Quds Press – PIC - Infopal - 20/10/2018 - Venerdì, numerosi palestinesi sono stati feriti da munizioni letali e bombe di gas lacrimogeno sparate dalle forze di occupazione israeliane mentre attaccavano i manifestanti che hanno preso parte alla Grande Marcia del Ritorno vicino al confine di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza ha affermato che circa 219 palestinesi – tra cui bambini, paramedici e giornalisti – hanno subito diverse ferite. Un drone israeliano ha attaccato un gruppo di giovani palestinesi vicino alla barriera di confine, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, ferendone alcuni. Un portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che i giovani presi di mira facevano volare palloni infuocati verso gli insediamenti israeliani adiacenti alla Striscia di Gaza. Le proteste del 30° venerdì della Grande Marcia del Ritorno hanno visto una partecipazione senza precedenti da parte dei cittadini palestinesi nella Striscia di Gaza, che hanno sfidato le recenti minacce israeliane di lanciare una nuova operazione militare contro l’enclave. Il coordinatore del Comitato nazionale superiore per la Grande Marcia del Ritorno e la fine dell’Assedio, Khaled al-Batsh, ha affermato in un comunicato stampa che le proteste continueranno fino al raggiungimento dei loro obiettivi. La Grande Marcia di Ritorno è stata lanciata il 30 marzo in cinque campi lungo il confine tra la Striscia di Gaza e i Territori palestinesi occupati del 1948. Le proteste di confine mirano principalmente a richiamare l’attenzione del mondo sul diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi e ad esercitare pressioni su Israele affinché elimini il blocco decennale imposto alla Striscia di Gaza. Finora 215 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano e oltre 22.000 feriti.


MEMO - Infopal - 20/10/2018 - Il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem ha pubblicato i risultati delle sue indagini sull’uccisione di un paramedico palestinese, il 10 agosto, effettuata da cecchini israeliani. L’ONG continua a documentare la repressione contro le proteste della “Grande Marcia del Ritorno”. In una protesta a est di Rafah, le forze israeliane hanno ucciso tre residenti locali con munizioni letali: Ahmad Abu Luli, 30 anni, che è stato colpito all’anca; ‘Abdallah Qutati, 22 anni, un paramedico che è stato colpito al petto; e ‘Ali Al-‘Alul, 54 anni, anche lui colpito al torace. Secondo i testimoni oculari intervistati da B’Tselem, Qutati stava lavorando con altri paramedici vicino alla recinzione perimetrale quando è stato colpito. Mentre lo stavano evacuando, i soldati israeliani hanno continuato a sparare, e quelli che lo lo stavano trasportando hanno letteralmente “corso verso l’ambulanza sotto una pioggia di proiettili”. Raed Al-Sharif, 19 anni, un paramedico che era in piedi accanto a Qutati quando è stato colpito, ha dichiarato: “I miei colleghi ed io ci rechiamo nell’area vicino al confine orientale di Gaza come paramedici volontari. Perché l’esercito israeliano ci fa del male? Siamo lì in uniforme bianca, con emblema del ministero della Sanità e con la tessera (di riconoscimento appesa al collo, ndr). È chiaro che non stiamo mettendo in pericolo l’esercito. Tutto quello che ho tra le mani è il kit di pronto soccorso. Siamo qui per aiutare i feriti e nient’altro!”

 

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