Fonti:  Al Masdar News 

South Front

http://contropiano.org/

17 settembre 2018

 

Attacchi aerei su Latakia, Tartous, Homs

Traduzione e nota di Luciano Lago

 

Ag. SANA: Il grande attacco missilistico contro la Siria occidentale sta proveniendo  dal mare

 

Mentre tra Putin ed Erdogan si era appena stabilito oggi un accordo di tregua e di smilitarizzazione  per Idlib, sono stati appena  segnalati attacchi missilistici nelle province di Latakia, Tartus, Homs. La Russia utilizza presumibilmente le proprie difese aeree.

Verso la fine della giornata del 17 settembre, sono stati segnalati attacchi aerei contro le istallazioni governative nelle province siriane di Latakia, Tartus e Homs. In particolare, i bombardamenti avrebbero colpito un’area industriale nella città di Latakia.

BEIRUT, LIBANO (22.40) – L’attacco missilistico su larga scala nelle province occidentali della Siria proviene dal Mar Mediterraneo, l’agenzia di stampa araba siriana di proprietà statale(SANA).

 

Diversi attivisti dei social media siriani hanno postato su Facebook per accusare la Coalizione USA o l’esercito israeliano per l’attacco; tuttavia, non è ancora chiaro.

Domenica è stato riferito che diverse navi da guerra della NATO si stavano dirigendo verso la costa siriana, ma lo scopo di questa mossa è ancora sconosciuto.

 

A partire da ora, la Difesa Aerea Siriana sta ancora intercettando i missili sopra Latakia, mentre tentano di difendere le loro installazioni nella Siria occidentale.

 

Le forze di difesa aerea siriane (SADF) stanno rispondendo all’attacco. Alcune fonti riportano che anche i sistemi di difesa aerea schierati presso la base aerea russa di Khmeimim che sono stati impiegati.

 

Secondo fonti siriane, i raid aerei sarebbero stati eseguiti dall’esercito israeliano.

La situazione è in fase di sviluppo .

 

AGGIORNAMENTO 1: Secondo i media statali siriani, la SADF ha intercettato un certo numero di missili provenienti dal mare.

 

Nota: La coalizione USA ed Israele evidentemente non vuole permettere la pacificazione in Siria e non si sono rassegnati al fallimento del loro piano.  Questa sembra essere l’ultima mossa disperata di Washington e Tel Aviv per non essere esclusi dal processo di stabilizzazione in Siria concluso dagli accordi fra Russia, Iran e Turchia.

 

 

top