PIC  – Infopal - 29/5/2018 - Un gruppo di attivisti palestinesi e stranieri ha allestito un memoriale fuori dall’edificio principale dell’Unione Europea, a Bruxelles, per rendere omaggio alle 4500 vittime palestinesi uccise dall’esercito israeliano a Gaza dal 2008. Gli attivisti hanno schierato 4500 paia di scarpe che rappresentano la quantità stimata di palestinesi uccisi dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza dal 2008. Il panorama straordinario si propone principalmente di onorare le vittime palestinesi e di far luce sui crimini israeliani in corso nella Striscia di Gaza. Dal 2008, Israele ha lanciato tre guerre devastanti contro il popolo di Gaza, uccidendo almeno 4500 palestinesi e ferendone altre migliaia, in maggioranza bambini e donne.

 

PIC – Infopal - 29/5/2018 - Lunedì sera, un palestinese è stato ucciso e un altro ferito dal bombardamento dell’artiglieria israeliana contro tre postazioni della resistenza, nella città di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Sanità di Gaza, ha dichiarato che Mohammed al-Radei, 25 anni, è rimasto ucciso nell’attacco, mentre un altro giovane ha subito ferite. Una fonte della sicurezza ha dichiarato al giornalista di PIC che i carri armati israeliani di stanza dietro la barriera di confine nel nord di Gaza hanno lanciato diverse granate contro le postazioni appartenenti alle Brigate al-Qassam, l’ala armata del movimento di Hamas. In una dichiarazione, le Brigate al-Qassam hanno ricordato Mohammed al-Radei e hanno affermato che era uno dei loro combattenti. In un contesto correlato, il sito israeliano 0404 ha riferito che lunedì l’esercito ha arrestato due dei tre palestinesi che avevano tentato di introdursi nei Territori palestinesi occupati del 1948 dal nord di Gaza. Domenica, tre combattenti del Jihad islamico sono stati uccisi in un attacco di artiglieria nel sud di Gaza. Con la morte di al-Radei, il numero di palestinesi uccisi a Gaza dalle forze di occupazione israeliane dall’inizio delle proteste della Grande Marcia del Ritorno è salito a 126. Circa 13.000 sono stati feriti, 300 dei quali sono in condizioni condizioni critiche.

 

PIC – Infopal - 29/5/2018 - Questa domenica, l’esercito israeliano d’occupazione ha iniziato la costruzione di una barriera sottomarina nei pressi della colonia di Zikim, per impedire gli attacchi marittimi da parte di Hamas provenienti dalla Striscia di Gaza.

Il giornale Maariv ha affermato che la decisione di costruire la barriera è stata presa dopo un attacco effettuato da quattro combattenti di Hamas che sono riusciti ad entrare nel sito militare di Zikim via mare, durante il massacro del 2014. Il giornale ebraico ha spiegato che la barriera avrà tre strati: uno sotto l’acqua; uno strato di pietra; ed un filo spinato lungo la parte superiore, e si prevede che verrà usata per molti anni. “Questa è l’unica barriera del suo genere al mondo, e bloccherà efficacemente la possibilità di infiltrarsi in Israele via mare”, ha affermato il ministro israeliano della Difesa, Avigdor Lieberman, in una dichiarazione rilasciata domenica, aggiungendo: “Questa è un ostacolo aggiuntivo per Hamas”. L’agenzia stampa Safa ha affermato, citando il Channel 10 israeliano, che l’esercito sionista ha formato una “guardia di frontiera” per combattere le infiltrazioni armate attraverso il confine marittimo con la Striscia di Gaza. Durante la guerra del 2014, un gruppo di combattenti delle Brigate Qassam, l’ala armata di Hamas, nuotò fino alla riva davanti dalla postazione militare israeliana di Zikim e si scontrò con i soldati israeliani.

All’epoca, l’esercito israeliano dichiarò che nessun ferito o danno fu causato, ma poi ammise che un soldato fu ucciso e altri furono feriti nell’attacco. A seguito dell’attacco, le Brigate al-Qassam annunciarono che i loro combattenti riuscirono ad irrompere nel posto militare come previsto, riportando che il comandante del gruppo affermò che vi furono “enormi perdite” tra i soldati israeliani.

