Fonte: Amedeo Curatoli

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/

09/03/2018

 

La fine ingloriosa di una superpotenza che voleva dominare il mondo

di Amedeo Curatoli

 

Prima, alla fine di febbraio, c’è stata una clamorosa denuncia-avvertimento del ministro degli esteri russo Serghej Lavrov: « Gli Stati Uniti stanno preparando l’Europa all’attacco nucleare contro la Russia (tutte le sottolineature e i neretti di questa Nota sono nostri) ». «Il disarmo nucleare - ha proseguito - viene ostacolato anche dalla conservazione in Europa degli armamenti nucleari non strategici americani, che si accompagna alla pratica destabilizzante delle "missioni nucleari congiunte". Nell'ambito di queste missioni, in aperta violazione al "Trattato di non proliferazione nucleare", i paesi non nucleari membri della Nato vengono fatti prendere parte alla pianificazione dell'impiego delle munizioni nucleari non strategiche americane e sono istruiti, avviati all'assimilazione di tale pratica. A tutti deve essere chiaro che i militari americani preparano le forze armate dei paesi europei ad impiegare le armi nucleari tattiche contro la Federazione Russa». Lavrov ha precisato che « La Russia non possiede le armi nucleari tattiche, le Forze Armate russe non conducono le esercitazioni con queste armi, tutte le munizioni sono conservate nei depositi e, ciò che è importante, all'interno del paese e non fuori dei suoi confini, come fanno gli Stati Uniti. Oltre a ciò, l'arsenale atomico della Russia è diminuito rispetto ai tempi della guerra fredda, dell'85% , ma questo gli americani non lo vogliono vedere e avanzano nuove accuse alla Russia ».

 

Qualche giorno dopo, ai primi di marzo è seguito il discorso di Putin sullo stato della Nazione che ha scioccato il mondo e deve aver avuto l’effetto di un violento pugno in faccia alle élites dominanti USA: «Non ci avete ascoltato prima, ci ascolterete adesso!», ha dichiarato. Molti dei circa 700 giornalisti invitati a partecipare erano corrispondenti stranieri. Già nel Discorso alla Conferenza di Monaco del febbraio 2007, http://www.resistenze.org/sito/os/mo/osmo7b13-001073.htm

Putin metteva in guardia l’Occidente, con un linguaggio non propriamente diplomatico, dai pericoli derivanti dall’aggressività degli USA. Quel discorso fu un punto di svolta nelle relazioni USA-Russia che portava al profondo confronto di oggi. E oggi, Putin, per la prima volta, di fronte al mondo intero, ha svelato la irraggiungibile potenza delle armi che possiede la Russia.

 

Si tratta di nuovissime armi strategiche, ipersoniche, laser che egli ha illustrato per mezzo di video interattivi:

1) Un potente complesso missilistico intercontinentale, che è stato chiamato «Sarmat», con ampio spettro di munizioni nucleari, raggio di volo 16.000 km., capace di raggiungere l’avversario per traiettoria balistica passante per il Polo Sud. Il missile Sarmat non ha limiti di gittata, è dotato dei più moderni sistemi di superamento dello Scudo antimissile Usa e Nato; 

 

2) un complesso missilistico alato a raggio globale, quindi illimitato, nel cui corpo è posto un impianto di piccole dimensioni a propulsione nucleare che permette una traiettoria di volo imprevedibile, a bassa altezza e velocità massima; anche contro questo missile il sistema antimissile americano è semplicemente inefficace;

 

3) un complesso missilistico ipersonico intercontinentale, con blocco alato, che porta il nome di «Avangard», invulnerabile, si distingue per la capacità di volare negli strati alti dell’atmosfera. «Assomiglia ad una meteora» - ha detto Putin - «una palla di fuoco che dall’alto piomba sul bersaglio ad una velocità che supera di 20 volte la velocità del suono, sul suo corpo esterno la temperatura è di 1600-2000 gradi centigradi»; 

 

