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30 luglio 2018

 

COMUNICATO STAMPA PR/CP(2018)074

traduzione di Giuseppe Volpe

 

NATO: DICHIARAZIONE DEL VERTICE DI BRUXELLES 2018

emessa dai Capi di Stato e di Governo partecipanti alla riunione del Consiglio dell’Atlantico del Nord a Bruxelles l’11-12 luglio 2018

 

  • Noi, i Capi di Stato e di Governo delle 29 nazioni parti dell’Alleanza dell’Atlantico del Nord, ci siamo riuniti a Bruxelles in un momento nel quale la sicurezza delle nostre nazioni e l’ordine internazionale basato su regole sono sfidati. La NATO continuerà ad adoperarsi per la pace, la sicurezza e la stabilità dell’intera area Euro-Atlantica. Siamo uniti nel nostro impegno nei confronti del Trattato di Washington, dei propositi e principi della Carta della Nazioni Unite (ONU) e del vitale vincolo transatlantico. Siamo decisi a proteggere e difendere la nostra sicurezza indivisibile, la nostra libertà e i nostri valori comuni, compresa la libertà individuale, i diritti umani, la democrazia e il primato della legge. La NATO resta la fondamenta di una forte difesa collettiva e la sede transatlantica essenziale delle consultazioni sulla sicurezza e delle decisioni tra Alleati. L’Alleanza continuerà a perseguire un approccio a 360 gradi alla sicurezza e ad adempiere con efficacia i tre compiti chiave stabiliti nella Concezione Strategica: difesa collettiva, gestione delle crisi e cooperazione alla sicurezza. La NATO è un’Alleanza difensiva. La maggiore responsabilità della NATO consiste nel proteggere e difendere il nostro territorio e le nostre popolazioni da un attacco. Qualsiasi attacco contro un Alleato sarà considerato un attacco contro tutti noi, così come stabilito dall’Articolo 5 del Trattato di Washington. Continueremo a restare uniti e ad agire uniti su basi di solidarietà, propositi condivisi ed equa condivisione degli oneri.
  • Abbiamo di fronte un contesto della sicurezza pericoloso, imprevedibile e fluido, con durature sfide e minacce da ogni direzione strategica; da attori statali e non statali; da forze militari e da attacchi terroristici, informatici e ibridi. Le azioni aggressive della Russia, compresa la minaccia e l’uso della forza per conseguire obiettivi politici, sfidano l’Alleanza e stanno compromettendo la sicurezza Euro-Atlantica e l’ordine internazionale basato su regole. Instabilità e continue crisi in tutto il Medio Oriente e l’Africa del Nord stanno alimentando terrorismo. Contribuiscono anche alle migrazioni irregolari e al traffico di esseri umani. La crisi in corso in Siria ha un effetto diretto sulla stabilità della regione e sulla sicurezza dell’Alleanza nel suo complesso. Affrontiamo sfide ibride, comprese campagne di disinformazione e attività informatiche maligne. Anche la proliferazione di armi di distruzione di massa e di tecnologie missilistiche avanzate continua a minacciare la sicurezza delle nostre nazioni. Alla luce di tutto questo, le nostre unità e solidarietà sono più solide che mai; compiremo tutti i passi necessari per garantire la nostra difesa collettiva.
  • Riaffermiamo il nostro incrollabile impegno a tutti gli aspetti della Promessa di Investimenti per la Difesa concordata al Vertice del 2014 in Galles e a sottoporre piani nazionali credibili per la sua attuazione, comprese le linee guida riguardo alla spesa per il 2024, capacità e contributi pianificati. L’equa condivisione degli oneri è la base della coesione, solidarietà, credibilità dell’Alleanza e della sua capacità di adempiere gli impegni del nostro Articolo 3 e del nostro Articolo 5. Apprezziamo il considerevole progresso compiuto dopo il Vertice del Galles con quattro anni consecutivi di crescita reale della spesa non statunitense per la difesa. Tutti gli Alleati hanno cominciato ad aumentare l’importo speso per la difesa in termini reali e circa due terzi degli Alleati hanno in vigore piani nazionali per spendere per la difesa entro il 2024 il due per cento del loro Prodotto Interno Lordo. Più di metà degli Alleati sta spendendo più del 20 per cento del proprio stanziamento per la difesa in importanti equipaggiamenti, compresa ricerca e sviluppo, e, secondo i loro piani nazionali, 24 Alleati soddisferanno il criterio del 20 per cento entro il 2024. Gli Alleati stanno consegnando più dei potenziali più pesanti, di fascia alta, di cui abbiamo necessità e stanno migliorando la preparazione, l’impiegabilità, la sostenibilità e l’interoperabilità delle loro forze. Il numero delle attività nelle quali siamo impegnati è aumentato e gli Alleati continuano a offrire contributi in termini di forze e potenziali preziosi che beneficiano la sicurezza dell’Area Euro-Atlantica attraverso operazioni, missioni e altre attività della NATO, nonché attraverso le operazioni e missioni condotte sotto autorità nazionale e sotto autorità di altre organizzazioni. Mentre valutiamo i piani nazionali che esistono oggi, apprezziamo il progresso senza precedenti e riconosciamo che molto resta da fare. Siamo impegnati a migliorare l’equilibrio della condivisione dei costi e delle responsabilità dell’appartenenza all’Alleanza.
  • Per più di due decenni la NATO ha lavorato a costruire una collaborazione con la Russia, compreso il meccanismo del Comitato NATO-Russia (NRC). Le recenti attività e politiche della Russia hanno ridotto la stabilità e la sicurezza, aumentato l’imprevedibilità e cambiato il contesto della sicurezza. Mentre la NATO rispetta i suoi impegni internazionali, la Russia ha infranto i valori, principi e impegni che sono alla base del rapporto NATO-Russia così come delineati nel Documento Base del 1997 del Comitato del Partenariato Euro-Atlantico, nell’Atto di Fondazione NATO-Russia e nella Dichiarazione di Roma del 2002, ha compromesso la fiducia alla base della nostra cooperazione e sfidato i principi fondamentali dell’architettura della sicurezza globale ed Euro-Atlantica. Le decisioni che abbiamo preso sono del tutto coerenti con i nostri impegni internazionali e perciò non possono essere considerate da nessuno come una contraddizione dell’Atto di Fondazione NATO-Russia.
  • Riaffermiamo le nostre decisioni nei confronti della Russia concordate ai Vertici del Galles e di Varsavia. Continuiamo a reagire al deteriorato contesto della sicurezza potenziando la nostra posizione di deterrenza e difesa, compresa una presenza avanzata nella parte orientale dell’Alleanza. Abbiamo anche sospeso ogni collaborazione pratica civile e militare tra la NATO e la Russia, restando aperti al dialogo politico. La NATO non cerca scontri e non pone alcuna minaccia alla Russia.
  • Il contesto della sicurezza Euro-Atlantica è divenuto meno stabile e prevedibile in conseguenza dell’annessione illegale e illegittima della Crimea da parte della Russia e della destabilizzazione in corso nell’Ucraina orientale; del suo atteggiamento militare e delle sue attività militari provocatorie, anche in prossimità dei confini della NATO, quali il dispiegamento di moderni missili a doppio uso a Kaliningrad, delle ripetute violazioni dello spazio aereo degli Alleati della NATO e dell’escalation militare in Crimea, dei suoi considerevoli investimenti nella modernizzazione delle sue forze strategiche; della sua retorica nucleare irresponsabile e aggressiva; delle sue esercitazioni lampo senza preavviso su larga scala e del crescente numero delle sue esercitazioni con una dimensione nucleare. A questo si sommano, da parte della Russia, continue violazioni, mancate attuazioni e aggiramenti di numerosi obblighi e impegni nel campo del controllo delle armi e delle misure di costruzione di fiducia e sicurezza. La Russia sta anche sfidando la sicurezza e la stabilità Euro-Atlantica mediante azioni ibride, comprendenti tentativi di interferenza nei processi elettorali e nella sovranità delle nostre nazioni, come è accaduto nel caso del Montenegro, in diffuse campagne di disinformazione e in attività informatiche ostili. Condanniamo l’attacco con l’uso di un agente nervino di tipo militare a Salisbury, Regno Unito, e segnaliamo la conferma indipendente da parte dell’Organizzazione per la Proibizione della Armi Chimiche (OPCW) dell’agente nervino usato. Il Regno Unito considera molto probabile che la Federazione Russa sia stata responsabile dell’attacco e che non ci sia alcuna spiegazione alternativa plausibile. Siamo solidali con la Gran Bretagna nella sua valutazione.
