parstoday.com - Jan 02, 2018 - 14:24 - “I disordini finiranno presto”. Lo ha detto oggi il viceministro dell'Interno, Hossein Zolfaqari, citato dalla tv. “In gran parte del Paese la situazione è normale e i recenti disordini in alcune zone finiranno presto con la collaborazione delle persone e gli sforzi delle forze di sicurezza", ha detto Zolfaqari, aggiungendo che “le forze di polizia e della sicurezza hanno dato prova della massima tolleranza nel portare la situazione sotto controllo. Tuttavia, ha proseguito, quando le proteste sono diventate violente, le forze di sicurezza hanno “contrastato in modo deciso i sabotatori”.

 

parstoday.com - Jan 02, 2018 - 12:50 – “Il sostegno dichiarato e segreto degli Stati Uniti, del regime sionista e dei sauditi ai  facinorosi e ai vandali ha aiutato gli iraniani a distinguere tra i manifestanti pacifici e i rivoltosi istigati dalle potenze straniere”, lo ha detto Il portavoce del CGRI, general Ramezan Sharif, citato dall'agenzia di stampa IRNA. “Il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica non hanno ricevuto finora alcuna richiesta delle forze di polizia per intervenire e la questione è più circoscritta di quando sembra e non c'è la necessità di un intervento dei Guardiani”, ha spiegato il generale per il quale “il grado di paura dei cittadini e la misura della distruzione dei beni pubblici non hanno raggiunto livelli tali da richiedere la presenza delle nostre forze sul campo”.

 

parstoday.com - Jan 02, 2018 - 10:35 -  Il presidente iraniano ha ricordato che il principe ereditario saudita, Mohamad bin Salman, aveva promesso di «portare la battaglia e il caos in Iran» Le manifestazioni in Iran degli ultimi giorni, che spesso sfociano nella violenza, sono fomentate dall’estero come vendetta per il ruolo giocato dall’Iran sullo scacchiere internazionale. Questo è quanto sostanzialmente denunciato dal presidente iraniano Hassan Rouhani, secondo quanto riportato da HispanTv. «Il nostro progresso è stato intollerabile per loro (i nemici), il nostro successo nel mondo della politica contro gli Stati Uniti e il regime sionista (Israele) è stato insopportabile per loro», ha sottolineato il presidente iraniano durante un incontro con i capi di le commissioni del parlamento del paese. Rohani ha poi affermato che il nemico «si sta vendicando» contro il governo e la nazione iraniana per il «ruolo di successo che svolgiamo nella lotta contro il terrorismo e nel ripristinare la sicurezza e la stabilità» in Medio Oriente. Il premier iraniano ha inoltre ricordato che il principe ereditario saudita, Mohamad bin Salman, aveva promesso di «portare la battaglia e il caos in Iran». Però Rohani ha mostrato di avere grande fiducia nel popolo iraniano che «scenderà in piazza se necessario per sostenere il sistema della Repubblica Islamica e ripudiare i rivoltosi e i trasgressori della legge» indotti dai nemici a compiere atti di natura violenta al fine di destabilizzare il paese. Alcuni funzionari degli Stati Uniti e del regime sionista  d'Israele, hanno sostenuto gli atti violenti nel paese persiano e cercato di collegare le marce a questioni politiche. Quando l’origine delle proteste è invece da ricercarsi nell’aumento dei prezzi dei generi alimentari e la disoccupazione. A conferma arrivano le dichiarazioni del presidente israeliano Benyamin Netanyahu, che in riferimento all’Iran, secondo quanto riporta l’Ansa, ha affermato: «Questo regime cerca di seminare odio. Quando infine cadrà, gli iraniani e gli israeliani torneranno ad essere buoni amici. Auguro al popolo iraniano il successo nella sua lotta per la libertà». Parole chiare che nn hanno bisogno di alcun commento e vanno a sostenere la denuncia effettuata dal presidente iraniano. Lo riporta l'Antidiplomatico.

 

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