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domenica 15 luglio 2018

 

Malta e Francia accoglieranno parte dei 450 migranti che il governo non vuole

 

Lo aveva chiesto Giuseppe Conte, che ora dice che arriveranno le adesioni anche di altri paesi

 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato su Facebook che Francia e Malta accoglieranno ciascuna 50 dei migranti che da sabato mattina sono a bordo di due navi militari – una italiana, una a servizio dell’agenzia europea Frontex – dopo essere stati soccorsi al largo dell’isola siciliana di Linosa. Conte, che ha chiesto a tutti i capi di stato e di governo dei paesi dell’Unione Europea di prendere in carico parte dei migranti sulle navi, ha anche detto che «a breve arriveranno anche le adesioni di altri paesi europei» e che di parte dei migranti si occuperà l’Italia. Su Twitter il primo ministro di Malta Joseph Muscat ha confermato che il suo paese accoglierà alcuni dei migranti. Per ora comunque dal governo non sono arrivate istruzioni su dove e quando fare sbarcare i migranti.

 

Entrambe le navi su cui si trovano i migranti sono nella rada di Pozzallo, in provincia di Ragusa: sul Protector dell’agenzia europea Frontex ci sono 173 migranti, mentre sul Monte Sperone della Guardia di Finanza ce ne sono 263, di cui un ventina minorenni. Alcune delle persone che ieri si trovavano sulle due navi sono state portate all’ospedale di Modica: dal Monte Sperone una donna eritrea che pesa solo 40 chili insieme ai due figli, uno di tre anni e un neonato; dal Protector due uomini sudanesi e una donna nigeriana incinta. Dei 450 migranti arrivati al largo di Linosa a bordo di un peschereccio libico e poi trasbordati sulle due navi militari, già otto erano stati portati in Sicilia per motivi sanitari. Dal centro di identificazione di Pozzallo saranno consegnati alla nave i pasti necessari per due giorni.

 

Ci sono stati degli sviluppi anche sulla storia dei migranti soccorsi dalla Vos Thalassa e poi arrivati a Trapani sulla nave Diciotti della Guardia Costiera. La procura di Trapani ha ordinato l’arresto dei due migranti che si sarebbero ribellati all’equipaggio della Vos Thalassa, la nave che li aveva soccorsi e poi aveva chiesto l’intervento della Guardia Costiera, dopo aver scoperto che si stava dirigendo verso la Libia. Uno dei due uomini è sudanese, l’altro è ghanese.

 

L’accusa nei confronti dei due però è cambiata: inizialmente erano indagati per violenza privata in concorso continuata e aggravata, mentre ora sono indagati per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver favorito l’immigrazione degli altri migranti che erano con loro.

 

Secondo la ricostruzione della procura riportata dal Corriere della sera, i due uomini «accerchiavano, spintonavano e minacciavano ripetutamente di morte (mimando al contempo il gesto di tagliargli la gola e di gettarlo in mare) il marinaio di guardia Lucivero Pantaleo» e «costringevano il comandante Dobrescu a invertire la rotta».

 

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