  • Reiteriamo il nostro sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità di Ucraina, Georgia e della Repubblica di Moldavia all’interno dei loro confini internazionalmente riconosciuti. In conformità ai suoi impegni internazionali, sollecitiamo la Russia a ritirate le forze che ha dispiegato in tutti e tre i paesi senza il loro consenso. Condanniamo con forza l’annessione illegale e illegittima russa della Crimea che non riconosciamo né riconosceremo. La discriminazione nei confronti dei tatari e dei membri di altre comunità locali in Crimea deve finire. A strutture internazionali di controllo deve essere consentito di svolgere il loro lavoro essenziale in vista della protezione dei diritti umani. Sollecitiamo la piena attuazione dell’Accordo di Minsk da parte di tutti gli schieramenti e appoggiamo gli sforzi del Normandy Format e del Gruppo Trilaterale di Contatto. La risposta della NATO è a sostegno di questo sforzo complessivo, che comprende sanzioni come deciso dall’Unione Europea (UE), dal G7 e da altri, per promuovere una soluzione pacifica del conflitto e per affrontare le azioni della Russia. Sollecitiamo la Russia a cessare ogni supporto politico, finanziario e militare a gruppi militanti e a smettere di intervenire militarmente nelle regioni del Donetsk e del Luhansk e a ritirare truppe, equipaggiamenti e mercenari dal territorio dell’Ucraina e a ritornare al Centro di Controllo e Coordinamento Congiunto. Siamo profondamente preoccupati per l’uso della tortura e per il trasferimento di cittadini ucraini in carceri russe. Sottolineiamo l’importanza della sicurezza e dell’accesso pieno e non ostacolato della Missione Speciale di Controllo dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OCSE) sino al confine Russia-Ucraina compreso. Chiediamo alla Russia di ritirare il suo riconoscimento come stati indipendenti delle regioni dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud; di attuare il cessate il fuoco mediato dalla UE il 12 agosto 2008, particolarmente il ritiro delle forze russe dal territorio della Georgia; di terminare la sua militarizzazione di queste regioni e di fermare la costruzione di ostacoli di tipo confinario. Chiediamo anche alla Russia di ritirare le sue truppe dal territorio della Repubblica di Moldavia e di continuare a impegnarsi costruttivamente nel Processo di Soluzione della Transnistria. Siamo impegnati a sostenere le riforme democratiche e gli sforzi di costruzione di un potenziale di difesa della Repubblica di Moldavia
  • Restiamo aperti a un dialogo periodico, finalizzato e significativo con una Russia disposta a impegnarsi su basi di reciprocità ne Comitato NATO-Russia (NRC) nella prospettiva di evitare malintesi, calcoli sbagliati e aggravamenti involontari e di aumentare la trasparenza e la prevedibilità. Continueremo a cercare di confermare il nostro dialogo con la Russia per affrontare i problemi critici che abbiamo di fronte. Dal 2016 abbiamo tenuto sette riunioni del NRC a livello di ambasciatori che ci hanno aiutato a comunicare chiaramente le nostre posizioni. In conflitto in Ucraina e sull’Ucraina è, nelle circostanze attuali, il primo argomento del nostro ordine del giorno. Restiamo impegnati nell’attuale pratica di reciproci aggiornamenti nel NRC su esercitazioni militari prima che abbiano luogo, nonché sulle posizioni. Tuttavia, anche se apprezzata, la trasparenza volontaria offerta nel corso di tali aggiornamenti non sostituisce la trasparenza obbligatoria prevista dagli accordi esistenti sul controllo delle armi, in particolare dal Documento di Vienna nel quadro dell’OCSE. Apprezziamo che la Russia stia di nuovo utilizzando le linee militari di comunicazione con la NATO. Restiamo impegnati a fare buon uso di questi canali per promuovere prevedibilità e trasparenza e ridurre i rischi e sollecitiamo la Russia a fare altrettanto.
  •  Continuiamo a ritenere che una cooperazione tra NATO e Russia, basata sul rispetto della legge e degli impegni internazionali, compreso quanto riflesso nell’Atto di Fondazione NATO-Russia e nella Dichiarazione di Roma, sarebbe di valore strategico. Ma non possiamo compromettere, e non lo faremo, i principi sui quali si fondano la nostra Alleanza e la sicurezza in Europa e in America del Nord. Nelle attuali circostanze, ci rincresce che, nonostante ripetuti appelli di Alleati e della comunità internazionale affinché le Russia muti corso, le condizioni per tale relazione non esistono. Non potrà esserci alcun ritorno alla “normalità” prima che ci sia un cambiamento chiaro e costruttivo nelle azioni della Russia che dimostri rispetto della legge internazionale e dei suoi obblighi e responsabilità internazionali. Proseguiremo il nostro dibattito strategico sulla sicurezza Euro-Atlantica e sul nostro approccio alla Russia. La NATO continuerà a essere trasparente, prevedibile e risoluta.
  • Il terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni, continua a costituire una minaccia diretta alla sicurezza delle nostre popolazioni e, più in generale, alla stabilità e prosperità internazionali. Rigettiamo categoricamente il terrorismo poiché sfida direttamente i valori che uniscono l’Alleanza. La nostra solidarietà e determinazione prevarranno. Siamo impegnati a continuare la lotta al terrorismo che deve essere affrontato mediante uno sforzo coerente, significativo e di lungo termine da parte della comunità internazionale nel suo complesso, mettendo in campo una vasta gamma di strumenti e attori. Anche se le nazioni mantengono la responsabilità principale della loro sicurezza interna e della loro resilienza, la NATO aggiunge valore e ha un ruolo da svolgere, a complemento di sforzi internazionali più vasti e in accordo con la legge internazionale e i propositi e principi della Carta dell’ONU. La cooperazione nell’Alleanza può potenziare gli sforzi nazionali degli Alleati e la loro capacità di prevenire, mitigare, reagire ed essere resilienti contro atti di terrorismo. Condanniamo ogni sostegno finanziario al terrorismo. Siamo anche consapevoli della necessità di affrontare le condizioni che conducono alla diffusione del terrorismo. Il ruolo della NATO nella lotta al terrorismo e parte integrante dell’approccio a 360 gradi dell’Alleanza alla deterrenza e alla difesa e a proiettare stabilità; in quanto tale contribuisce a tutti e tre i compiti chiave: difesa collettiva, gestione delle crisi e cooperazione alla sicurezza. Il nostro approccio al terrorismo, e alle sue cause, sostiene tutte le relative Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (UNSCR) sulla lotta al terrorismo.
  • Siamo impegnati al ruolo accresciuto della NATO nella lotta al terrorismo della comunità internazionale, anche mediante conoscenza e analisi, preparazione e capacità di reazione, potenziali, costruzione di forze e collaborazioni e operazioni. Attueremo appieno il Piano d’Azione che abbiamo concordato nella nostra riunione del maggio 2017 e lo aggiorneremo entro la fine del 2018 per adattarlo all’evoluzione delle priorità e al contrasto a minacce terroristiche emergenti. L’accresciuto contributo della NATO alla lotta al terrorismo deve continuare a essere sostenuto da risorse umane e finanziarie adeguate e sostenibili, come concordato. Sulla base del nostro Programma di Lavoro sulla Difesa Contro il Terrorismo, continueremo a migliorare le nostre competenze e tecnologie, anche per la difesa contro congegni esplosivi improvvisati e contro minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) e per contrastare l’abuso della tecnologia da parte dei terroristi. Abbiamo concordato una nuova politica di dati biometrici che, coerentemente con le leggi nazionali e internazionali applicabili e subordinata alle esigenze e restrizioni nazionali, sosterrà ulteriormente la nostra capacità di identificare combattenti terroristici stranieri di ritorno e altri responsabili di minacce, e nel rispetto della UNSCR 2396. La NATO fa parte della Coalizione Globale per Sconfiggere l’ISIS/Daesh e ha potenziato i suoi AWAC e rifornimenti aerei. La NATO continuerà anche ad interagire, come appropriato, con paesi partner e altri attori internazionali, in particolare la UE e l’ONU, per garantire valore aggiunto e complementarietà. A questo riguardo il nostro sviluppo di capacità e altre attività di cooperazione aiutano i paesi partner a combattere da soli il terrorismo e a negare un porto sicuro ai terroristi, il che a sua volta accresce la sicurezza della stessa NATO. La NATO può anche integrare sforzi internazionali attingendo all’esperienza degli Alleati. Mappare le attività di sviluppo delle capacità antiterrorismo nei paesi partner, in collaborazione con i paesi partner interessati, aiuterebbe la NATO a stabilire più precisamente dove può meglio aggiungere valore.
  • Apprezziamo i considerevoli progressi compiuti nel rafforzare la nostra posizione, mantenendo gli impegni del Galles e di Varsavia. Mentre abbiamo posto una rinnovata enfasi sulla deterrenza e sulla difesa collettiva, abbiamo anche assicurato che la NATO mantenga la sua capacità di proiettare stabilità e di combattere il terrorismo. Siamo uniti e risoluti nella nostra capacità e volontà di difenderci a vicenda e siamo decisi a mantenere l’intera gamma delle capacità necessarie per offrire all’Alleanza una varietà di opzioni per essere in grado di continuare ad adattare le nostre reazioni a circostanze specifiche e a reagire a qualsiasi minaccia, dovunque sorga, potenzialmente da direzioni multiple in più di una regione. Mentre continuiamo ad assicurare che la posizione di deterrenza e difesa dell’Alleanza rimanga credibile, coerente e resiliente, e che l’Alleanza possa continuare a salvaguardare la libertà e la sicurezza di tutti gli Alleati, è di importanza strategica accrescere la reattività, rafforzare la prontezza e migliorare il supporto. Continueremo a verificare gli elementi militari rilevanti della posizione rafforzata di deterrenza e difesa dell’Alleanza per garantire la sua efficacia.
