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lunedì 20 agosto 2018

 

La nave Diciotti si sta muovendo verso l’Italia

 

Dopo giorni al largo di Lampedusa, la nave militare italiana con a bordo 177 migranti si è mossa, ma non è chiaro se il governo l'abbia autorizzata all'attracco

 

La nave militare italiana Diciotti, da diversi giorni bloccata al largo di Lampedusa con a bordo 177 migranti, si sta dirigendo verso le coste italiane: per il momento non si hanno informazioni in più, visto che il governo – almeno pubblicamente – non ha dato il via libera per l’attracco della Diciotti. Non è nemmeno chiaro se ministro dell’Interno Matteo Salvini abbia cambiato idea sulla questione: domenica aveva escluso che la nave potesse ormeggiare in Italia senza che prima altri paesi europei si fossero impegnati ad accogliere parte dei migranti a bordo della Diciotti, e aveva minacciato in caso contrario di rimandare i migranti in Libia.

Al momento, quindi, si sa solo che la Diciotti ha cominciato a muoversi, dopo giorni che era rimasta bloccata e ferma al largo di Lampedusa in attesa di istruzioni da parte del governo italiano. Nel frattempo, ha fatto sapere la Commissione europea, sono iniziati colloqui tra paesi europei per un accordo che riguardi l’accoglienza dei migranti. È inoltre di lunedì mattina la notizia che la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta «volta a conoscere il tentativo di ingresso di 190 immigrati extracomunitari avvenuto al largo dell’isola di Lampedusa, tratti in salvo dalla motonave “Diciotti” e ad oggi ancora ospitati sulla medesima motonave della Guardia Costiera». La procura ha detto di avere affidato l’indagine alla Capitaneria di porto di Porto Empedocle e alla Squadra mobile di Agrigento: l’obiettivo è quello di individuare «scafisti e soggetti dediti al favoreggiamento della immigrazione clandestina» e «conoscere le condizioni dei 177 migranti superstiti a bordo dell’unità navale militare».

Sulla Diciotti si trovano i migranti che nella notte prima di Ferragosto erano arrivati a bordo di un barcone vicino alla costa di Malta, ma che il governo maltese aveva scelto di non soccorrere. Il barcone aveva quindi lasciato la zona SAR maltese (acronimo di search and rescue, “ricerca e salvataggio”) ed era arrivata vicino alle coste italiane, dove era intervenuta la Diciotti. Il caso aveva provocato uno scontro piuttosto duro tra Italia e Malta e una situazione molto tesa tra governo italiano e Guardia costiera.

 

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