4) un nuovo drone sottomarino (senza equipaggio umano ndr.), capace di raggiungere grandi profondità e con un raggio illimitato: una potentissima arma di distruzione di massa, una bomba al cobalto con una potenza di 100 mega tonnellate che se venisse fatta esplodere sulle coste degli USA sarebbe capace di provocare vastissimi tzunami e la distruzione di città come New-York e Los Angeles e che renderebbe poi il territorio colpito non più idoneo alla vita dell'uomo;

 

5) un missile ipersonico alato a testata nucleare, che porta il nome di «Kinzhal» («Pugnale») e che possiede delle caratteristiche uniche: una velocità ipersonica, di gran lunga superiore alla velocità del suono e la possibilità di manovrarlo in tutte le parti della traiettoria del volo, supera tutti i sistemi di difesa aerea e missilistica, copre una distanza fino a 2000 km.;

 

6) complessi di armi laser, già in dotazione all'esercito russo dall'anno scorso e che aumentano di molte volte la capacità difensiva della Russia.

 

« Le armi che abbiamo creato sono la risposta agli Stati Uniti che nel 2002 sono usciti unilateralmente dal Trattato sulla Difesa Antimissile siglato nel 1972 da USA e URSS. Un Accordo basilare che limitava la proliferazione delle armi nucleari, creava una sorta di fiducia e garantiva che una delle parti non arrivasse alla sconsiderata, pericolosa decisione di usare gli armamenti atomici, perciò era la pietra angolare nel sistema di sicurezza mondiale. La Russia è sempre stata contro l'uscita degli Stati Uniti, pregandoli più volte di non distruggere il Trattato e quindi l'equilibrio strategico, ma tutti i tentativi sono stati inutili, tutte le nostre proposte sono state rifiutate, gli americani hanno dispiegato il sistema di difesa antimissile sia dentro il loro territorio che fuori dei loro confini. Chiaro il motivo: dopo la caduta dell'URSS, la Russia ha perso il 23,80 % del territorio, 48,50% della popolazione, il 41 % del prodotto interno lordo, il 39,40% del potenziale industriale, quasi la metà - il 44,60 % del potenziale militare, le Forze Armate erano fiaccate, i mezzi militari diventavano obsoleti, nel Caucaso infuocava la guerra civile e nei nostri impianti per l'arricchimento dell'uranio sedevano gli ispettori americani. Con una Russia indebitata, con un’economia che senza il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale non funzionava, alcuni si chiedevano come fosse possibile per la Russia mantenere le armi atomiche ereditate dalla caduta dell’Urss e gli americani hanno creduto fortemente che la rinascita economica, industriale, militare-difensiva, delle Forze Armate fino a un livello che potesse garantire il potenziale strategico della Russia non era possibile in un futuro immediato e quindi gli americani hanno creduto bene di non dover tener conto dell’opinione della Russia, del suo punto di vista e interessi, hanno voluto proseguire dritti per ottenere la supremazia militare e poi dettare le proprie condizioni in tutti i restanti campi. In questi 15 anni abbiamo cercato di convincere gli americani a sedersi al tavolo delle trattative e discutere nella stabilità strategica. Qualcosina abbiamo raggiunto nel 2010 con l’Accordo sulla Riduzione e Limitazione delle Armi Offensive Strategiche, ma poi anche questo Accordo ha perso valore con gli americani che hanno infranto tutti i Trattati. Gli Usa hanno aumentato e migliorato le caratteristiche delle armi antimissile senza alcun controllo, hanno creato nuove zone per il loro posizionamento, quindi noi abbiamo capito che se non ci davamo da fare, il potenziale atomico russo avrebbe perso ogni valore, sarebbe stato completamente intercettato. Abbiamo protestato, abbiamo spinto perché vi fossero nuove trattative, e, nonostante tutto ciò, la macchina americana, la catena di montaggio è partita ! Lo Scudo missilistico USA è stato attivato in Alaska e California, come risultato dell’espansione della Nato ad Est, sono poi comparse due nuove zone dell’Europa orientale, in Romania dove è già stato creato lo Scudo missilistico, e in Polonia si sta completando il suo dispiegamento. In futuro, lo Scudo americano si diffonderà ancora di più: pianificano di posizionarlo in Giappone e Corea del Sud e gli americani lavorano alacremente per disporlo sempre più vicino ai confini con la Russia. E noi come abbiamo risposto a questa sfida? Abbiamo cominciato a elaborare, fare .... abbiamo creato armi che nessuno al mondo possiede, armi che adesso rendono inefficace, perciò insensato lo Scudo americano. La Russia è inattaccabile, nessuno Scudo americano sarà d'ostacolo per la Russia. I nostri scienziati hanno raggiunto vette ad altri inarrivabili. Negli ultimi 30 anni abbiamo compiuto trasformazioni tali, che ad altri sarebbero occorsi secoli ! Bisogna essere coraggiosi, assumersi la responsabilità, diventare più forti. Tutto il mondo adesso vive un periodo cruciale e leader diventerà colui che è capace e pronto a tali cambiamenti. Colui che agisce, va avanti. Proprio questa volontà il nostro paese, il nostro popolo hanno dimostrato in tutte le determinanti tappe storiche del nostro sviluppo. E sia prima, che in futuro noi seguiremo il nostro corso, conserveremo la nostra sovranità, eravamo e saremo uniti ».

