Leggi tutto: http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2018/9/7/FINANZA-Il-trucco-della-Germania-per-tenere-alto-lo-spread-con-l-Italia/837549/


http://www.ilsussidiario.net/

07 settembre 2018

 

Il trucco della Germania per tenere alto lo spread con l'Italia

di Giovanni Passali

 

estratto …

Spiace citare a questo punto il professor Paolo Maddalena, che ultimamente ha scritto che “è ovvio che volere gli Stati Uniti d’Europa è una necessità assoluta. Lo precisa, tra l’altro, l’articolo 11 della Costituzione, secondo il quale l’Italia ‘consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni’”.

 

Il “piccolo” problema è che questa parità non esiste proprio. Intanto la Costituzione prevede che la limitazione della sovranità (non la cessione) sia finalizzata a un ordinamento che assicuri la pace; e qui le possibilità sono solo due: o c’è una guerra in atto (operata dalla classe dei ricchi, come ammesso dallo speculatore Warren Buffett nel 2006) o un pericolo di guerra; oppure il fine è un altro, e quindi siamo fuori dal dettato costituzionale.

 

E poi non c’è la parità delle condizioni, in particolare proprio sul meccanismo che genera gli interessi sul debito e quindi influisce pesantemente sul debito. Tale differenza nel meccanismo degli interessi è ben spiegato da un recente articolo apparso su Milano Finanza a firma di Guido Salerno Aletta, dal titolo significativo “Troppe garanzie per chi specula contro l’Italia, in cui analizza il meccanismo delle vendite dei Btp italiani: “Diversamente dalla Germania, che attribuisce direttamente alla Bundesbank i titoli che il mercato non accetta al rendimento prestabilito… in Italia il prezzo lo fa la domanda… è un paradosso: il mercato non compete al ribasso per aggiudicarsi la posta come sarebbe normale in un’asta competitiva. Ieri infatti la domanda di Btp a 10 anni è stata 1,7 volte la quantità offerta dal Tesoro... è un gioco di sponda tra gli scommettitori al ribasso e gli investitori istituzionali, che viene bene assai: si va in buca, mettendo tutto in conto al Tesoro...”.

Il meccanismo infernale applicato in Italia è semplice: se il 90% dei titoli viene collocato, per esempio, al 5% di interessi e il restante 10% viene collocato al 6%, allora tutti i titoli di quella emissione vengono collocati alla cifra più alta, cioè al 6%. Questo meccanismo infernale e autolesionista è applicato da quando è avvenuto il divorzio tra Bankitalia e Tesoro, nel 1981. Al contrario, in Germania, si violano palesemente le regole europee, poiché la Banca centrale non può acquistare direttamente i titoli di Stato. Però in Germania, furbescamente, i titoli invenduti vengono collocati presso l’Agenzia per il Debito che, per conto della Banca centrale, li colloca poi sul mercato secondario (dove non vi sono solo gli investitori istituzionali), ottenendo così la vendita dei titoli a prezzi molto bassi, cioè con interessi vantaggiosi per lo Stato.

 

 

top