IMEMC – Infopal - 14/12/2018 - Venerdì, i soldati israeliani hanno ferito decine di Palestinesi nella città di al-Mughayyir, a nord-est di Ramallah, in Cisgiordania.

Fonti dei media hanno riferito che decine di Palestinesi hanno organizzato una processione nella città, dopo la preghiera del mezzogiorno. I soldati li hanno attaccati facendo, come consueto, uso eccessivo della forza e hanno sparato candelotti lacrimogeni, granate a percussione e proiettili di acciaio rivestiti di gomma. Molti sono stati feriti dai proiettili di acciaio rivestiti di gomma; altri hanno sofferto gli effetti dell’inalazione del gas lacrimogeno, mentre diversi altri hanno riportato escoriazioni e lividi. I nativi palestinesi organizzano spesso manifestazioni per protestare contro la decisione dell’esercito israeliano di trasformare la sua base militare, costruita su terre palestinesi rubate, in una colonia illegale.

Fonte: Al Manar

13 Dicembre 2018

 

Gruppi di resistenza palestinesi uccidono tre soldati in una sparatoria avvenuta a Silwad

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

Tre soldati delle forze di occupazione israeliane sono rimasti uccisi giovedì e un quarto è stato gravemente ferito in una sparatoria avvenuta a Silwad, zona di Ramallah, in Cisgiordania.

Il corrispondente di Al-Manar ha riferito che l’operazione a Silwad è stata effettuata da diversi attaccanti palestinesi che sono riusciti ad allontanarsi dalla scena dello scontro.

Poco dopo l’attacco, le forze di occupazione israeliane hanno isolato l’area e bloccato l’entrata settentrionale della città di Al-Bira insieme agli ingressi della città di Silwad, secondo quanto riportato dai media israeliani.

Il nostro corrispondente ha riferito che le forze di occupazione israeliane hanno preso d’assalto la città di Beitin a Ramallah mentre stavano effettuando la ricerca degli attaccanti.

I movimenti della resistenza palestinese sia di Hamas che del FPLP hanno salutato l’operazione come azione eroica, sottolineando l’efficienza della resistenza in Cisgiordania.

Le sparatorie e l’atacco di Silwad sono avvenute come ritorsione dopo che tre palestinesi sono stati martirizzati dall’esercito israeliano nella tarda notte di mercoledì e all’inizio di giovedì compresi gli aggressori di Barkan e Ofra.

Nota: L’azione dei gruppi palestinesi segna un cambio di tattica rispetto al passato e dimostra che le forze della resistenza palestinese si sono organizzate in commandos pronti ad attaccare in qualsiasi circostanza le truppe israeliane facendo leva sull’effetto sorpresa. Le forze di occupazione israeliane sono di fatto specializzate nella persecuzione della popolazione civile palestinese, nell’abbattimento delle case palestinesi mediante i bulldozer e nella repressione dei ragazzini palestinesi che tirano pietre contro i veicoli dell’esercito . Non si aspettano una resistenza armata da parte dei palestinesi e questo costituisce una sgradita sopresa per gli occupanti israeliani.

http://nena-news.it/

13 dic 2018

 

Due soldati israeliani e tre 
palestinesi uccisi nelle ultime ore

 

Continua l’impennata di tensione nei Territori palestinesi sotto occupazione militare israeliana. Questa mattina uccisi due soldati

 

Gerusalemme, 13 dicembre 2018, Nena News-

 

Due soldati israeliani sono stati uccisi  questa mattina nella Cisgiordania occupata da raffiche esplose da un palestinese nei pressi della colonia di Givat Asaf, non lontano da Ofra, scena domenica di un altro attacco armato (tra i feriti anche una giovane donna incinta, il suo bambino è morto). Sempre stamattina a Gerusalemme un palestinese è stato ucciso dopo aver attaccato con un coltello due poliziotti israeliani.

Queste ultime uccisioni giungono dopo quelle avvenute a Nablus dove l’esercito israeliano ha colpito a morte Ashraf Naalweh che due mesi fa aveva ucciso due israeliani nell’insediamento coloniale di Barkan. Qualche ora prima i soldati avevano ucciso Saleh Barghouti coivolto, secondo il portavoce militare israeliano, nella sparatoria di Ofra.

Da ricordare che due giorni fa era deceduto in ospedale a Gaza un bambino di 4 anni ferito gravemente venerdì scorso da una scheggia di proiettile quando i militari israeliani hanno aperto il fuoco sui manifestanti palestinesi durante le proteste della Grande Marcia del Ritorno.

 L’esercito israeliano ha imposto una chiusura rigida di tutta l’area di Ramallah dopo l’attacco a Givat Asaf.

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