  • Continuiamo a garantire la reattività politica e militare dell’Alleanza anche attraverso esercitazioni più regolari. A questo fine continueremo gestire attivamente e coerentemente la posizione generale dell’Alleanza e a potenziare la nostra intelligence, le nostre conoscenze strategiche, la pianificazione anticipata e il processo decisionale. Per affrontare sfide alla sicurezza in evoluzione abbiamo compiuto passi per assicurare che la NATO possa continuare ad agire con la rapidità richiesta. Apprezziamo i progressi della riforma dei servizi d’informazione compiuti dopo la nostra decisione a Varsavia di creare una posizione di Vicesegretario Generale e una Divisione Intelligence della NATO. Continueremo a ottimizzare i servizi d’informazione della NATO per agevolare un sostegno puntuale e pertinente al processo decisionale e alle operazioni Alleate, anche attraverso una migliorata condivisione degli allerta e delle informazioni, particolarmente sul terrorismo, ibrido e informatico.
  • Continuiamo anche a rinvigorire la nostra cultura della prontezza. Come parte dei nostri sforzi, gli Alleati continuano ad assicurare che la NATO abbia l’intera gamma di capacità e forze che siano addestrate, inter-operative, dispiegabili e pronte a soddisfare tutte le necessità dell’Alleanza. Inoltre, oggi abbiamo concordato di lanciare un’Iniziativa di Prontezza della NATO. Garantirà de un numero maggiore di forze nazionali da combattimento di alta qualità e a rapido allerta sia reso disponibile alla NATO. Dalla riserva complessiva di forze gli Alleati offriranno 30 maggiori forze da combattimento navali, 30 battaglioni da manovra pesanti o medi, e 30 squadroni aerei cinetici, con forze relative pronte con un preavviso di 30 giorni o meno. Saranno organizzati e addestrati come elementi di forze combattenti più vaste, a sostegno della posizione complessiva di deterrenza e difesa della NATO. L’Iniziativa di Prontezza della NATO potenzierà ulteriormente la capacità di reazione rapida dell’Alleanza, o per i rinforzi agli Alleati a supporto di deterrenza o di difesa collettiva, compresi combattimenti ad alta intensità, o per interventi rapidi in crisi militari, se necessario. Promuove anche l’importanza di operazioni con armi combinate e congiunte efficaci.
  • La nostra posizione di deterrenza e difesa è sostenuta da rinforzi militari praticabili anche da oltre Atlantico. Guardando in tutte le direzioni e a tutte le sfide e minacce potenziali, continueremo a rinforzare e addestrare la capacità dell’Alleanza di rinforzare rapidamente ogni Alleato che finisca sotto minaccia. Non accetteremo di essere bloccati da qualsiasi potenziale avversario per quanto riguarda la libertà di movimento di forze alleate via terra, aria o mare e in nessuna parte del territorio dell’Alleanza. Il potenziale, l’addestramento e le esercitazioni dell’Alleanza contribuiscono alla nostra capacità di operare liberamente.
  • Dopo Varsavia abbiamo compiuto un certo numero di passi a sostegno del dispiegamento e del sostegno di forze Alleate e del loro equipaggiamento verso, da e all’interno dell’intero territorio dell’Alleanza. A tal fine, apprezziamo il Piano di Attivazione dell’Area di Responsabilità del SACEUR [Comandante Supremo Alleato Europa] e daremo alla sua attuazione la massima priorità a livello nazionale. Abbiamo concordato di migliorare le leggi e le procedure necessarie, di potenziare il comando e controllo e di accrescere le capacità di trasporto, e abbiamo anche riconosciuto la necessità di aggiornare le infrastrutture in Europa. In aggiunta, abbiamo oggi dichiarato la capacità operativa iniziale della Mobilità Aerea Rapida mirata a consentire movimenti aerei con breve preavviso attraverso i confini dell’Europa.
  • Siamo impegnati a potenziare la nostra capacità di dispiegare e sostenere le nostre forze e il loro equipaggiamento in tutta l’Alleanza e oltre e miriamo a migliorare la mobilità militare via terra, aria o mare quanto prima possibile, ma non oltre il 2024. Ciò richiede un approccio a livello governativo totale, compresi piani nazionali, con collaborazione intergovernativa di attore civili e militari in tempo di pace, di crisi e in conflitti. I ministri della difesa esamineranno i progressi annualmente. Come priorità, miriamo a:
  • Abbreviare i tempi di attraversamento dei confini e, a tal fine, fornire autorizzazioni diplomatiche per movimenti di terra, mare e aria entro cinque giorni entro la fine del 2019 e valuteremo l’ulteriore riduzione di tale periodo per rinforzi rapidi;
  • Identificare vie principali e alternative di rifornimento in grado di sostenere trasporti militari entro la fine del 2018;
  • Usare esercitazioni esistenti adatte per far pratica più regolare della mobilità militare:
  • Creare una rete tra NATO, entità nazionali, civili e militari, compresi i singoli Punti di Contatto Nazionali, entro la fine del 2019 per facilitare e accelerare le comunicazioni e il coordinamento riguardo all’attraversamento dei confini.
  • Reiteriamo che dovrebbero essere perseguiti gli sforzi della NATO per garantire un approccio coerente e sinergie con la UE nell’area della mobilità militare, anche riguardo alle procedure relative alla mobilità militare che dovrebbero applicarsi in modo uguale a tutti gli Alleati.
  • Abbiamo concordato di rafforzare la posizione di deterrenza e difesa dell’Alleanza in tutti i campi. Stiamo rafforzando la nostra posizione marittima e abbiamo compiuto passi concreti per migliorare la nostra conoscenza situazionale marittima complessiva. Abbiamo preparato valutazioni strategiche sul Mar Baltico, il Mar Nero, l’Atlantico del Nord e il Mediterraneo. Attraverso un programma potenziato di esercitazioni rinvigoriremo le nostre capacità di combattimento marittimo collettivo in aree chiave, compresa la guerra sottomarina, le operazioni anfibie e la protezione delle linee di comunicazione marittime. La posizione garantirà anche sostegno ai rinforzi del e dal mare, compresa la dimensione transatlantica con l’Atlantico del Nord come linea di comunicazioni per rinforzi strategici. Nel settore aereo abbiamo concordato una Strategia di Forza Aerea Congiunta che rappresenta un’abilitazione chiave delle missioni di Controllo Aereo e di Difesa Antimissilistica della NATO in tempo di pace. Rafforzerà la nostra Difesa Aerea e Missilistica Integrata e guiderà le nostre capacità aerospaziali di operare insieme congiuntamente, più rapidamente ed efficacemente in tempo di pace, di crisi e di conflitto. Affrontiamo anche nuove minacce da missili da crociera e dalla proliferazione della tecnologia relativa nonché da nuove sfide, quali i veicoli aerei senza equipaggio, e controlleremo gli sviluppi che potrebbero influire sulla sicurezza dell’Alleanza. Riconoscendo che lo spazio è un’area molto dinamica e in rapida evoluzione, che è essenziale per una coerente postura di deterrenza e difesa da parte dell’Alleanza, abbiamo concordato di sviluppare una Politica Spaziale NATO complessiva.
  • Le minacce informatiche alla sicurezza dell’Alleanza stanno diventando più frequenti, più complesse, più distruttive e più coercitive. La NATO continuerà ad adattarsi al paesaggio in evoluzione delle minacce informatiche, che è influenzato sia attori sia statali, sia non statali, anche patrocinati dallo stato. La difesa informatica è parte del compito centrale della NATO della difesa collettiva. Dobbiamo essere in grado di operare nello spazio informatico tanto efficacemente quanto nell’aria, in terra e in mare per rafforzare e sostenere la posizioni complessiva di deterrenza e difesa dell’Alleanza. Perciò continuiamo a implementare lo spazio digitale come campo di operazioni. Abbiamo concordato come integrare risultati informatici sovrani, messi volontariamente a disposizione da Alleati, in operazioni e missioni dell’Alleanza, nel quadro di una forte vigilanza politica. Riaffermando il mandato difensivo della NATO siamo decisi l’intera gamma delle capacità, inclusa quella informatica, per dissuadere, difenderci e contrastare l’intero spettro delle minacce informatiche, comprese quelle messe in atto come parte di una campagna ibrida. Dobbiamo sostenere il nostro sapere situazionale guidato dall’intelligence per supportare il processo decisionale e l’azione della NATO. Continuiamo a lavorare insieme per sviluppare misure che ci consentano di imporre costi a chi ci danneggia. Singoli alleati possono prendere in considerazione, quando appropriato, l’attribuzione dell’attività informatica ostile e reagine in modo coordinato, riconoscendo che l’attribuzione è una prerogativa nazionale sovrana. Siamo decisi a realizzare forti difese informatiche nazionali attraverso la piena attuazione del Cyber Defence Pledge [Impegno di difesa informatica] che è centrale per potenziare la resilienza informatica e aumentare i costi di un attacco informatico. Riaffermiamo il nostro impegno ad agire in conformità alla legge internazionale, compresa la Carta dell’ONU, la legge umanitaria internazionale e la legge sui diritti umani, in quanto applicabili. Appoggiamo anche il lavoro per mantenere la pace e la sicurezza internazionali nel cyberspazio e per promuovere la stabilità e ridurre il rischio di conflitti, riconoscendo che tutti abbiamo da guadagnare da un cyberspazio basato su regole, prevedibile e sicuro. Svilupperemo ulteriormente la nostra cooperazione con l’industria e con il mondo accademico di tutti gli Alleati per mantenere il passo con i progressi tecnologici attraverso l’innovazione.

