Originale: Le Monde Diplomatique

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3 aprile 2018

 

Licenza di uccidere 

di Serge Halimi

presidente  di Le Monde diplomatique

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

La polizia Britannica dice che per la loro indagine riguardo all’avvelenamento dell’ex-colonnello dell’esercito  Sergei Skripal a Salisbury potrebbero volerci molti mesi, e tuttavia il Primo Ministro Theresa May ha già identificato la parte colpevole, dichiarando che l’ordine era arrivato dal Cremlino. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri,  Boris Johnson  considera l’incidente come ‘parte di un modello di comportamento imprudente da parte del Presidente Vladimir Putin,’ che è il ‘filo comune che  unisce [l’avvelenamento] con l’annessione [fatta dalla Russia] della Crimea, con gli attacchi informatici in Ucraina, la pirateria informatica de  parlamento tedesco… l’interferenza nelle elezioni straniere e la ‘indulgenza’ riguardo alle atrocità di Assad in Siria’. Il ragionamento è: se Putin è in grado di farlo, allora deve essere colpevole.

 

Da Leon Trotsky, ucciso con una piccozza in Messico, ad Alexander Litvinenko,  

avvelenato con il polonio radioattivo messo in una tazza di tè, a Londra, i servizi di sicurezza russi hanno indubbiamente liquidato molti oppositori del Cremlino che vivevano all’estero. Altri paesi sono ricorsi a tali misure senza scatenare lo stesso putiferio diplomatico.  La Francia, la Germania e gli Stati Uniti sono stati coinvolti nel genere di assassinio appoggiato dallo stato che ha tanto offeso Johnson, e, tuttavia questo non gli ha impedito di unirsi a lui e alla May nell’inveire contro la Russia.

 

Israele ha fatto molta attenzione a evitare di fare commenti forse perché è uno dei paesi che più di frequente “eseguono questo tipo di operazione, nota come ‘eliminazione extra territoriale’”. La lista dei Palestinesi, compresi dei rappresentanti ufficiali, uccisi all’estero dai servizi segreti di Israele, fa apparire i Russi dei dilettanti: almeno mezza dozzina a Parigi soltanto, senza serie conseguenze. Anche il leader marocchino dell’opposizione, Mehdi Ben Barka è scomparso a Parigi; la principale rappresentante in Francia del Congresso Nazionale,  Dulcie September, e, più di recente, tre attivisti curdi, sono stati assassinati là. Al di là dell’Atlantico, Orlando Letelier, ministro del governo dell’ex-presidente cileno Salvador Allende, era stato ucciso a  Washington DC da  agenti di Augusto Pinochet, cosa che non ha impedito a Ronald Reagan di onorare Pinochet; and Margaret Thatcher  è stata contenta di bere il tè (senza  polonio) con il  dittatore e di regalargli un piatto d’argento. ‘Eliminazione extra territoriale’. Barack Obama durante la sua presidenza aveva autorizzato più di 2.300 di tali uccisioni. Da parte sua, François Hollande ha ammesso di avere ordinate delle uccisioni extragiudiziali di ‘nemici dello stato’ quando era presidente (una media di uno al mese durante il suo mandato), anche se nessuno dei suoi alleati politici lo ha rimproverato per questo durante le primarie del 2017 del Partito Socialista.

 


François de Rugy, che dal giugno 2017 è diventato presidente dell’Assemblea Nazionale di Francia, una volta ha perfino detto: ‘Sì talvolta è necessaria.’


 

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

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Fonte: https://www.counterpunch.org/2018/04/03/license-to-kill

 

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