Fonte: Aurora sito

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08/04/2018

 

La NATO sta attraversando la “linea rossa”

di Frank Sellers

Traduzione di Alessandro Lattanzio

 

La NATO crea la “dimensione militare” delle tensioni tra Russia e alcuni vicini occidentali attraverso una presenza che include basi della NATO e persino sistemi di difesa missilistica. Il delegato russo presso la NATO Aleksandr Grushko sottolineava che la situazione della sicurezza è passata dalle rigide preoccupazioni alla svolta armata, definendone le “manovre” ingiustificate in una commissione del Club Valdaj: “La NATO ha superata la linea rossa con l'”ingiustificata” presenza militare alle porte della Russia”, avvertiva l’inviato russo presso la NATO Aleksandr Grushko, aggiungendo che la sicurezza globale non può essere garantita senza la Russia. Le relazioni cogli Stati confinanti della Russia non hanno mai avuto “dimensioni militari” nonostante le relazioni tese con alcuni di essi, come gli Stati baltici, dichiarava Grushko. Ma la situazione ora è cambiata grazie al blocco militare, affermava a un gruppo di discussione del Club Valdaj. “Ora, grazie alla NATO, abbiamo una dimensione militare, è una loro scelta, con cui hanno attraversato la linea rossa“, dichiarava Grushko. Mentre l’occidente cerca d’isolare la Russia e alimenta l’isteria antirussa, la sicurezza internazionale è l’unica cosa che soffre da tale approccio, secondo Grushko. Tutti i tentativi di NATO ed UE di creare “santuari isolati” sono destinati al fallimento, affermava il diplomatico, poiché la creazione di solidi sistemi di sicurezza non può avvenire senza la Russia. “Se non vogliono il dialogo, allora non ce ne sarà. Si dev’essere in due per il tango, come sapete, sarà una scelta consapevole dell’alleanza“, dichiarava Grushko.


Grushko non è solo in queste osservazioni, col Primo Viceministro degli Esteri Vladimir Titov che avvertiva che tale schieramento militare effettivamente peggiora solo la sicurezza dei Paesi della NATO che ospitano beni e forze contro la Russia, affermando “Sono sicuro che le conseguenze negative dei preparativi militari della NATO dovrebbero destare serie preoccupazioni in tutti, poiché peggiorano la situazione della sicurezza in quegli Stati i cui territori vengono utilizzati per schierare forze e risorse della NATO“. Dato che alcuni vicini della Russia desiderano accogliere mezzi, personale e basi NATO, entusiasti di ospitare, si smettono in pericolo covando le minacce che la Russia indicava come tre le proprie principali preoccupazioni militari. “Tali sforzi sono intrapresi dall’alleanza ogni anno nel quadro della politica di “contenimento” del nostro Paese. In Europa attualmente viene costituita una testa di ponte per dispiegare, in caso di necessità, un raggruppamento offensivo“, dichiarava Titov. La Russia ha una certa preveggenza sull'”espansione delle attività navali e aeree dell’alleanza, nuove infrastrutture militari e portata ed intensità delle esercitazioni” che la NATO adotta verso la Russia, dichiarava. Inoltre, gli Stati Uniti, per combattere “l’aggressione russa”, investono oltre 200 milioni di dollari per sviluppare installazioni militari nell’Europa orientale. Titov aggiungeva che “Secondo ulteriori piani per lo sviluppo del sistema di difesa missilistica USA/NATO in Europa, oltre alla struttura già attiva in Romania, una base da difesa missilistica simile sarà avviata a Redzikowo, in Polonia, nel 2018”. Negli ultimi cinque anni, la NATO ha triplicato la presenza militare al confine occidentale della Russia, con truppe pronte al combattimento che passano da 10000 a 40000, costringendo Mosca a prendere misure in risposta. La NATO tiene regolarmente oltre 30 esercitazioni militari accanto la Russia, ogni anno, percependola come nemica.


Nel corso di tale schieramento, gli Stati Uniti si sono deliberatamente liberati dal trattato del 1987 per eliminare i missili a raggio intermedio e corto. Un’iniziativa europea di dissuasione viene creata per “rassicurare” i membri della NATO, con finanziamenti ai militari per oltre 4,5 miliardi di dollari per fondi ad Estonia, Slovacchia, Ungheria, Islanda, Lussemburgo, Lettonia, Romania e Norvegia per modernizzarne l’infrastruttura militare e poter ospitare materiale più avanzato. Tali Paesi dell’Europa orientale, ospitando il dispiegamento militare della NATO, non si rendono più sicuri da una potenziale “aggressione russa” su cui addestrano e dotano le proprie forze armate ed ospitano forze armate straniere ma, piuttosto, diventano obiettivi, e se alcuni percepissero un'”aggressione russa” scatenando la guerra, i luoghi da cui partirebbero gli attacchi saranno in cima alla lista degli obiettivi prioritari dei russi. In che modo ciò rafforzerà la loro sicurezza, soprattutto se si crede che essa si basi su un possibile conflitto con la Russia? Per dirla chiaramente, si comportano come Daffy Duck che annuncia la stagione delle anatre.

 

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