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4 luglio 2018

 

La storia del lavoro si è svolta qui. E perchè è importante

di Jane LaTour

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Bill Hohlfeld, storico e studioso di  di Labor’s  Press e docente, aveva iniziato come operaio metallurgico. Definisce la storia del lavoro, “letteralmente, la nostra storia. E’ la cronaca dei nostri antenati.”

 

Dovete conoscere la storia del vostro lavoro…

Ci dice chi erano le ragazze di campagna che andavano a lavorare negli stabilimenti tessili del New England, o chi lavorava a fare i sigari a New York che leggevano l’uno all’altro le notizie mentre stavano seduti ad arrotolare i Panetellas, o gli immigrati olandesi che costruivano i primi edifici strutturali in acciaio a Chicago, e raccoglievano i soldi per seppellire un fratello che era caduto. Queste erano le persone normali che compivano imprese straordinarie, creavano le loro vittorie e un futuro per noi per mezzo del loro sacrificio, perseveranza e fatiche.”

 

Nella sua descrizione, Andy Piasick, attivista da lungo tempo e scrittore, incentra la sua attenzione sulle lotte del lavoro: “Combattendo per la libertà e la giustizia nei loro posti di lavoro, case e comunità, che vale la pena studiare, documentare, e diffondere a pieno titolo. Vale anche la pena conoscerla negli sforzi continui di fare questa una società migliore, tanto più considerando quanti di noi sono attualmente  sotto attacco da così tante direzioni.”

 

Nel libro Doing History from the Bottom Up (Fare la storia dal basso verso l’alto), lo storico del lavoro, scrittore e attivista, Staughton Lynd, ha scritto circa la domanda che lo ha portato alla storia: “Che aiuto ci può dare il passato  a immaginare il cambiamento fondamentale di cui ha bisogno una società che è ancora razzista, ancora irriducibilmente devota al capitalismo e alla sua espansione globale e ancora invischiata in un guerra apparentemente senza fine?

 

Nella recensione fatta dallo storico Eric Foner di una nuova biografia, Goddess of Anarchy (la Dea dell’anarchia),  di Jacqueline Jones, sulla vita di Lucy Parsons*, fa notare le complesse connessioni tra la disuguaglianza razziale e di classe in America e quello che la storia ha da dirci. Foner scrive: Con la sua instabilità economica, l’immigrazione di massa, l’influenza corruttrice del denaro sulla politica, e il divario sempre crescente tra i ricchi e tutti gli altri, la nostra epoca attuale ha più di una leggera rassomiglianza con la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo, soprannominati da Mark Twain, Età Dorata. Ci sono anche differenze impressionanti. A quei tempi, organizzatori radicali straordinari – Eugene V. Debs, Emma Goldman, Bill Haywood e altri – hanno attraversato il paese invitando la classe operaia a ribellarsi contro i suoi oppressori. I critici attuali dell’ordine capitalista, in confronto sembrano docili.”

 

Questi nomi leggendari sono, però, in gran parte, dimenticati, e l loro storie sono svanite dalla memoria. Ci sono molti tentativi diversi di far riprendere vita alla storia del lavoro: calendari e visite a piedi di luoghi storici, uscite didattiche per visitare siti di storia del lavoro, e anche il Distintivo di merito di lavoro per i Boy Scout. C’è, però, anche un altro strumento nel nostro arsenale che può dare un contributo significativo per conservare la documentazione della lotta e, così facendo, promuovere una consapevolezza che fornisca a chi lavora la conoscenza del proprio passato: questo è il giornalismo.

 

Fornire uno sfondo e un contesto storico ai resoconti delle vite dei lavoratori, è un ingrediente forte. Per prendere in prestito un’espressione del giornalista David Ignatius, questa è una forma di “storia applicata.” La rivolta degli insegnanti nella Virginia Occidentale* ha incoraggiato migliaia di inseganti in altri stati a fare scioperi militanti e illegali. Jenny Craig, un’insegante di sostegno nella scuola media,  che ha scioperato in Virginia, ha fatto notare che “le persone sono più arrabbiate e ricordano la nostra storia, le nostre radici.” Le radici della lotta in questo stato assediato, sono profonde. Recuperare queste storie rafforza qualsiasi resoconto sulle nostre condizioni attuali. I giornalisti possono dare un grande contributo cercano i modi di recuperare il passato e di aggiungere influenza e profondità ai loro racconti attraverso la lente della storia del lavoro.

 

note

*http://latradizionelibertaria.over-blog.it/2016/03/profili-libertari-lucy-parsons-la-revoltee-da-le-monde-libertaire-n-1578-n-1578-14-20-gennaio-

**https://www.lavocedellelotte.it/it/2018/03/13/lo-sciopero-degli-insegnanti-nel-west-virginia


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/labor-history-happened-here-and-why-it-matters/

Originale: non indicato