I Simpson (con un computer dotato di gadget particolari) e di Futurama (sia in versione normale sia come testa parlante). Recentemente Hawking è apparso di persona anche in 5 episodi della serie The Big Bang Theory, in cui in uno chiedeva che si realizzasse un suo pupazzo radiocomandato, e in Due Fantagenitori dove "dimostra" all'insegnante di Timmy che in particolari circostanze 2+2 fa 5. Nel 2014 esce il film La teoria del tutto (The Theory of Everything), diretto da James Marsh, dove Hawking è interpretato da Eddie Redmayne, che per questa interpretazione vince il premio Oscar al miglior attore protagonista.

Negli anni lo scienziato ha sfruttato la sua fama mediatica per promuovere alcuni prodotti fra cui un marchio di sedia a rotelle. Insomma, Stephen Hawking è stato e resterà un raro simbolo della genialità e indipendentemente dalla verifica sperimentale delle sue teorie sarà sempre ricordato da tutti.