  • Le nostre nazioni sono finite sotto crescenti sfide da parte di attori sia statali sia non statali che utilizzano attività ibride che mirano a creare ambiguità e a offuscare i confini tra pace, crisi e conflitto. Anche se la principale responsabilità di reagire a minacce ibride è della nazione attaccata, la NATO è pronta, su decisione del Consiglio, ad assistere un Alleato in ogni stadio di una campagna ibrida. In casi di guerra ibrida il Consiglio potrebbe decidere di invocare l’Articolo 5 del Trattato di Washington, come nel caso di un attacco armato. Stiamo potenziando la nostra resilienza, migliorando la nostra conoscenza situazionale e rafforzando la nostra posizione di deterrenza e difesa. Stiamo anche ampliando gli strumenti a nostra disposizione per affrontare attività ibride ostili. Annunciamo la creazione della Squadra di Supporto al Contrasto Ibrido che mette a disposizione un’assistenza personalizzata e mirata agli Alleati, su loro richiesta, per prepararsi e reagire ad attività ibride. Continueremo a sostenere i nostri partner mentre rafforzano la loro resilienza di fronte a sfide ibride.
  • Appoggiamo appieno la UNSCR 2166 riguardante l’abbattimento del volo civile MH-17 e sollecitiamo la Federazione Russa ad accettare le sue responsabilità e a collaborare pienamente a tutti gli sforzi di stabilire la verità, la giustizia e la responsabilità.
  • Le misure di garanzia continuano a fornire il requisito di riferimento fondamentale per la garanzia e la deterrenza. In aggiunta, misure personalizzate di garanzia per la Turchia per reagire alle crescenti sfide alla sicurezza dal sud contribuiscono alla sicurezza dell’Alleanza nel suo complesso e saranno messe in atto appieno. Abbiamo aumentato la capacità della Forza di Reazione NATO e la Task Force Congiunta di Altissima Prontezza (VJTF) è pronta all’impiego con breve preavviso.
  • Abbiamo stabilito una presenza avanzata nella parte orientale dell’Alleanza che è ora operativa e la piena realizzazione proseguirà.
  • Come parte di questo, in linea con la nostra decisione di Varsavia, la Presenza Avanzata potenziata di quattro gruppi di combattimento multinazionali delle dimensioni di battaglione pronti al combattimento in Estonia, Latvia, Lituania e Polonia include in totale più di 4.500 soldati provenienti dall’intera Alleanza, in grado di operare a fianco di forze nazionali di difesa in patria. E’ stato creato il Quartier Generale della Divisione Multinazionale Nord-Est e arriverà alla sua piena capacità entro dicembre 2018.
  • Abbiamo anche sviluppato una Presenza Avanzata personalizzata nella regione del Mar Nero. In Romania una brigata multinazionale di riferimento per l’addestramento di forze di terra degli Alleati è oggi attiva e sono in corso attività per sviluppare ulteriormente la capacità della brigata di contribuire alla posizione potenziata di deterrenza e difesa dell’Alleanza. Numerose misure aeree e navali nella regione del Mar Nero hanno condotto a un considerevole aumento della presenza e dell’attività marittima dell’Alleanza nel Mar Nero. Apprezziamo il progresso in direzione della piena attuazione delle misure concordate e in particolare nel settore marittimo, segnalando contemporaneamente che è necessario ulteriore lavoro.
  • Siamo decisi a completare, anche attraverso la piena capacità del Polo Regionale per il Sud, il lavoro aggiuntivo necessario per realizzare tutti gli elementi del nostro Quadro per il Sud, cioè la capacità di anticipare e reagire a crisi provenienti dal sud, la capacità migliorata di operazioni di spedizione e il potenziamento della capacità della NATO di proiettare stabilità attraverso collaborazioni regionali e sforzi di costruzione di capacità. Tali sforzi comprendono pianificazione anticipata e conduzione di più esercitazioni con scenari che riflettano il contesto strategico nel sud. Su questa linea, siamo impegnati alla collaborazione della NATO con partner selezionati che richiedano il nostro sostegno, potenziando la nostra capacità di offrire addestramento, consulenza e attività di sostegno. Forze e quartier generali nazionali saranno offerti dagli Alleati per condurre e coordinare queste attività. Questo consoliderà il contributo della NATO agli sforzi della comunità internazionale per proiettare stabilità oltre i nostri confini.
  • Come parte di un più vasto approccio e degli sforzi concertati della comunità internazionale, continueremo a prevenire e a difendere da attori non statali che hanno aspirazioni, capacità e risorse simil-statali e che minacciano o attaccano la sicurezza di popolazioni Alleate e l’integrità di territorio Alleato.
  • Abbiamo anche preso decisioni di vasta portata per adattare e potenziare la Struttura di Comando della NATO per comandare e controllare forze per far fronte a ogni sfida militare o minaccia alla sicurezza in qualsiasi momento, da qualsiasi direzione, comprese operazioni su vasta scala di difesa collettiva nonché per assicurare trasformazioni e preparazioni adeguate al futuro, in particolare attraverso lo sviluppo di capacità, istruzione e addestramento. Creeremo un Centro Operazioni Cyberspazio in Belgio per offrire conoscenze situazionali e coordinamento dell’attività operativa della NATO nel cyberspazio, un quartier generale di Comando Congiunto delle Forze a Norfolk, negli Stati Uniti, per concentrarsi sulla protezione delle linee di comunicazione transatlantiche e un Comando Congiunto Supporto e Abilitazione in Germania per garantire libertà di operazioni e mantenimento nell’area arretrata a supporto del movimento rapido di truppe ed equipaggiamenti in, attraverso e dall’Europa. Siamo in attesa di creare quanto prima possibile i due Comandi Componenti di Terra con capacità multicorpo. La Struttura di Comando adattata della NATO potenzia e rafforza il rapporto tra il quartier generale della Struttura delle Forze NATO e i quartier generali nazionali e ciò migliora anche l’intesa regionale dell’Alleanza. Abbiamo concordato un piano di attuazione e accresceremo in misura sostanziale il contributo del nostro personale militare per creare la Struttura di Comando della NATO adattata.
  • I contributi degli Alleati al comando e controllo attraverso la Struttura della Forza NATO rimangono essenziali. Rileviamo offerte della Romania di sviluppare una capacità di comando e controllo a livello di corpi nel suo territorio per contribuire alla pianificazione del rafforzamento nella regione e anche di Danimarca, Estonia e Latvia per rafforzare ulteriormente il comando e controllo nella regione Baltica mediante la creazione di un Quartier Generale Divisionale Multinazionale complementare. Rileviamo l’offerta italiana, su basi di rotazione, di un Quartier Generale Divisionale a sostegno delle attività concepite dal Quadro potenziato per il Sud.
  • La nostra capacità di far fronte alle sfide di un ambiente della sicurezza mutevole è sorretta da una serie di capacità robuste, sofisticate e in evoluzione in tutti i campi, comprese forze e capacità più pesanti, di fascia più alta, interamente supportate e impiegabili, sostenibili e interoperative che sono mantenute a un alto livello di prontezza per compiere l’intera gamma dei compiti e delle missioni dell’Alleanza. Assicureremo la disponibilità di tali forze e capacità attraverso il pieno e puntuale adempimento delle necessità identificate dalla NATO. Nel consegnare tali capacità siamo impegnati a: alleanza e cooperazione multinazionale per affrontare le nostre necessità condivise; aumenti necessari della spesa per la difesa, anche in ricerca e sviluppo; massimizzazione dell’uso efficace delle risorse; aumento dell’interoperabilità; e attività per affrontare, secondo necessità, le dipendenze da equipaggiamenti militari ereditati di fonte russa mediante sforzi nazionali e cooperazione multinazionale. Continueremo a promuovere innovazione per mantenere il nostro vantaggio tecnologico.
  • Apprezziamo le molte iniziative concrete multinazionali, bilaterali e nazionali che contribuiscono alla nostra posizione rafforzata. Firmando Lettere d’Intenti e Memorandum d’Intesa per collaborazioni multinazionali e bilaterali nei settori della capacità, gli Alleati dimostrano anche in termini concreti la loro intenzione di contribuire all’equa condivisione degli oneri.
  • La maggiore responsabilità dell’Alleanza consiste nel proteggere e difendere il nostro territorio e le nostre popolazioni da attacchi, come previsto dall’Articolo 5 del Trattato di Washington. Nessuno dovrebbe dubitare della determinazione della NATO se la sicurezza di uno qualsiasi dei suoi membri fosse minacciata. Di fronte a un contesto della sicurezza internazionale fortemente diversificato, complesso ed esigente, la NATO è determinata a mantenere l’intera gamma delle capacità necessarie per prevenire e difendere da qualsiasi minaccia alla sicurezza delle nostre popolazioni dovunque essa dovesse presentarsi.
  • Come mezzo per prevenire conflitti e guerre è essenziale una deterrenza e difesa credibile e continueremo a basarci su un insieme di capacità nucleari, convenzionali e di difesa missilistica. Un atteggiamento solido di deterrenza e difesa rafforza la coesione della NATO e offre un essenziale collegamento politico e militare transatlantico attraverso una distribuzione dei ruoli, delle responsabilità e degli oneri equa e sostenibile. La NATO continua ad adattarsi al fine di assicurare che la sua posizione di deterrenza e difesa resti credibile, resiliente e adattabile a un mutevole contesto della sicurezza. Ciò comprende un’efficace reazione a cambiamenti degli atteggiamenti e delle dottrine di potenziali avversari e a loro significativi investimenti per modernizzare ed espandere le capacità.
  • Obiettivo degli Alleati è rafforzare la deterrenza come elemento centrale della nostra difesa collettiva e contribuire alla sicurezza indivisibile dell’Alleanza. In seguito a cambiamenti nel contesto della sicurezza la NATO ha compiuto passi per assicurare che le sue capacità di deterrenza nucleare restino sicure, protette ed efficaci. Fintanto che esisteranno armi nucleari, la NATO resterà un’alleanza nucleare. Le forze strategiche dell’Alleanza, in particolare quelle degli Stati Uniti, sono la garanzia suprema della sicurezza degli Alleati. Le forze strategiche nucleari indipendenti di Francia e Gran Bretagna hanno un ruolo di deterrenza loro proprio e contribuiscono considerevolmente alla sicurezza generale dell’Alleanza. Questi centri decisionali separati degli Alleati contribuiscono alla deterrenza alla deterrenza complicando i calcoli di potenziali avversari. La posizione di deterrenza nucleare della NATO si affida anche alle armi nucleari statunitensi a schieramento avanzato in Europa e alle capacità e infrastrutture offerte dagli Alleati interessati. I contributi nazionali di velivoli di duplice utilizzo alla missione di deterrenza nucleare della NATO restano centrali in questo sforzo. Questa missione è rafforzata anche da contributi di sostegno di Alleati interessati a garantire la più vasta partecipazione possibile agli accordi di condivisione degli oneri nucleari concordati. Gli Alleati interessati continueranno a compiere passi per garantire una concentrazione sostenuta della dirigenza e un’eccellenza istituzionale per la missione della deterrenza nucleare, la coerenza tra componenti convenzionali e nucleari della posizione di deterrenza e difesa della NATO e comunicazioni strategiche efficaci.
  •   Il principale fine della capacità nucleare della NATO consiste nel preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l’aggressione. Considerato il deterioramento del contesto della sicurezza in Europa, è essenziale un’Alleanza nucleare credibile e unita. Le armi nucleari sono uniche. Le circostanze nelle quali la NATO potrebbe dover usare armi nucleari sono estremamente remote. La NATO reitera che ogni impiego di armi nucleari contro la NATO modificherebbe in modo fondamentale la natura di un conflitto. Se la sicurezza fondamentale di uno qualsiasi dei suoi membri fosse minacciata, tuttavia, la NATO ha le capacità e la determinazione di imporre a un avversario costi che sarebbe inaccettabili e che supererebbero di gran lunga i benefici che qualsiasi avversario potrebbe sperare di ottenere.
  • La difesa missilistica può integrare il ruolo delle armi nucleari nella deterrenza; non può sostituirle. Al Vertice di Lisbona del 2010 abbiamo concordato di sviluppare una Difesa Missilistica Balistica della NATO (BMD) per perseguire il nostro compito chiave di difesa collettiva e per offrire piena copertura e protezione a tutte le popolazioni, i territori e le forze europee contro la crescente minaccia costituita dalla proliferazione dei missili balistici. La BMD della NATO è puramente difensiva. E’ basata su scopi e principi politici che non sono cambiati dal 2010, tra cui sfida ragionevole, accessibilità, fattibilità tecnica e la più recente valutazione comune delle minacce. Se i tentativi internazionali ridurranno la minaccia costituita dalla proliferazione dei missili balistici, la difesa missilistica della NATO potrà adattarsi di conseguenza e lo farà. Un completo controllo e una completa vigilanza politici degli Alleati sono essenziali e la piena attuazione sarà assicurata e controllata.
