PIC - infopal - 12 ott 2018 - Sei palestinesi sono stati uccisi e circa 200 feriti dalle forze di occupazione israeliane, che hanno aperto il fuoco contro i manifestanti della Grande Marcia del Ritorno, nella Striscia di Gaza assediata. Secondo il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra, le vittime sono state identificate come Ahmad al-Tawil, 27 anni, Mohammed Ismail, 29, Ahmad Abu Neim, 17, Abdullah al-Doghma, 25, Afifi Afifi, 18, Tamer Abu Ermana, 22, and Mohammed Abbas, 21. Al-Qedra ha aggiunto che 192 manifestanti sono rimasti feriti, 140 dei quali con munizioni letali; tre sono in condizioni critiche. Ci sono 45 bambini, otto ragazze e due paramedici tra i feriti. Migliaia di palestinesi hanno marciato nel pomeriggio lungo il confine della Striscia di Gaza per prendere parte alle proteste del 29° Venerdì della Grande Marcia del Ritorno. Finora 197 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano e oltre 20.000 feriti.


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12 ott 2018

 

“Marcia del Ritorno” 6 palestinesi uccisi

 

Ennesimo venerdì di sangue a confine tra la Striscia e Israele: l’esercito israeliano ha sparato e ucciso 4 palestinesi vicino al campo profughi di al-Bureji, uno nella parte orientale di Gaza e un altro a Rafah

 

Roma, 12 ottobre 2018, Nena News –

 

Ennesimo venerdì di sangue nella Striscia di Gaza dove le forze armate israeliane hanno ucciso 6 palestinesi durante le proteste che hanno avuto luogo al confine tra il piccolo lembo di terra palestinese e Israele. Il ministro della salute di Gaza, Ashraf al-Qedra ha detto che Ahmad al-Taweel (27), Mohammd Ismail (29), Ahmad Abu Ne’eim (17) e Abdullah al-Daghma (25) sono stati uccisi vicini al campo profughi di al-Bureij (parte orientale della Striscia). La quinta vittima, invece, Tamer Abu Ermanah (26) è stato colpito mortalmente dai proiettili sparati dall’esercito nella parte orientale della città di Rafah (sud della Striscia) durante gli scontri che hanno avuto luogo al confine. La sesta vittima è Afifi Mahmoud Afifi (18) ed è stato ucciso a est di Gaza. Secondo quanto ha riferito al-Qedra sono almeno 192 i feriti, 140 per colpi di proiettile (tra questi ci sono 45 bambini, 8 donne e 2 paramedici).

L’esercito ha fatto sapere che circa 14.000 persone hanno preso parte oggi alle manifestazioni di protesta lungo il confine con Israele. In una nota, i militari hanno dato la loro versione dei fatti: “un numero di aggressori ha scavalcato la barriera di sicurezza nel sud della Striscia e ha attivato un esplosivo che ha mandato la recinzione di sicurezza in fiamme”. I manifestanti si sono quindi avvicinati ad un posto di blocco e sono stati colpiti dai proiettili sparati dai soldati.

Salgono così a 203 i palestinesi uccisi da Israele dallo scorso 30 marzo, da quando cioè sono iniziate le proteste per la “Marcia del Ritorno”. Nonostante l’elevato numero di vittime palestinesi, a inizio mese il ministro dell’istruzione israeliano Naftali Bennet aveva duramente criticato il collega di governo Lieberman per la risposta “debole” data a Gaza. La sua “colpa”, aveva spiegato Bennet, risiede nel fatto che ha provato a negoziare con i “terroristi” di Hamas e non ha usato “tolleranza zero” con i palestinesi. Nena News

 

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