 

PIC – Infopal - 29/5/2018 - L’Associazione dei medici palestinesi d’Europa ha lanciato una campagna di soccorso medico, intitolata “Campagna per guarire i feriti di Gaza”, per contribuire alla fornitura di medicinali e di materiale medico e inviare delle delegazioni specializzate negli ospedali dell’enclave assediata. “La campagna fa parte del nostro dovere umanitario e nazionale di diminuire le sofferenze del nostro popolo palestinese nella Striscia di Gaza, a causa dell’assedio inumano imposto da più di 12 anni e della sofferenza che tocca tutti gli aspetti della vita, in particolare il settore della salute”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato. L’associazione ha lanciato un appello per sostenere la Striscia di Gaza e per rispondere ai bisogni del settore della salute ed alleggerire le sofferenze dei cittadini. L’esperto in chirurgia toracica, il dott. Alexander Karsenty, è arrivato a Gaza per sostenere i suoi colleghi medici nel trattamento dei casi più difficili.

 

PIC – Infopal - 28/5/2018 - Centinaia di palestinesi hanno marciato sabato pomeriggio ai funerali di Husein Abu Eweida, morto venerdì a causa delle ferite subite dopo essere stato colpito durante le proteste della Grande Marcia del Ritorno vicino alla recinzione del confine orientale di Gaza. I manifestanti hanno realizzato la preghiera di Janazah (funerale) nel quartiere di al-Sha’af, ad est di Gaza, prima di seppellire Abu Eweida nel cimitero della città. Il ministero della Sanità ha annunciato la morte di Abu Eweida, 41 anni, in una breve dichiarazione all’alba di sabato. Sabato, la morte di Abu Eweida ha portato a 116 il numero dei manifestanti palestinesi uccisi dal fuoco dell’occupazione sionista dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno. Domenica il numero delle vittime è salito a 119.

 

notiziegeopolitiche.net - 28 maggio 2018 - A seguito delle tensioni che di tolgono al confine di Gaza e che sono già costate oltre 50 morite 1.500 feriti, il re del Marocco, Mohammed VI ha dato disposizione alle Forze armate reali (Far) di aprire un ospedale da campo nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale marocchino (Maeci), informando che l’obiettivo è fornire le cure necessarie alle vittime dei recenti scontri al confine con Israele. L’azione è “in linea con gli impegni storici e costantemente rinnovati del sovrano per la causa palestinese e illustra la solidarietà con il popolo palestinese”, si legge nel comunicato del Maeci marocchino.

 

PIC – Infopal - 28/5/2018 - Sabato pomeriggio, alcuni giovani palestinesi sono riusciti ad oltrepassare la recinzione del confine israeliano a est del campo profughi di al-Maghazi, nel centro di Gaza, a infiltrarsi nel territorio occupato e a piantare una tenda di plastica, incendiandola e dando fuoco ad un posto militare. I giovani sono poi fuggiti verso la Striscia di Gaza. Testimoni oculari hanno riferito di aver visto soldati e veicoli israeliani precipitarsi sul posto, mentre sparavano in direzione dei palestinesi.

 

Quds Press - Infopal - 27/5/2018 - Due cittadini palestinesi sono stati uccisi e un altro è rimasto gravemente ferito, domenica mattina, a seguito di un attacco di artiglieria israeliano contro un sito appartenente alla resistenza palestinese ad est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. L’artiglieria israeliana ha sparato diversi proiettili contro un posto di osservazione appartenente alle Brigate di al-Quds, l’ala militare del movimento del Jihad Islamico in Palestina. Due cittadini sono morti nel bombardamento e un terzo ha riportato ferite descritte come critiche. Le vittime sono Abdul-Halim al-Naqa, 28 anni, e Hussein al-Amour, 25 anni.

 

WAFA – Infopal - 26/5/2018 - Almeno 25 manifestanti palestinesi sono stati feriti da colpi d’arma da fuoco e altri sono soffocati a causa dei gas lacrimogeni, dai soldati israeliani che li hanno attaccati mentre stavano partecipando alla protesta della Grande Marcia del Ritorno, lungo il confine tra Gaza e Israele. Secondo quanto riferito, due manifestanti sono stati colpiti con munizioni letali ai piedi, mentre protestavano vicino al confine israeliano ad est della città di Gaza. I due sono stati trasferiti all’ospedale al-Shifa per cure mediche.

Altri sono rimasti soffocati dai lacrimogeni lanciato loro contro dai soldati israeliani, nonostante fosse una calda giornata. Tuttavia, hanno continuato a protestare pacificamente lungo il confine orientale della Striscia, cercando di fare valere il loro diritto al ritorno nelle case dei Territori occupati nel 1948.

 

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