  • La BMD della NATO è basata su contributi nazionali volontari, principalmente messi dell’Approccio Adattativo per Stadi Statunitense-Europeo in Romania, Turchia, Spagna e Polonia. Contributi nazionali volontari aggiuntivi offriranno solidità.
  • Il Potenziale Operativo Iniziale della BMD NATO è stato dichiarato nel 2016 e la prossima tappa importante è il completamento dell’elemento chiave del Comando e Controllo della BMD NATO, il solo componente che ha titolo a finanziamenti comuni. Continuiamo a ricercare opportunità per migliorare rapidamente ed efficacemente la realizzazione del Comando e Controllo della BMD NATO, il completamento complessivo del quale è necessario per giungere alla maturità del sistema e alla Piena Capacità Operativa.
  • Continueremo a operare con stati terzi in base a caso per caso per potenziare trasparenza, costruire reciproca fiducia, e accrescere l’efficacia della difesa missilistica balistica.
  • La BMD NATO non è diretta contro la Russia e non indebolirà il deterrente strategico della Russia. La BMD NATO è intesa a difendere da potenziali minacce provenienti dall’esterno dell’area Euro-Atlantica. Abbiamo spiegato molte volte alla Russia che il sistema BMD non è sufficiente contro il deterrente nucleare strategico della Russia e che non c’è alcuna intenzione di ridisegnare questo sistema perché abbia tale capacità in futuro. Dunque le dichiarazioni russe di minaccia di attaccare Alleati a causa della BMD NATO sono inaccettabili e controproducenti. Nel caso la Russia fosse pronta a discutere la BMD con la NATO, e subordinatamente all’accordo dell’Alleanza, la NATO resta aperta alla discussione.
  • Il controllo delle armi, il disarmo e la non proliferazione hanno offerto e dovrebbero continuare a offrire un contributo essenziale al conseguimento dell’obiettivo della sicurezza dell’Alleanza e ad assicurare stabilità strategica e la nostra sicurezza collettiva. La NATO ha una lunga storia di adempimento della sua parte nel disarmo e nella non proliferazione. Dopo la fine della Guerra Fredda, la NATO ha enormemente ridotto il numero di armi nucleari situate in Europa e la sua dipendenza dalle armi nucleari nella strategia della NATO. Ci rincresce che le condizioni per realizzare il disarmo non siano divenute più favorevoli dopo il Vertice di Varsavia del 2016. Gli Alleati restano collettivamente decisi ad attenersi agli accordi e impegni esistenti sul disarmo, il controllo delle armi e la non proliferazione. Gli Alleati restano aperti a ulteriori negoziati sul controllo delle armi con il fine di migliorare la sicurezza dell’Alleanza, tenendo conto del contesto internazionale prevalente della sicurezza. Riconosciamo le riduzioni degli Stati Uniti e della Russia delle armi nucleari strategiche e plaudiamo al loro raggiungimento dei limiti centrali del Nuovo Trattato sulla Riduzione delle Armi Strategiche (START) a tutto il 5 febbraio 2018. Il nuovo Trattato START contribuisce alla stabilità internazionale e gli Alleati esprimono il loro forte sostegno alla sua continua attuazione e a un anticipato e attivo dialogo sui modi per migliorare la stabilità strategica.
  • Restiamo profondamente preoccupati per la proliferazione di armi nucleari e di altre armi di distruzione di massa (WMD) nonché dei mezzi per il loro lancio e materiali relativi, da parte di attori statali e non statali, che costituisce una crescente minaccia alle nostre popolazioni, forze e territori. Affrontare questa minaccia resta un’urgente priorità internazionale. In anni recenti, il regime internazionale della non proliferazione è stato sfidato, in particolare a causa dell’uso di armi chimiche in Siria da parte del regime siriano e dell’ISIS/Daesh, dell’intenso sviluppo di programmi illeciti e dall’ostruzionismo politico all’applicazione delle norme sulla non proliferazione. Il continuo uso di armi chimiche in Siria, nonché l’uso in Iraq, Malesia e Gran Bretagna, che condanniamo senza riserve, sottolinea l’evoluzione e l’aumento della minaccia delle WMD all’Alleanza. Sottolinea l’importanza di un efficace multilateralismo e cooperazione internazionale, anche attraverso la Convenzione sulle Armi Chimiche e l’OPCW [Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche] per affrontare le minacce delle WMD. In tale spirito, apprezziamo la decisione della Conferenza degli Stati Membri dell’OPCW del giugno 2018, in particolare di chiedere agli esperti indipendenti del Segretariato Tecnico dell’OPCW di porre in essere soluzioni per identificare i responsabili dell’uso di armi chimiche in Siria. Chiediamo che tutti i responsabili degli attacchi con armi chimiche in tutto il mondo siano chiamati a rispondere e sollecitiamo tutti i paesi ad aderire al Partenariato Internazionale contro l’Impunità per l’Uso di Armi Chimiche. La NATO assicurerà che gli Alleati possano proteggere le loro popolazioni, forze e territori, scoraggiando, contrastando, reagendo e mitigando le conseguenze dell’intero spettro delle minacce chimiche, biologiche, radioattive e nucleari, anche mediante forze addestrate e di rapido impiego.
  • Cinquant’anni dopo che il Trattato sulla Non Proliferazione della Armi Nucleari (NPT) è stato sottoposto alla fima, resta la pietra d’angolo del regime globale sulla non proliferazione e ha un ruolo essenziale nel mantenimento della pace, sicurezza e stabilità internazionali. Gli Alleati sono fortemente impegnati alla piena attuazione del NPT in tutti i suoi aspetti, compresi il disarmo nucleare, la non proliferazione e l’uso pacifico dell’energia nucleare. Le intese NATO sul nucleare sono sempre state del tutto coerenti con il NPT. Coerentemente con la Dichiarazione del Consiglio Nord-Atlantico del 20 settembre 2017, che riaffermiamo, la NATO non appoggia il Trattato sulla Non Proliferazione delle Armi Nucleari che è in conflitto con l’architettura esistente della non proliferazione e del disarmo e rischia di indebolire il NPT, è incoerente con la politica di deterrenza nucleare dell’Alleanza e non accrescerà la sicurezza di nessun paese. Il trattato non cambierà gli obblighi legali dei nostri paesi riguardo alle armi nucleari. L’Alleanza riafferma la sua determinazione a cercare un mondo sicuro per tutti e a compiere altri passi concreti e attuare misure efficaci per creare le condizioni per promuovere negoziati sul disarmo nucleare e l’obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari in pieno accordo con tutte le previsioni del NPT, compreso l’Articolo VI, in un modo ancor più efficace e verificabile che promuova la stabilità internazionale e sia basato sul principio dell’inalterata sicurezza per tutti.
  • Sollecitiamo tutti gli stati a potenziare gli sforzi per combattere efficacemente la proliferazione delle WMD attraverso l’universalizzazione e la piena attuazione della Convenzione sulle Armi Chimiche e della Convenzione sulle Armi Tossiniche, il NPT e attraverso l’Iniziativa della Sicurezza dalla Proliferazione, le Risoluzioni del UNSC 1540 e 2325 e iniziative per la verifica del disarmo nucleare. Sollecitiamo tutti gli stati a dichiarare e mantenere una moratoria volontaria sulle esplosioni di prova delle armi nucleari o su qualsiasi altra esplosione nucleare, in attesa della potenziale entrata in vigore del Trattato Complessivo sul Divieto di Test Nucleari. Apprezziamo il contributo della Commissione Preparatoria dell’Organizzazione del Trattato sul Bando ai Test Nucleari alla non proliferazione e al disarmo nucleari, in particolare mediante il suo lavoro per creare il Sistema Internazionale di Monitoraggio e il Centro Dati Internazionale. L’Alleanza apprezza il rapporto di prossima pubblicazione adottato dal Gruppo Preparatorio di Esperti sul Trattato per il Taglio del Materiale Fissili di Grado Elevato e sollecita l’immediato avvio di negoziati sul trattato nella Conferenza sul Disarmo. Nel frattempo l’Alleanza sollecita tutti gli stati a dichiarare e mantenere moratorie sulla produzione di materiale fissile per armi nucleari o per altri congegni esplosivi nucleari.
  • Il Trattato sulle Forze Nucleari di Medio Raggio (INF) è stato cruciale per la sicurezza Euro-Atlantica e restiamo pienamente impegnati alla preservazione di questo epocale trattato sul controllo delle armi. Il pieno rispetto del Trattato INF è essenziale. Gli Stati Uniti stanno adempiendo i loro obblighi relativi al Trattato INF e continuano a offrire concreta trasparenza sui loro programmi perseguendo contemporaneamente un dialogo diplomatico con la Russia. Al tempo stesso gli Alleati hanno identificato un sistema missilistico russo, il 9M729, che suscita gravi preoccupazioni. Dopo anni di negazioni e offuscamenti, e nonostante gli Alleati abbiano ripetutamente manifestato le loro preoccupazioni, la Federazione Russa ha solo recentemente riconosciuto l’esistenza del sistema missilistico senza offrire la necessaria trasparenza o spiegazione. Uno schema di comportamenti e informazioni nel corso di molti anni ha condotto a diffusi dubbi sugli adempimenti russi. Gli Alleati ritengono che, in assenza di qualsiasi risposta credibile dalla Russia su questo nuovo missile, la valutazione più plausibile sarebbe che Russia sta violando il Trattato. La NATO sollecita la Russia ad affrontare queste preoccupazioni in modo concreto e trasparente e a impegnarsi attivamente in un dialogo con gli Stati Uniti. Gli Alleati continueranno i loro sforzi per coinvolgere la Russia su questo problema in strutture bilaterali e multilaterali
  • Restiamo impegnati al controllo delle armi convenzionali come elemento chiave della sicurezza Euro-Atlantica. La selettiva attuazione russa del Documento di Vienna sul Trattato Cieli Aperti e la sua non attuazione di lungo corso del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa, assieme al suo atteggiamento militare aggressivo, hanno minato la nostra sicurezza. Gli Alleati sollecitano la Russia a tornare alla piena attuazione e al pieno rispetto della lettera e dello spirito di tutti i suoi impegni, il che è essenziale per ricostruire trasparenza militare e aumentare la prevedibilità nell’area Euro-Atlantica. Gli Alleati sono decisi a preservare, rafforzare e modernizzare il controllo delle armi convenzionali in Europa, sulla base di principi e impegni chiave, tra cui reciprocità, trasparenza e consenso della nazione ospite. Gli alleati sottolineano l’importanza di modernizzare il Documento di Vienna, mantenere e rafforzare il Trattato Cieli Aperti e sostenere attivamente continue discussioni presso l’OCSE, compreso il Dialogo Strutturato sulle sfide attuali e future e sui rischi per la sicurezza nell’area OCSE. Sollecitiamo la Russia a partecipare costruttivamente a questi sforzi a Vienna.
  • Reiteriamo il pieno sostegno dell’Alleanza all’obiettivo della completa, verificabile e irreversibile denuclearizzazione della Penisola Coreana. Apprezziamo i recenti incontri e le recenti dichiarazioni dei leader della Repubblica di Corea e della Repubblica Democratica Popolare di Corea (DPRK) e tra i leader della DPRK e degli Stati Uniti come contributo al raggiungimento della denuclearizzazione finale verificata della DPRK in modo pacifico. Condanniamo con forza i testi nucleari e i lanci di missili balistici da parte della DPRK in violazione di numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e sollecitiamo la DPRK a sospendere tali test, coerentemente con il suo impegno e con i suoi obblighi internazionali. Condanniamo anche l’uso da parte della DPRK dell’agente nervino VX in un assassinio in Malesia. Sollecitiamo la DPRK ad adempiere completamente i suoi obblighi internazionali, a eliminare il suo potenziale bellico nucleare, chimico e biologico e i missili balistici e ad abbandonare tutti i programmi collegati; a ritornare al Trattato sulla Non Proliferazione della Armi Nucleari (NPT) e al suo Accordo di Salvaguardie Complessive con l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (IAEA); a rispettare la Convenzione sulle Armi Biologiche e Tossiniche (BWC); e ad accedere alla Convenzione sulle Armi Chimiche (CWC). Sollecitiamo tutte le nazioni a mantenere una decisa pressione sulla DPRK, anche attuando appieno le sanzioni esistenti dell’ONU. Reiteriamo la nostra piena solidarietà ai nostri partner nella regione – Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea – con i quali abbiamo avuto molteplici consultazioni su questo problema.
  •  Siamo preoccupati per i test missilistici intensificati dell’Iran e per la portata e precisione dei suoi missili balistici e per le attività destabilizzanti dell’Iran nella più vasta regione del Medio Oriente. Sollecitiamo l’Iran ad astenersi da tutte le attività che sono incoerenti con la UNSCR 2231, compresi tutti gli allegati. Siamo impegnati ad assicurare permanentemente che il programma nucleare dell’Iran resti pacifico, in linea con i suoi obblighi e impegni internazionali a non perseguire, sviluppare o acquisire un’arma nucleare. Sottolineiamo l’importanza per l’Iran di continuare a collaborare pienamente in modo tempestivo con la IAEA. Condanniamo ogni sostegno finanziario al terrorismo, compreso il sostegno dell’Iran a una varietà di attori armati non statali. Sollecitiamo anche l’Iran ad avere un ruolo costruttivo contribuendo a sforzi per contrastare il terrorismo e conseguire soluzioni politiche, riconciliazione e pace nella regione.

