Putin contro Putin

di Aleksandr Dugin

AGA Editrice

 

Questo libro contiene riflessioni sulla Russia, il suo governo, la sua politica e i suoi problemi (…). È un ininterrotto, benché emotivo, flusso di riflessioni, valutazioni filosofiche e note disparate, tenute insieme da una preoccupazione decisa e accorata per il destino della Madrepatria, della Grande Russia, e del nostro incredibile e misterioso popolo, per il quale provo uno sconfinato amore e una infinita preoccupazione dal profondo del mio cuore. Naturalmente, queste riflessioni sono legate al cambiamento del governo e di colui che lo ha incarnato: Vladimir Vladimirovi? Putin. Speranza e delusione qui non si scambiano semplicemente di posto, ma si susseguono, persino coesistono. È chiaro che non possiamo stare a guardare con tranquillità mentre emerge un processo doloroso. Vogliamo porre delle domande a quelli che stanno al potere: «Perché vi trastullate? Perché ve ne state lì senza far nulla?». C’è la volontà di forzare la situazione, di incoraggiare in qualche modo, anche di esclamare: «Vladimir Vladimirovi? , per favore, licenzia quei mostri di “comunicatori” che ti stanno scontentando e ti fanno sembrare un buffone o un idiota!», anche se forse queste cose saranno ignorate. La mia analisi tende costantemente alla sfera delle idee, alle strutture e ai concetti che si muovono e si costruiscono sulla scia di una logica differente — nei freddi, introspettivi cieli delle prerogative. Ciò che veramente conta è questo confronto tra il conflitto terrestre e la luce abbagliante delle idee astratte.


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Mag 06, 2018

 

Il Liberalismo come ideologia della Globalizzazione

di Aleksandr Dugin

 

Le principali ideologie del XX decolo sono state il liberalismo (di sinistra e di destra), il comunismo (inclusi marxismo e socialismo) e il fascismo (inclusi il nazional socialismo e altre varianti della Terza Via- il sindacalismo nazionale di Franco, il giustizialismo di Peron, il regime di Salazar, ecc..) Esse lottarono fino alla morte, dando forma all’intera storia drammatica e sanguinosa del Novecento.

La prima teoria politica è il liberalismo. Fu la prima a comparire (fin dal settecento) e dimostrò di essere la più stabile e pololare, che alla fine trionfò sulle teorie avversarie nella battaglia della Storia. Questa vittoria fu la prova, tra l’altro, di quanto fossero giuste le rivendiczioni del liberalismo come erede del illuminismo. Benchè contestato fin da subito (in modo drammatico, energico e talvolta convincente) dal comunismo, è diventato evidente che il liberalismo era perfetto per l’era moderna.

 

Avendo vinto la battaglia contro tutte le ideologie , il liberalismo è stato “deideologizzato” durante l’età postmoderna. Ha cessato di essere una ideologia, si è trasformato da soggetto ad oggetto ed è diventato la condizione naturale degli affari , uno stato “oggettivo”delle cose.

 

Nell’era postmoderna, il liberalismo ha reso virtuale la realtà, si è fuso con essa ed ha smesso di essere una teoria politica, diventando la sola pratica post politica. “La fine della Storia ” si avvicina, la politica è rimpiazzata dall’economia (mercato globale), e Stati e nazioni si sono fusi nel grande calderone della globalizzazione. Il liberalismo sta diventando un programma globale per l’umanità, anche se era nato dall’esperienza storica di specifiche parti dell’umanità che vivevano in specifiche aree geografiche limitate.

 

Il liberalismo non è solo un mero principio tecnico orientato al libero mercato attraverso la concorrenza, la libertà di impresa, l’iniziativa privata e così via. Il liberalismo è una ideologia antinazionale distruttiva per la Russia: una ideologia che dichiara che il denaro ed il benessere sono la misura di tutte le cose, distruggendo il tessuto morale e spirituale della società umana.