 

Attenzione, ora, a questo avvertimento:

« Qualunque uso di armi nucleari contro la Russia, o i suoi alleati, di potenza piccola, media o qualunque altra, sarà percepito come un attacco nucleare. La nostra risposta sarà immediata e con tutte le conseguenze che ne derivano ».

«A voi che durante questi ultimi 15 anni avete sviluppato i vostri armamenti, avete cercato di ottenere la supremazia unilaterale sulla Russia, avete creato limitazioni e sanzioni complesse dal punto di vista della legislazione internazionale, sanzioni con lo scopo di frenare lo sviluppo del nostro paese, compreso lo sviluppo nel campo militare, dico: tutto ciò che voi avete cercato di intralciare, impedire conducendo tale politica, si è già realizzato e reprimere, contenere la Russia non vi è riuscito!»

 

Putin ha infine dichiarato:

« La Russia non intende né minacciare, né attaccare nessuno … non bisogna creare nuove minacce per il mondo ma sedersi al tavolo dei negoziati, elaborare e lavorare insieme per rinnovare il futuro sistema di sicurezza internazionale … E' ora di smettere di scuotere la barca, chiamata Terra, nella quale ci troviamo tutti noi ».

 

E’ estremamente interessante seguire  l’impatto che sulla stampa statunitense ha prodotto il discorso di Putin

https://aurorasito.wordpress.com/2018/.../missile-gate-gli-usa-ignoravano-i-progressi- L’autore dell’articolo è Gilbert Doctorow.   « Il Washington Post -scrive- ha cercato di minimizzare in questi termini:"Putin sostiene che la Russia sviluppa armi nucleari in grado di evitare le difese missilistiche”. La Russia “Sviluppa”? No, uno di questi sistemi è già schierato nel Distretto militare meridionale della Russia e altri entrano in produzione in serie. Questi sistemi non sono una lista dei desideri, sono fatti concreti ». « Il New York Times ridimensiona le dichiarazioni di Putin a “discorso elettorale”, volto a suscitare "le passioni patriottiche dei russi”, si spinge finanche a parlare di  "bluff", che fa sorgere il dubbio “se queste armi davvero esistono”. Tali speculazioni, specialmente del New York Times, ci dicono una cosa: che i nostri media ignorano intenzionalmente i semplici fatti su Vladimir Putin. Primo, che ha sempre fatto ciò che ha detto. Secondo, che è per natura molto cauto e metodico e la parola "attentamente" è un elemento costante nel suo vocabolario. In questo contesto, la nozione "bluff" in una questione che metterebbe a rischio la sicurezza nazionale russa e potrebbe costare decine di milioni di vite russe, se venisse scoperto, è un'assurdità assoluta ».L’autore, amaramente conclude che «la confusione su come interpretare l'annuncio di Putin della nuova capacità di difesa della Russia è un fallimento sistemico dell'intelligence degli USA».