La Siria ha un considerevole arsenale di missili balistici a corta gittata la cui gittata copre parte del territorio della NATO e alcuni territori di nostri partner. La Siria ha usato estesamente questi missili contro la propria popolazione. Restiamo preoccupati che la Turchia è stata colpita tre volte negli ultimi quattro anni da missili lanciati dalla Siria. Continuiamo a controllare e valutare la minaccia dei missili balistici dalla Siria.

La crescente minaccia posta dalla proliferazione di missili balistici in prossimità del confine sud-est dell’Alleanza è stata e rimane un motore dello sviluppo e dello spiegamento da parte della NATO di un sistema di difesa balistica missilistica, che è configurato per contrastare minacce dall’esterno dell’area Euro-Atlantica.

 

Oggi l’Alleanza resta una fonte essenziale di stabilità in un mondo sempre più imprevedibile. Gli sforzi di lungo corso dell’Alleanza per garantire sicurezza ai suoi membri e contribuire alla stabilità oltre i suoi confini sono relativi ai suoi tre compiti chiave essenziali e al suo approccio a 360 gradi. Sulla base di una vasta e potenziata posizione di deterrenza e di difesa l’Alleanza cerca di contribuire a proiettare stabilità e a rafforzare la sicurezza fuori dal suo territorio, in tal modo contribuendo alla complessiva sicurezza dell’Alleanza. Continueremo a potenziare il ruolo della NATO a questo riguardo, aiutando i partner, a richiesta, a costruire istituzioni di difesa più forti, a migliorare una buona governance, ad accrescere la loro resilienza, a provvedere alla propria sicurezza e a contribuire più efficacemente alla lotta al terrorismo. Questo investimento nella sicurezza dei partner contribuisce alla nostra sicurezza. Noi, anche con i partner quando appropriato, continueremo a gestire sfide – prima, durante e dopo conflitti – dove influiscono sulla sicurezza dell’Alleanza, in conformità alle politiche e procedure della NATO e tenendo in considerazione le implicazioni politiche.

 

Le cooperazioni della NATO sono, e continueranno a essere, essenziali per il modo in cui la NATO opera. Il successo delle cooperazioni della NATO è dimostrato dal loro contributo strategico alla sicurezza dell’Alleanza e internazionale. Attraverso le nostre cooperazioni strutturate e il coinvolgimento con altri attori e organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU, la UE, l’OCSE e l’Unione Africana (UA), manteniamo una vasta rete cooperativa di sicurezza, approfondiamo il dialogo politico e promuoviamo la cooperazione pratica. I partner hanno offerto, e continuano a offrire, contributi sostanziali alle operazioni, missioni e attività di collaborazione pratica dell’Alleanza. Riaffermiamo il nostro impegno a espandere il dialogo politico e la cooperazione pratica con ogni nazione che condivida i valori dell’Alleanza e i suoi interessi alla pace e alla sicurezza internazionale e svilupperemo ulteriormente le nostre cooperazioni in modo che continuino a soddisfare gli interessi sia degli Alleati sia dei partner.

 

L’Alleanza ha sviluppato una cooperazione di reciproco vantaggio con la Finlandia e la Svezia su una vasta gamma di temi. Restiamo dedicati a rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione, anche attraverso strette consultazioni politiche, conoscenza situazionale condivisa ed esercitazioni congiunte, al fine di reagire a sfide comuni in modo tempestivo ed efficace.

 

Riaffermiamo il nostro impegno a garantire sicurezza e stabilità a lungo termine in Afghanistan. La nostra Missione di Supporto Risoluto sta avendo successo nell’addestrare, consigliare e assistere la Difesa Nazionale e le Forze di Sicurezza dell’Afghanistan. Mentre il governo afgano continua a lavorare per la pace e la riconciliazione, noi proseguiremo la nostra assistenza estendendo il nostro sostegno finanziario delle forze afgane fino al 2024 e promettendo di coprire deficit di personale specialmente in aree prioritarie. Attori regionali hanno un ruolo importante da svolgere a sostegno della pace e della stabilizzazione in Afghanistan, e noi li sollecitiamo a cooperare più da vicino nella lotta al terrorismo, a migliorare le condizioni dello sviluppo economico, a sostenere gli sforzi di pace e riconciliazione del governo afgano e a prevenire ogni forma di sostegno agli insorti. A questo riguardo, incoraggiamo il Pakistan, l’Iran e la Russia a contribuire alla stabilità regionale appoggiando appieno un processo di pace a guida e responsabilità afgana.

 

Encomiamo le forze di sicurezza irachene e il governo dell’Iraq per i loro recenti successi contro l’ISIS/Daesh e nel ripristino del controllo sovrano dell’intero territorio iracheno. Stiamo lanciando una missione di addestramento non combattente e di costruzione di capacità in Iraq, a richiesta del governo dell’Iraq, per un sostegno aggiuntivo ai suoi sforzi di stabilizzare il paese e di combattere il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Basandoci sulle nostre attuali attività di addestramento, la NATO offrirà assistenza agli ufficiali iracheni relativi, principalmente del Ministero della Difesa e dell’Ufficio del Consigliere della Sicurezza Nazionale, e addestrerà e consiglierà istruttori presso istituzioni di istruzione militare professionale per aiutare l’Iraq a sviluppare la sua capacità di costruire strutture di sicurezza nazionale e istituzioni di formazione professionale militare più efficaci. Un settore della sicurezza professionale e responsabile è centrale per la stabilità del paese e della regione più in generale, nonché per la nostra stessa sicurezza. La continua inclusività della Forze di Sicurezza irachene e delle istituzioni della sicurezza irachene resterà di importanza centrale. Senza pregiudizio dell’autonomia decisionale della NATO e in stretto concerto con il quadro complessivo degli sforzi della Coalizione Globale per Sconfiggere l’ISIS/Daesh, la missione della NATO manterrà un’impronta modesta e modulabile e integrerà gli sforzi in corso e futuri della Coalizione e di altri relativi attori internazionali, ove opportuno. La missione della NATO in Iraq si affiderà principalmente al supporto agevolatore della Coalizione, secondo mezzi e capacità. Ringraziamo Australia, Finlandia e Svezia per i loro precoci impegni come partner operativi in questa missione. Il sostegno della NATO agli sforzi dell’Iraq si fonderà su basi di cooperazione e inclusività e sul pieno rispetto della sovranità, indipendenza e integrità territoriale della Repubblica dell’Iraq.

 

   Abbiamo oggi approvato un Pacchetto per il Sud, che include una gamma di iniziative di cooperazione politica e pratica dirette a un approccio più strategico, finalizzato e coerente al Medio Oriente e all’Africa del Nord, una regione che subisce una molteplicità di minacce e sfide complesse, che a loro volta influenzano la nostra sicurezza. Nell’ambito del fine strategico complessivo stiamo perseguendo tre obiettivi principali: rafforzare la deterrenza e difesa della NATO contro minacce provenienti dal sud; contribuire agli sforzi internazionali di gestione delle crisi nella regione; e aiutare i nostri partner regionali a costruire resilienza contro minacce alla sicurezza, anche nella lotta al terrorismo. Siamo impegnati a costruire una relazione più forte e più dinamica con i nostri partner del Dialogo Mediterraneo e dell’Iniziativa di Istanbul sulla Cooperazione, anche per aiutarli a modernizzare le loro istituzioni della difesa e della sicurezza. Oggi abbiamo dichiarato la Piena Operatività del nostro Centro Regionale per il Sud a Napoli. Il centro contribuirà alla nostra conoscenza situazionale e alla comprensione delle minacce, sfide e opportunità regionali; al sostegno alla raccolta, gestione e condivisione di informazioni; a coordinare le attività della NATO nel sud e a estenderci ai nostri partner. Piani ed esercitazioni potenziati aiuteranno a migliorare la nostra capacità di anticipare e reagire a crisi nella regione. Il Centro Regionale NATO-ICI in Kuwait ci consente di collaborare più strettamente con i nostri partner nella regione del Golfo per promuovere la sicurezza regionale e contrastare minacce condivise. Stiamo anche lavorando per sviluppare ulteriormente le nostre relazioni con la Lega degli Stati Arabi e il Consiglio di Cooperazione del Golfo e attendiamo di rafforzare la nostra cooperazione con la UA, in modo da essere meglio in grado di reagire a minacce e sfide comuni.

 

Restiamo impegnati alla nostra collaborazione di lungo corso con la Giordania nel quadro del Dialogo Mediterraneo. Attendiamo di costruire sulla riuscita attuazione della nostra assistenza nella Costruzione di Capacità di Difesa e della Relativa Sicurezza (DCB) alla Giordania in aree prioritarie quali la difesa informatica, il contrasto a congegni esplosivi improvvisati e alla preparazione civile e gestione delle crisi. Siamo grati alla Giordania, un partner in opportunità rafforzate, per i suoi preziosi contributi alle operazioni a guida NATO e per ospitare le nostre attività di addestramento DCB per l’Iraq.

 

La Tunisia è un altro partner chiave nel quadro del Dialogo Mediterraneo. Siamo impegnati a sviluppare ulteriormente la nostra collaborazione con la Tunisia. Abbiamo oggi approvato nuove misure di assistenza DCB mirate ad aiutare le autorità tunisine a sviluppare ulteriormente le loro capacità di difesa in risposta alla loro richiesta. Il nostro supporto integrerà sforzi internazionali esistenti e includerà difesa informatica, contrasto ai congegni esplosivi improvvisati e la promozione di trasparenza nella gestione delle risorse. Il pacchetto DCB sarà attuato principalmente mediante attività di formazione e di addestramento e con lo scambio di competenze e pratiche migliori, in linea con gli standard NATO.

 

Appoggiamo il processo politico a guida e responsabilità libica, mirato a promuovere la riconciliazione politica nazionale e a rafforzare le istituzioni dello stato. In linea con la dichiarazione del Presidente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del 6 giugno 2018, apprezziamo l’impegno preso dai partiti libici di collaborare costruttivamente con l’ONU per tenere elezioni inclusive, sicure e credibili, più recentemente alla Conferenza di Parigi del 29 maggio 2018. Coerentemente con le nostre decisioni ai Vertici del Galles e di Varsavia, restiamo impegnati a fornire consulenza alla Libia nel campo della difesa e della costruzione di istituzioni della sicurezza, in risposta alla richiesta del Primo Ministro del Governo di Accordo Nazionale (GNA) per assistere il GNA a rafforzare le sue istituzioni della sicurezza. Il sostegno della NATO terrà conto delle condizioni politiche e della sicurezza. Ogni assistenza alla Libia sarebbe offerta in totale complementarietà e in stretto coordinamento con altri sforzi internazionali, compresi quelli dell’ONU e della UE, come appropriato. Siamo anche pronti a sviluppare una cooperazione di lungo termine, che possibilmente conduca all’ingresso della Libia nel Dialogo Mediterraneo.

