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10 set 2018

 

Trump chiude la missione diplomatica palestinese a Washington

 

L’amministrazione Usa chiude l’ambasciata palestinese a Washington, spiega il segretario generale dell’Olp Saeb Erekat, per punire i palestinesi che hanno chiesto alla Corte penale internazionale di agire contro i crimini di guerra israeliani

 

Gerusalemme, 10 settembre 2018, Nena News –

 

Dopo lo stop di 365 milioni di dollaridestinati annualmente all’agenzia dei profughi palestinesi Unrwa, i  200 milioni per progetti umanitari nei Territori occupati e il taglio di 25 milioni di dollari destinati agli ospedali palestinesi a Gerusalemme Est, oggi l’Amministrazione Trump ha ufficialmente informato l’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) della chiusura della propria sede a Washington. A comunicarlo è stato il segretario generale dell’Olp Saeb Erekat, ripreso dall’agenzia di stampa nazionale Wafa. “L’amministrazione statunitense chiude la nostra ambasciata a Washington per punirci del fatto che noi continuiamo a lavorare con la Corte penale internazionale contro i crimini di guerra israeliani”, ha spiegato Erekat che ha definito decisione Usa “un nuovo colpo di Trump contro la pace e la giustizia”.

 

Ad anticipare la notizia era stato il quotidiano Wall Street Journal,  ripreso dai media israeliani, secondo cui la decisione è frutto in particolare dell’iniziatica del Consigliere per la sicurezza nazionale Usa John Bolton, un noto falco della politica americana che non ha mai nascosto la sua profonda avversione verso i palestinesi.  Un altro motivo della decisione – secondo il Wsj  – è il rifiuto palestinese di accettare la mediazione Usa in eventuali negoziati con Israele dopo il riconoscimento lo scorso dicembre di Trump di Gerusalemme come capitale di Israele e il trasferimento a maggio da Tel Aviv a Gerusalemme dell’ambasciata Usa. L’Olp e l’Autorità nazionale palestinese da allora hanno congelato ogni rapporto con gli Usa di Trump definiti non più mediatori di pace credibili e respingono il cosiddetto “Accordo del secolo”, un presunto “piano di pace” sul quale sta o starebbe lavorando l’Amministrazione americana.

 

Bolton come ulteriore forma di pressione dovrebbe annunciare al più presto anche provvedimenti contro il Tribunale Penale dell’Aja se l’organismo avvierà indagini su crimini di guerra commessi da Israele. Husam Zomlot, capo della missione dell’Olp a Washington, ha detto ai giornalisti a Ramallah che quest’ultima mossa americana è volta a “proteggere Israele da una pounizione per i crimini di guerra e contro l’umanità che sta commettendo nei Territori palestinesi occupati”. Sia Erekat che Zomlot si sono impegnati a portare avanti gli sforzi palestinesi nella Cpi. Nena News

 

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