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06.02.2018

 

Prevista imminente catastrofe globale

 

Gli scienziati del US Geological Survey hanno scoperto di un accumulo di 793 milioni di kg di mercurio nel permafrost dell'emisfero settentrionale. Se a causa del riscaldamento globale il ghiaccio si dovesse sciogliere il rilascio di questi metalli tossici nell'ambiente porterà ad una catastrofe ecologica globale, Geophysical Research Letters.

Il permafrost contiene mercurio naturale proveniente dall'atmosfera e si lega alle sostanze organiche nel terreno. Successivamente, le particelle del terreno si congelano in ghiaccio.

I ricercatori hanno analizzato 13 campioni di ghiaccio raccolto in Alaska tra il 2004 e il 2012. I dati ottenuti sono stati paragonati con quelli dei suoli delle tundre di tutto il mondo. Pare che che il permafrost contenga 10 volte di più mercurio naturale che è stato rilasciato nell'ambiente in seguito alle attività antropiche degli ultimi 30 anni.

La maggior parte di questo metallo che si libererà dopo lo scioglimento dei ghiacci si trasformerà in metilmercurio, un composto tossico che si accumula nel corpo degli esseri viventi che può causare gravi disturbi, inclusi danni al sistema nervoso centrale.

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08.02.2018

 

Gli scienziati: dal cielo fitta pioggia virale

 

Il numero di virus che cade sulla superficie del pianeta, si è rivelato inaspettatamente enorme.

Un gruppo internazionale di ricercatori ha scoperto che ogni secondo per ogni metro quadrato di atmosfera cadono decine di migliaia di virus. Ciò significa che un certo numero di virus può diffondersi non solo direttamente da vettore a vettore, ma anche a distanza, e anche intercontinentale, si legge nell'articolo pubblicato in The ISME Journal: Pluridisciplinare Journal of Microbial Ecology.

Gli autori hanno studiato l'intensità della precipitazione di virus e batteri dall'atmosfera in condizioni normali, al di fuori delle grandi città, zone di campagna scarsamente popolate e ad un'altezza considerevole (2,5-3,0 km), dove la fonte del virus non può essere locale e dove cadono solo a valle dei flussi d'aria. Si è scoperto che su ogni metro quadrato di flusso verso il basso ogni giorno cadono dai 0,26 a più di 7 miliardi di virus al giorno. Questo  vuol dire in media da tre a ottanta mila virus al secondo per metro quadrato. Per i batteri questa cifra è inferiore, per metro quadrato ogni giorno scendono dagli strati superiori dell'atmosfera tra i tre agli otto milioni.Questo significa che i virus possono essere trasportati con il flusso d'aria a una maggiore distanza tra i continenti. I nuovi dati possono spiegare perché virus quasi identici sono stati trovati in diversi continenti. Inoltre, è diventato chiaro che il trasferimento di virus a grande distanza è possibile senza il coinvolgimento dei portatori. Questo significa che la lotta contro la diffusione di una serie di virus bisogna combatterla anche contro altre origini, rispetto a quelle che si applicano oggi.

I virus e i batteri cadono nell'atmosfera con piccole particelle di polvere e possono trovarsi ad un'altezza considerevole. Una serie di esperimenti sulla ISS ha mostrato che sulla parete esterna della stazione spaziale ci sono i batteri che cadono sulla superficie della Terra. Tuttavia, la maggior parte di tali particelle non si alza nel medio spazio, mentre scende verso il basso. Questo consente a virus e batteri di migrare a grande distanza e di occupare nuove nicchie ecologiche.

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