 

I Balcani Occidentali sono una regione di importanza strategica, come dimostrato dalla nostra lunga storia di collaborazione e operazioni nella regione. Restiamo pienamente impegnati alla stabilità e alla sicurezza dei Balcani Occidentali nonché ad appoggiare le aspirazioni Euro-Atlantiche di paesi della regione. Continueremo a collaborare strettamente con i Balcani Occidentali per mantenere e promuovere la pace e la sicurezza regionali e internazionali. Valori democratici, primato della legge, riforme interne e buoni rapporti di vicinato sono di vitale importanza per la cooperazione regionale e per il processo di integrazione Euro-Atlantica e noi apprezziamo i progressi al riguardo. Apprezziamo anche il recente progresso nella demarcazione dei confini nella regione.

 

La presenza della NATO in Kosovo, principalmente attraverso la Forza Kosovo a Guida NATO (KFOR) contribuisce a un ambiente sicuro e protetto, operando in stretta collaborazione con le autorità kosovare e con la UE. Contribuisce anche a una più vasta stabilità nei Balcani Occidentali. Ogni cambiamento dell’atteggiamento della forza NATO resterà basato sulle condizioni e non sul calendario. Continueremo a sostenere lo sviluppo di organizzazioni della sicurezza in Kosovo attraverso la Squadra NATO di Consulenza e Collegamento nell’ambito del mandato attuale. L’attuazione dell’interazione rafforzata con il Kosovo sta procedendo bene in termini di dialogo e di cooperazione pratica. Apprezziamo le aspirazioni del Kosovo a migliorare la sua capacità di garantire sicurezza e protezione a tutti i suoi abitanti, nonché a contribuire alla sicurezza dei Balcani Occidentali.

 

Il rafforzamento delle relazioni NATO-Serbia è di vantaggio per l’Alleanza, per la Serbia e per l’intera regione. Apprezziamo i continui progressi compiuti nel costruire la collaborazione NATO-Serbia e per sostenere l’ulteriore dialogo politico e la cooperazione pratica a questo fine. Reiteriamo la necessità di continui progressi del dialogo Belgrado-Pristina agevolato dalla UE, che dovrebbe condurre in direzione di una complessiva normalizzazione delle relazioni, anche nella forma di accordi legalmente vincolanti. Incoraggiamo entrambe le parti ad accelerare gli sforzi per normalizzare le relazioni e attuare completamente gli accordi precedenti.

 

Riaffermiamo il nostro impegno alla Politica della Porta Aperta dell’Alleanza in base all’Articolo 10 del Trattato di Washington che è uno dei grandi successi dell’Alleanza. L’accesso del Montenegro [La Turchia riconosce la Repubblica di Macedonia con il suo nome costituzionale] l’anno scorso e il nostro invito oggi all’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia sono dimostrazioni tangibili di questo impegno. Tornate successive di allargamento hanno rafforzato la nostra sicurezza collettiva e la sicurezza dell’intera regione Euro-Atlantica. L’integrazione Euro-Atlantica promuove valori democratici, riforme e rispetto del primato della legge. La porta della NATO è aperta a tutte le democrazie europee che condividono i valori della nostra Alleanza e che sono disposte e in grado di assumere le responsabilità e gli obblighi dell’appartenenza, che sono in una posizione di perseguire i principi del Trattato e la cui inclusione possa contribuire alla sicurezza dell’area Nord-Atlantica. Le decisioni circa l’allargamento sono riservate alla NATO stessa; nessuna parte terza ha voce in capitolo in tale processo. Restiamo pienamente impegnati all’integrazione di quei paesi che aspirano ad aderire all’Alleanza, valutando ciascuno secondo i suoi meriti. Incoraggiamo i partner che aspirano a entrare nell’Alleanza a continuare ad attuare le riforme e decisioni necessarie per prepararsi all’adesione. Continueremo a offrire supporto ai loro sforzi e guardiamo a loro affinché compiano i passi necessari per far progredire le loro aspirazioni.

 

Nel nostro Vertice di Bucarest del 2008 abbiamo deciso che NATO estenderà un invito all’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia ad aderire all’Alleanza non appena sia raggiunta una soluzione mutualmente accettabile del problema del nome nel quadro dell’ONU. Apprezziamo lo storico accordo raggiunto tra Atene e Skopje sulla soluzione del problema del nome. In linea con la nostra politica, abbiamo deciso di invitare il governo di Skopje ad avviare colloqui sull’accesso per entrare nella nostra Alleanza. La piena attuazione di tutte le procedure interne prescritte riguardo all’accordo sulla soluzione del problema del nome è condizione per la riuscita conclusione del processo di accesso. Encomiamo il governo per aver considerevolmente rafforzato relazioni di buon vicinato, compresa l’entrata in vigore del Trattato di Amicizia, Buon Vicinato e Cooperazione con la Bulgaria. Apprezziamo gli sforzi determinati del nuovo governo durante l’anno scorso e il concreto progresso che è stato compiuto in numerose riforme urgenti e incoraggiamo ulteriori sforzi di riforma prima e dopo l’accesso al fine di rafforzare il contributo del paese all’Alleanza. Notiamo anche continui sforzi per costruire una società multietnica funzionante basata sulla piena attuazione dell’Accordo Quadro di Ohrid e incoraggiamo ulteriori sforzi in tale area. Sollecitiamo tutti i leader politici del paese a svolgere un ruolo costruttivo in questi processi e nella rapida attuazione dell’accordo sulla soluzione del problema del nome. Apprezziamo il costante sostegno di Skopje alle operazioni e missioni della NATO e i continui contributi alla sicurezza internazionale.

 

Appoggiamo pienamente le aspirazioni della Bosnia Erzegovina all’ingresso nella NATO e siamo impegnati all’integrità territoriale e alla sovranità di una Bosnia Erzegovina stabile e sicura. Encomiamo la Bosnia Erzegovina per i suoi contributi alle operazioni a guida NATO e per il suo impegno alla cooperazione e sicurezza regionali. Sollecitiamo i leader del paese a operare costruttivamente e a dimostrare volontà politica per il bene di tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina nel perseguimento di riforme politiche, economiche e di difesa. Ci aspettiamo che le elezioni generali in ottobre siano tenute pienamente in linea con gli standard internazionali. Apprezziamo il progresso concreto nella registrazione dell’inamovibile proprietà della difesa compiuto dalle autorità statali della Bosnia Erzegovina per soddisfare le prescrizioni, decise dai Ministri degli Esteri della NATO a Tallinn nell’aprile 2010, per la sottomissione del primo Programma Nazionale Annuale. Da allora le decisioni delle corti costituzionale e statali hanno chiarito che tutte le proprietà della difesa della ex Jugoslavia nel paese sono di proprietà dello stato della Bosnia Erzegovina. Pertanto la registrazione delle inamovibili proprietà della difesa situate nell’entità della Repubblica Srpska dovrebbe procedere senza ritardi. Siamo impegnati a mantenere un forte dialogo politico con la Bosnia Erzegovina e a offrire il nostro continuo appoggio all’attuazione della Revisione della Difesa e di altri sforzi di riforma, anche attraverso il quartier generale NATO di Sarajevo. Incoraggiamo la dirigenza della Bosnia Erzegovina ad approfittare appieno della portata degli strumenti di cooperazione alla sicurezza della NATO.

 

Reiteriamo la decisione assunta al vertice di Bucarest del 2008 che la Georgia diventa membro dell’Alleanza, con il MAP [Piano dell’Azione d’Ingresso – n.d.t.] come parte integrante del processo; riaffermiamo tutti gli elementi di tale decisione, nonché le decisioni successive. Apprezziamo il considerevole progresso realizzato dal 2008. Apprezziamo il ruolo centrale svolto dalla Commissione NATO-Georgia e dal Programma Nazionale Annuale nello scorso decennio per approfondire il dialogo politico e la collaborazione tra NATO e Georgia. Riconosciamo il significativo progresso delle riforme attuate dalla Georgia, e che devono continuare, che stanno aiutando la Georgia, paese candidato, a progredire nei suoi preparativi in direzione dell’ingresso che rafforzano le capacità di difesa e interoperabilità della Georgia con l’Alleanza. Il rapporto della Georgia con l’Alleanza contiene tutti gli strumenti pratici per preparare l’adesione finale. Apprezziamo la crescente collaborazione tra la NATO e la Georgia, un partner di opportunità accresciute, riguardo alla sicurezza del Mar Nero e il considerevole progresso nell’attuare numerose iniziative sotto l’ombrello del Fondamentale Pacchetto NATO-Georgia. Apprezziamo molto i considerevoli e costanti contributi della Georgia alla Forza di Reazione e alla missione di Sostegno Risoluto della NATO. Tali sforzi, assieme alla partecipazione della Georgia a operazioni a guida UE, dimostrano l’impegno e la capacità della Georgia di contribuire alla sicurezza Euro-Atlantica. Siamo pronti a rafforzare ulteriormente il nostro sostegno alla Georgia, anche in aree di contro-mobilità, addestramento ed esercitazioni e comunicazioni sicure e guardiamo alle prossime esercitazioni NATO-Georgia del 2019.

 

Un’Ucraina indipendente, sovrana e stabile, fermamente impegnata alla democrazia e al primato della legge è centrale per la sicurezza Euro-Atlantica. Siamo fermi nel nostro sostegno al diritto dell’Ucraina di decidere il suo futuro e il corso della sua politica estera libera da interferenze esterne. Alla luce della riaffermate aspirazioni dell’Ucraina all’ingresso nella NATO, confermiamo le nostre decisioni assunte al Vertice di Bucarest e ai Vertici successivi. Il successo di riforme di vasta portata, tra cui la lotta alla corruzione e la promozione di un processo elettorale inclusivo, basato su valori democratici, il rispetto dei diritti umani e delle minoranze e il primato della legge saranno cruciali nel preparare il terreno per un’Ucraina prospera e pacifica fermamente ancorata tra le democrazie europee impegnate a valori comuni. Apprezziamo i significativi progressi già compiuti nelle riforme, in particolare con la recente adozione della Legge sull’Alta Corte Anticorruzione e della Legge sulla Sicurezza Nazionale. Al tempo stesso attendiamo ulteriori progressi degli sforzi dell’Ucraina per superare significative sfide residue e assicurare la piena attuazione e la sostenibilità di riforme ambiziose ma necessarie, che dovrebbero essere pienamente in linea con gli obblighi e gli impegni internazionali dell’Ucraina. Riguardo alla Legge sull’Istruzione adottata dal Rada [Parlamento ucraino – n.d.t.] nel settembre del 2017, gli Alleati sollecitano l’Ucraina ad attuare appieno le raccomandazioni e conclusioni dell’Opinione della Commissione di Venezia. L’Ucraina dovrebbe fare pieno uso di tutti gli strumenti disponibili nell’ambito della Commissione NATO-Ucraina (NUC), in particolare il Programma Nazionale Annuale, per conseguire i suoi obiettivi di attuazione dei principi e standard della NATO. Restiamo impegnati a offrire continuo sostegno al programma di riforme dell’Ucraina nel settore della sicurezza e della difesa, anche attraverso il Pacchetto di Assistenza Complessiva, in modo che l’Ucraina possa meglio provvedere alla propria sicurezza. Apprezziamo la crescente collaborazione tra NATO e Ucraina riguardo alla sicurezza del Mar Nero. Appoggeremo anche gli sforzi dell’Ucraina per rafforzare la sua resilienza a minacce ibride, anche attraverso l’intensificazione di attività nell’ambito della Piattaforma NATO-Ucraina sul Contrasto alla Guerra Ibrida. Valutiamo molto i significativi contributi dell’Ucraina a operazione Alleate, alla Forza di Reazione della NATO e alle esercitazioni NATO e apprezziamo il contributo offerto dal partenariato NATO-Ucraina per offrire sicurezza e stabilità nell’area Euro-Atlantica e oltre. Tali contributi accrescono il livello di interoperabilità delle Forze Armate dell’Ucraina con la NATO. Riconosciamo l’interesse dell’Ucraina ad accresciuti opportunità nell’ambito dell’Iniziativa sull’Interoperatività della Cooperazione. La NATO terrà in considerazione questo in vista delle decisioni assunte ai Vertici del Galles e di Varsavia. Continueremo a collaborare con l’Ucraina, un partner di lungo corso dell’Alleanza, sulla base dei principi e valori onorati dalla Carta su una Cooperazione Distintiva tra la NATO e l’Ucraina.

