PCHR

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18/7/2018

 

La denuncia del Pchr: stretta chiusura israeliana imposta alla Striscia di Gaza

Traduzione di Edy Meroli

 

Stretta chiusura imposta alla Striscia di Gaza per la seconda volta in una settimana. Le autorità israeliane decidono di chiudere l’unico valico commerciale nella Striscia di Gaza “Karm Abu Salem” e di imporre forti restrizioni sull’importazione di beni di prima necessità nella Striscia di Gaza.

 

Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) condanna fermamente la decisione dell’Autorità israeliana di rafforzare la chiusura imposta alla Striscia di Gaza, di chiudere completamente l’unico valico commerciale  di “Karm Abu Salem” e di vietare l’ingresso di merci e beni di prima necessità per la popolazione della Striscia di Gaza.

Il PCHR mette in guardia dalle conseguenze di queste decisioni sulla vita di 2 milioni di Palestinesi che soffrono per il deterioramento delle condizioni economiche e sociali nella Striscia di Gaza.

 

Il PCHR invita la comunità internazionale, in particolare le Alte Parti contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949, e tutte le organizzazioni umanitarie ad intervenire immediatamente per fermare questa decisione, a togliere il blocco e aprire tutti i valichi per garantire l’ingresso in  tutta la Striscia di Gaza di beni per la popolazione, in particolare i beni di prima necessità.

 

Inoltre, il PCHR afferma che questa decisione è stata il culmine di altre decisioni precedenti che le autorità israeliane hanno attuato dal giugno 2007 all’interno di un piano per rafforzare la chiusura imposta sulla Striscia di Gaza.

 

Secondo il PCHR, lunedì 16 luglio 2018, le autorità israeliane hanno annunciato l’approvazione da parte del ministro della Difesa della raccomandazione dello Stato Maggiore di chiudere immediatamente e completamente il valico di Karm Abu Salem, ad eccezione del trasporto di cibo, medicine e materiale medico, che verrà approvato per l’ingresso se necessario. Nella stessa decisione, le autorità israeliane hanno ridotto la zona di pesca nella Striscia di Gaza a 3 miglia nautiche invece di 6. Secondo la dichiarazione israeliana, la decisione è stata presa in risposta agli aquiloni e ai palloncini sparati da Hamas verso la zona cuscinetto lungo la Striscia di Gaza. Il valico sarà chiuso fino a domenica prossima. Va notato che le autorità israeliane hanno in precedenza deciso di imporre una chiusura parziale per il valico di Karm Abu Salem il 10 luglio 2018 e impedire l’ingresso di merci nella Striscia di Gaza, fatta eccezione per alcuni beni umanitari, tra cui cibo e medicine. Inoltre, le autorità israeliane hanno imposto il divieto totale all’esportazione e alla commercializzazione di merci dalla Striscia di Gaza.

 

Queste decisioni fanno parte della politica di completa chiusura imposta dalle autorità israeliane alla Striscia di Gaza dal giugno 2007, poiché i valichi sono sottoposti da 12 anni a severe restrizioni alla circolazione di merci e persone. Per quanto riguarda i valichi commerciali, le autorità israeliane continuano a imporre severe restrizioni all’ingresso di merci classificate come “materiali a duplice uso”.

 

Le autorità israeliane elencano ufficialmente 118 articoli come “materiali a duplice uso” che contengono centinaia di beni e materiali di base. Le autorità israeliane continuano inoltre a vietare l’esportazione dei prodotti della Striscia di Gaza, escludendo limitate quantità del 5% delle esportazioni mensili prima della chiusura nel giugno 2007. Per quanto riguarda i valichi per circolazione individuale, le autorità israeliane continuano a imporre severe restrizioni al movimento degli abitanti della Striscia di Gaza attraverso il valico di Beit Hanoun (Erez), tranne che per categorie limitate di persone.

 

Il PCHR è molto preoccupato per la decisione delle autorità israeliane di rafforzare ulteriormente la chiusura sulla Striscia di Gaza a causa del suo impatto catastrofico sulle condizioni economiche e di vita della popolazione della Striscia di Gaza. Il PCHR considera questa decisione come una forma di punizione collettiva e un atto di vendetta commesso dalle forze israeliane contro i civili palestinesi.

 

Alla luce di quanto sopra, il PCHR invita la comunità internazionale a:

– un intervento immediato e urgente per porre fine a questa decisione, aprire l’unico valico commerciale per la Striscia di Gaza, “Karm Abu Salem”, consentire l’ingresso di tutte i beni per la popolazione della Striscia di Gaza, compresi beni di prima necessità e materiale da costruzione, e consentire di esportare liberamente le merci  dalla Striscia di Gaza.

 

– un intervento immediato e urgente per garantire il rispetto delle norme del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani al fine di fermare il grave deterioramento della vita dei civili nella Striscia di Gaza.

 

– costringere le autorità israeliane ad abbandonare la politica di punizione collettiva imposta alla popolazione della Striscia di Gaza, compresa la chiusura dei valichi, che porta a un grave deterioramento dei diritti economici e sociali della popolazione civile.

 

– ricordare a Israele i suoi doveri come potenza occupante della Striscia di Gaza verso la sua popolazione, in conformità con l’articolo 55 della Convenzione di Ginevra del 1949, che afferma: “La Potenza occupante fornirà alla popolazione, nella misura massima possibile, cibo e scorte e deve tenere conto delle esigenze della popolazione civile”.

 

– Le Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra devono ottemperare ai loro obblighi secondo l’articolo 1 della Convenzione per assicurare l’attuazione della stessa da parte della Potenza occupante, Israele, nella protezione dei civili palestinesi.

 

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