 

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Per concludere: Sarebbe interessantissimo, per tutti i compagni, leggere (e darne un’interpretazione marxista) la breve storia dei trattati Salt sugli armamenti atomici fra l’URSS e gli USA:

http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=abm

 

Emerge da questa storia la costante volontà, da parte della superpotenza USA, di  frapporre ostacoli di ogni genere, di trovare tutti i cavilli possibili per disattendere alle regole ferree della non-proliferazione a cui i sovietici intendevano obbligare le parti contraenti. Pertanto, di fatto, la parola“deterrenza” che avrebbe dovuto significare “potere di distogliere da un’azione catastrofica” è servita invece a distogliere l’attenzione del pubblico, cioè ad ingannare la gente, per nascondere il fatto reale che gli Usa hanno sempre brigato per ottenere la superiorità atomica nei riguardi dell’URSS. E infatti, alla fine, gli USA, gettando la maschera, il 13 dicembre 2011 sono usciti, per decisione di Bush figlio, dal Trattato per la Non-proliferazione Atomica, e si sono impegnati, dissennatamente, e senza nessun limite o controllo di nessun genere, a spendere migliaia di miliardi di dollari, già a partire da Reagan, per raggiungere, attraverso i cosiddetti scudi spaziali, l’obiettivo mirifico della invulnerabilità atomicache significa: prepararsi a distruggere Russia e Cina, perché questi due grandi paesi, che insieme, costituiscono la metà del mondo, sono il vero ostacolo da abbattere perché il Quarto Reich possa dominare il nostro Pianeta e impossessarsi delle sue ricchezze. Tale sogno pazzesco degli USA-Dottor Stranamore è miserabilmente fallito. Proprio per questo motivo il Discorso Sullo Stato della Nazione di Putin assume il significato di una svolta storica mondiale: il Colosso dai piedi d’argilla sta effettivamente affondando nelle sabbie mobili. Se Putin può dire, con orgoglio, che « I nostri scienziati hanno raggiunto vette ad altri inarrivabili e negli ultimi 30 anni abbiamo compiuto trasformazioni tali, che ad altri sarebbero occorsi secoli! » queste affermazioni sono completamente attendibili  perché la Russia attuale ha ereditato le grandiose conquiste, in campo scientifico, dall’epoca della Russia Sovietica di Stalin. Per cui c’è un capitalismo che deriva dal feudalesimo e ne porta le tracce, e c’è un capitalismo che deriva dal socialismo e ne porta anch’esso le tracce.

 

E’ anche prevedibile -staremo a vedere-  che in seguito al discorso di Putin 1) si approfondiranno i contrasti fra l’UE e gli Usa: per il semplice motivo che le marce borghesie imperialiste europee, finora prone,  come lacché verso il loro padrone, ai voleri di Washington,  capiscono molto bene il valore della forza; 2) paesi come la Siria e l’Iran trarranno un profondo sospiro di sollievo e saranno ulteriormente incoraggiate nella loro politica anti-Usa e anti-Israele; 3) si stringerà ulteriormente l’alleanza del BRICS; 4) sarà fortemente incoraggiato il popolo palestinese nella sua lotta contro l’entità sionista che occupa la sua terra; e infine 5) si accendono in tutto il mondo le speranze che non ci sarà più una guerra atomica. Si è completamente avverata la formula di Mao Zedong: “l’imperialismo è una tigre di carta”.

 

Putin parlava per la Russia, ma non bisogna mai dimenticare che c’è anche la Cina, per cui il discorso di Putin, per così dire, bisogna moltiplicarlo per due!

 

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