 

Continuiamo ad appoggiare il diritto di tutti i nostri partner a fare scelte indipendenti e sovrane in politica estera e della sicurezza, liberi da pressioni e coercizioni esterne. Restiamo impegnati al nostro sostegno all’integrità territoriale, indipendenza e sovranità di Armenia, Azerbaigian, Georgia e Repubblica di Moldavia. In questo contesto continuiamo ad appoggiare sforzi in direzione di una soluzione pacifica dei conflitti nel Caucaso meridionale, nonché nella Repubblica di Moldavia, sulla base di questi principi e della legge internazionale, della Carta dell’ONU e dell’Atto Finale di Helsinki. Sollecitiamo tutte le parti a impegnarsi costruttivamente e con un’accresciuta volontà politica nella risoluzione pacifica dei conflitti nell’ambito dei quadri negoziali stabiliti.

 

Alla luce delle esperienze operative della NATO e del contesto della sicurezza sempre più complesso, un approccio complessivo politico, civile e militare è essenziale nella gestione delle crisi e per la sicurezza collettiva. Inoltre contribuisce all’efficacia della nostra sicurezza e difesa comune, senza pregiudizio per gli impegni di difesa collettiva dell’Alleanza. In linea con il nostro Piano d’Azione di Approccio Complessivo continueremo a perseguire coerenza nell’ambito degli strumenti e dei filoni di attività della NATO, negli approcci concertati con nazioni partner e con organizzazioni quali l’ONU, la UE e l’OCSE, nonché in un ulteriore dialogo con organizzazioni non governative.

 

L’Unione Europea rimane un partner unico ed essenziale per la NATO. La cooperazione tra la NATO e la UE si è sviluppata considerevolmente ed è particolarmente importante di fronte alle sfide comuni alla sicurezza presso i nostri comuni vicini a est e a sud. Riaffermiamo nella loro interezza tutte le decisioni, i principi e gli impegni riguardanti la cooperazione tra NATO e UE. Continueremo a rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione strategica in uno spirito di totale mutua apertura, trasparenza, complementarietà e rispetto dei differenti mandati delle organizzazioni, dell’autonomia decisionale e dell’integrità istituzionale come concordato tra le due organizzazioni. Questa cooperazione servirà a potenziare la sicurezza dei nostri cittadini e a promuovere pace e stabilità nell’area Euro-Atlantica e oltre.

 

Abbiamo conseguito risultati tangibili in una pluralità di aree, tra cui il contrasto a minacce ibride, la cooperazione operativa anche su problemi marittimi, la sicurezza e la difesa informatica, i potenziali di difesa, l’industria e la ricerca della difesa, le esercitazioni e la costruzione di capacità di difesa e sicurezza. Il dialogo politico tra NATO e UE resta essenziale per incrementare questa cooperazione. Apprezziamo anche gli impegni di entrambe le organizzazioni per migliorare la mobilità militare. Continueremo a sviluppare e ad approfondire la nostra cooperazione attuando appieno l’insieme comune di 74 proposte che contribuiscono alla coerenza e complementarietà dei nostri sforzi.

 

La NATO riconosce l’importanza di una difesa europea più forte e più capace. Lo sviluppo di capacità di difesa coerenti, complementari e interoperabili, evitando duplicazioni non necessarie, è centrale nei nostri sforzi di rendere più sicura l’area Euro-Atlantica. Tali sforzi, compresi sviluppi recenti, condurranno a una NATO più forte, contribuiranno a rafforzare la nostra sicurezza comune, contribuiranno alla condivisione transatlantica degli oneri, aiuteranno a mettere a disposizione capacità necessarie e sosterranno un aumento complessivo della spesa per la difesa. Apprezziamo la sollecitazione a un ulteriore approfondimento della cooperazione NATO-UE nelle Conclusioni del Consiglio Europeo del giugno 2018. Notiamo che la UE sta valutando le condizioni per la partecipazione di stati terzi affini alla sua nuova iniziativa quando appropriato e incoraggerebbe potenziali altri passi al riguardo.

 

Gli alleati non UE continuano a offrire significativi contributi agli sforzi della UE di rafforzare le sue capacità di affrontare sfide comuni alla sicurezza. Per la cooperazione strategica tra NATO e UE, il pieno coinvolgimento di Alleati non UE in tali sforzi è essenziale. Attendiamo passi reciproci che rappresentino progressi tangibili in quest’area a sostegno di una cooperazione strategica potenziata.

 

Apprezziamo la recente firma della Dichiarazione Congiunta di Bruxelles da parte del Segretario Generale della NATO, del Presidente del Consiglio Europeo e del Presidente della Commissione Europea.

 

La NATO guida attraverso l’esempio nell’osservare i principi della democrazia e dei diritti umani; fare ciò accresce la nostra efficacia operativa. Continuiamo a promuovere solide politiche per far avanzare il programma Donne, Pace e Sicurezza (WPS) e nelle aree dei Bambini e Conflitti Armati e della Protezione dei Civili. Restiamo impegnati alla buona amministrazione del settore della difesa e a promuovere istituzioni di difesa trasparenti e responsabili sotto il controllo democratico, compresa la nostra Politica di Costruzione di Integrità. In queste aree valorizziamo il ruolo importante della società civile come sede di dialogo, consiglio e idee nonché la nostra cooperazione con organizzazioni internazionali.

 

La NATO e i suoi partner sono impegnati a mostrare la leadership richiesta per promuovere la piena attuazione della UNSCR 1325 e le successive risoluzioni WPS. Oggi abbiamo approvato la nostra rinnovata politica WPS e relativo piano d’azione che sono parte integrante dei tre compiti chiave della NATO. L’integrazione di genere e l’accresciuta rappresentanza di donne nelle strutture civili e militari della NATO e nelle forze degli Alleati e dei partner migliora la nostra efficacia e contribuisce all’Alleanza più moderna, agile, pronta e responsiva.

 

Il robusto quadro della NATO per la protezione dei bambini in conflitti armati impone alle truppe impiegate in operazioni e missioni a guida NATO di rafforzare l’applicazione della UNSCR 1612 e di altre relative risoluzioni. L’Alleanza continuerà ad aggiornare la sua politica e ad ampliare la sua operatività, tenendo conto delle migliori pratiche della Missione di Supporto Risoluto.

 

La NATO e i partner sono impegnati ad assicurare che siano compiuti tutti gli sforzi per evitare, minimizzare e mitigare gli effetti negativi sui civili derivanti dalle operazioni e missioni militari della NATO e a guida NATO, come sottolineato nella nostra nuova concezione militare della Protezione dei Civili.

 

La sicurezza energetica ha un ruolo importante nella nostra sicurezza comune. Una fornitura di energia stabile e affidabile, la diversificazione dei percorsi, dei fornitori e delle risorse energetiche e l’interconnettività delle reti energetiche sono di importanza critica e accrescono la nostra resilienza a pressioni politiche ed economiche. Anche se questi temi sono principalmente responsabilità delle autorità nazionali, gli sviluppi energetici possono avere considerevoli implicazioni politiche e di sicurezza per gli Alleati e influenzare anche i nostri partner. Conseguentemente continueremo regolari consultazioni Alleate su temi relativi alla sicurezza energetica. Crediamo sia essenziale assicurare che in membri dell’Alleanza non siano vulnerabili a manipolazioni politiche o coercitive dell’energia, che costituiscono una potenziale minaccia. Gli Alleati continueranno perciò a perseguire la diversificazione delle loro forniture energetiche in linea con i loro bisogni e le loro condizioni. Affineremo il ruolo della NATO nella sicurezza energetica nel rispetto dei principi e delle linee guida stabiliti e continueremo a sviluppare la capacità della NATO di sostenere autorità nazionali nel proteggere infrastrutture critiche, anche contro attività ostili ibride e informatiche. Continueremo a rafforzare la nostra conoscenza strategica, anche mediante la condivisione di intelligence e l’espansione dei nostri collegamenti con relative organizzazioni internazionali, quali l’Agenzia Internazionale dell’Energia, l’Agenzia Internazionale delle Energie Rinnovabili e l’Unione Europea, caso per caso. Miglioreremo anche ulteriormente l’efficienza energetica delle nostre forze militari, anche mediate l’uso di fonti di energie rinnovabili, quando del caso.

 

 La NATO è un’alleanza che si modernizza e adatta costantemente a nuove sfide e minacce. Oggi abbiamo assunto decisioni importanti per adattare ulteriormente la NATO al più impegnativo contesto della sicurezza.  Abbiamo concordato una nuova, potenziata Struttura di Comando della NATO che soddisfa le necessità dell’oggi e del domani. Come parte del nostro continuo adattamento istituzionale abbiamo anche concordato un nuovo modello per mettere a disposizione più rapidamente capacità condivise della NATO. Continuiamo anche a migliorare le nostre comunicazioni strategiche. Siamo lieti di riunirci nel nuovo edificio del quartier generale della NATO e siamo grati per l’ospitalità offertaci dal Belgio. Attendiamo la Revisione Funzionale del Segretario Generale del Quartier Generale per assicurare che abbia le strutture, le competenze, l’efficacia e l’efficienza per essere ancor più responsivo e adattabile a circostanze mutevoli. Tutte le decisioni che abbiamo assunto oggi dimostrano la nostra unità, solidarietà e forza. Abbiamo deciso di incontrarci di nuovo l’anno prossimo per esaminare i progressi e per segnare il settantesimo anniversario della nostra duratura Alleanza.

 

 


Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Originale: https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_156624.htm

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