Analysis - Russian Status-6 aka KANYON nuclear deterrence and Pr 09851 submarine


Fonte: www.strategic-culture.org

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29 gennaio 2018

 

L’arma del giorno del giudizio: “Kayon”, il “terzo colpo” russo

di Eric Margolis

Traduzione di HMG

 

Mentre ci arrovelliamo su questioni fondamentali come uomini maldestri che cercano di palpeggiare donne ed il bisogno di ‘inclusione’ di genere e di razza, datemi un attimo per pensare a qualcosa di veramente importante e spaventoso: l’apocalittico siluro nucleare russo.

 

Denominato in codice “Kanyon” dalla NATO, si dice sia qualcosa di nuovo e terrificante, un’arma “third strike”, progettata per annientare le coste est ed ovest degli Stati Uniti in una guerra nucleare. Sembra che l’intelligence americana pensi che quest’arma effettivamente esista.

 

Ho appena rivisto per l’ennesima volta “Dr. Stranamore” e mi sono di nuovo sorpreso di quanto quella tagliente satira abbia previsto il futuro. Nel film, i sovietici ammettono di aver finito i soldi per mantenere la corsa agli armamenti nucleari con gli Stati Uniti. La loro risposta è quella di creare un dispositivo nucleare segreto ed automatizzato che distrugga l’intero pianeta in caso di una grande guerra.

 

Ora, i russi sembrano aver risposto ad un nuovo programma statunitense da mille miliardi di dollari, sviluppando e dispiegando un sistema anti-missile che fermi il loro sistema di missili balistici: il “Kanyon”. La realtà imita la finzione.

 

Questa rivelazione arriva subito dopo che l’amministrazione Trump ha anche approvato nuovi programmi per schierare un’intera nuova generazione di armi nucleari a basso rendimento, da usare per scopi tattici di guerra. La Corea del Nord e l’Iran sono gli obiettivi evidenti, così come l’Afghanistan. Ma ora nei circoli del Pentagono si parla molto di una guerra nucleare tattica limitata alla Russia. Nuovi programmi di bombardieri e droni stanno accelerando. Parole di guerra sono nell’aria. Le scorte militari stanno esplodendo.

 

‘Kanyon’, secondo la conservatrice Heritage Foundation, una cheerleader per le spese militari, è un gigantesco dispositivo nucleare da 100 megatoni, trasportato da un sottomarino senza pilota. Questa mostruosa arma è progettata per esplodere sulla costa occidentale degli Stati Uniti, distruggendo i porti di San Diego, Los Angeles e San Francisco. Il dispositivo si dice sia coperto di cobalto, per ottenere un effetto radioattivo massimo.

 

Un dispositivo simile lanciato dall’Oceano Atlantico distruggerebbe l’east coast, lasciandola per generazioni sotto un letale velo radiattivo.

 

Se tali report fossero veri, qualsiasi speranza che alcuni generali statunitensi abbiano di combattere e vincere uno scambio nucleare “limitato” con la Russia o la Cina (lasciando stare l’India) è assurda. In realtà qualsiasi scambio nucleare serio tra le grandi potenze sarebbe una condanna a morte per l’intero pianeta, ci avvolgerebbe in un inverno nucleare.

Uno studio dell’intelligence americana su uno scambio nucleare tra India e Pakistan ha stimato due milioni di morti immediate e 100 milioni di morti in poche settimane. E questo riguardava una guerra nucleare piuttosto limitata con armi di prima generazione. Le armi di oggi hanno una potenza esplosiva dieci volte superiore.

 

La Russia ha un grande ed efficace arsenale nucleare. Il forte declino dal ’91 delle forze militari convenzionali, un tempo poderose, ha spinto Mosca a far sempre più affidamento sulle armi nucleari per difendere i propri interessi. La Russia ha anche iniziato ad introdurre armi nucleari modernizzate in versioni strategiche e tattiche. Anche la Cina sta lentamente sviluppando le proprie forze nucleari,  per essere in grado di combattere una guerra termonucleare contemporaneamente contro Stati Uniti ed India.

 

Il presidente Trump, che evitò il servizio militare durante la guerra del Vietnam per pretestuosi motivi medici, appare infatuato dagli affari militari e dall’assortimento di armi su cui presiede. In un atto di storica irresponsabilità, ha portato gli Stati Uniti vicino alla guerra nucleare contro la Corea del Nord, incurante delle terribili conseguenze di un’ancorché “piccola” guerra nucleare in Asia.

 

Chiunque pensi che una guerra nucleare possa essere combattuta senza inquinare permanentemente il nostro pianeta, dovrebbe essere sottoposto a cure psichiatriche. Per quanto folle possa sembrare questa visione, ci sono alcuni generali americani di alto livello che la condividono e così, molto probabilmente, anche Trump, l’uomo con il grande bottone rosso. I marescialli russi sono più cauti. Vedono ancora le cicatrici della seconda guerra mondiale, in cui morirono circa 27 milioni di civili sovietici, e sanno cosa significhi la guerra.

 

Forse le fughe di notizie su questa mostruosa arma russa sono intelligenti disinformazioni diffuse da Mosca per spaventare gli americani. Speriamo sia così, perché, se reali, dovrebbero farcela fare sotto a tutti.