 

Il liberalismo forma una mentalità specifica, un sistema di valori umanitari, una immagine degli esseri umani e dell’umanità radicati nella premessa che l’economia, il mercato, la produzione e il consumo debbano trasformarsi da un ambito accessorio della nostra vita al suo stesso fine, ponendosi come unica unità di misura per tutti i processi sociali.

 

La proprietà privata è assurta a verità ultima, spezzando le basi sociali della comunità umana, separando le collettività naturali- persone, gruppi etnici, comunità, gruppi religiosi- ed esacerbando l’allontanamento fra gente, natura e mondo spirituale.

 

Il privato cittadino è la pietra angolare dell’ideologia liberale: un individuo spogliato di ogni identità collettiva (di classe, nazionale, municipale o religiosa) . Il liberalismo chiede di superare la condizione di Stato nazionale e rifiutare l’identità religiosa, trattando la religione come un problema privato, e si oppone ad ogni tentativo di dare alla religione una dimensione sociale e pubblica, figurarsi politica.

Il liberalismo non ha assolutamente nulla a che fare con la nostra tradizione nazionale russa. Nonostante questo, de facto l’ideologia liberale influenza molti aspetti della vita politica e sociale in Russia.

 

Il liberalismo è un prodotto dei Nuovi Tempi, della modernità. Ha tratto origine, come ho fatto notare in precedenza, dal principio della “libertà DA”, che cerca di liberare l’individuo da tutte le forme di identità collettiva: Stato, classe, moralità, razza, religipone, autorità, ecc.. poi c’è la “libertà PER”- libertà per fare qualcosa. Ma in termini liberali è una non libertà. I liberali dicono “combattiamo solo in nome della libertà DA (liberty), non della libertà PER (freedom)”.

Oggi un’altra forma di identità collettiva è in conflitto con il dogma liberale – il genere. In termini di liberalismo, la gente è divisa in uomini e donne non perchè questa dicotomia esprima la loro specificità individuale, ma perchè condividono con altri uomini e donne una certa identità collettiva. Ecco perchè una lotta per i diritti delle minoranze sessuali – i pervertiti, i prodotti delle operazioni transgender, gli omosessuali e le singolarità di ogni tipo- è la piattaforma fondamentale della ideologia liberale. Rendere le minoranze sessuali, i matrimoni transgender ed altre anomalie la norma sociale è l’aspetto principale , il punto cruciale e la base dell’ideologia liberale. Non vi è alcun tipo di liberalismo oggi, che non difenda i diritti dei gay, delle lesbiche transessuali e così via. E’ un punto molto importante.

 

Comunque distruggendo sistematicamente tutte le forme di identità collettiva, i liberali arrivano a postulare la necessità di di svincolare da esse l’individuo, anche attraverso l’abolizione del genere e del linguaggio, che è un fenomeno collettivo (da qui l’idea di un linguaggio individuale).

 

Gradatamente il liberalismo, avendo perso i suoi oppositori, e raggiungndo le sue conclusioni logiche, ha deciso di liberare l’individuo da tutti gli altri individui, perchè un essere umano appartiene anche all’identità collettiva.

 

Da qui si arriva direttamente al transumanesimo – una nozione necessaria per creare ibridi di altre specie con l’aiuto dell’ingegneria genetica. (……………..)

In ogni caso, alla libertà dal genere, segue la libertà dall’umano.

 

L’ideologia liberale o neoliberista contemporanea corregge il modello democratico. Se la democrazia classica difende una decisione della maggioranza contro la minoranza, la democrazia liberale è vista come l’avvicendamento della minoranza a discapito della maggioranza. Ciò rivela aspetti dell’ideolgia liberale che non abbiamo conosciuto prima, perchè prima i liberali avevano intrapreso bataglie per la libertà dal fascismo, dal nazionalismo e dal comunismo. Si dava per scontato che il fascismo fosse limitante e anche il nazionalismo lo fosse, e che i liberali fossero i liberatori. Era sufficiente perchè il liberalismo vincesse.

 

Oggi i liberali non hanno oppositori. Sono soli al vertice e liberi di dire ciò che vogliono. E quando lo fanno, rivelano l’essenza demoniaca e nichilista del liberalismo.

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