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15 aprile 201

 

Usa, Gb e Francia: "Bombardamenti erano necessari". Russia: "Altri attacchi e sarà caos"

 

L'Onu boccia la risoluzione russa contro "l'aggressione armata occidentale". Riunione piena di tensioni ieri nel Palazzo di Vetro. Il rappresentante di Mosca: "L'attacco in Siria distrugge le relazioni internazionali". Gli Usa: "Pronti a colpire ancora". Gentiloni invoca soluzioni diplomatiche. Papa Francesco: "Profondamente turbato, prevalga la pace". Presentata nuova risoluzione da Usa-Gran Bretagna e Francia

 

Dopo il raid in Siria, Donald Trump telefona agli alleati, il presidente francese Macron e la premier britannica May. Li ringrazia per il sostegno nell'attacco ai presunti arsenali di armi chimiche di Assad, poi la Casa Bianca fa sapere che i tre hanno convenuto sul fatto che i bombardamenti "hanno avuto successo" ed erano necessari per indebolire il programma di armi chimiche di Damasco, e hanno ribadito come la priorità in Siria sia quella di sconfiggere definitivamente l'Isis.  Un raid perfetto, ineccepibile, tanto da spingere i media impegnati a diffondere falsità a non trovar altro da fare che attaccare la scelta di ricorrere all'espressione "Mission Accomplished!", dice Trump su Twitter. Secondo il presidente Bashar al-Assad i missili occidentali uniranno il Paese: "La Siria e la Russia stanno combattendo una battaglia non solo contro il terrorismo, ma anche a difesa del diritto internazionale che si basa sul rispetto per la sovranità degli stati e della volontà dei loro popoli". Una squadra internazionale di esperti, intanto, deve iniziare oggi la sua indagine sul presunto attacco chimico a Duma

 

Presentata all'Onu nuova risoluzione Usa-Gb-Francia

Dopo la bocciatura, ieri da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu di una risoluzione proposta dalla Russia, oggi è la volta di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Obiettivo della nuova risoluzione: indagare sull'uso di armi chimiche in Siria. Secondo fonti diplomatiche, il testo verrà discusso già domani. Nella bozza di risoluzione si chiede anche che vengano consegnati, senza ostacoli, una serie aiuti umanitari per la popolazione civile. Damasco, sempre secondo il testo, deve impegnarsi in negoziati di pace a guida Onu.

 

Trump reagisce ai commenti dei media

Il raid siriano è stato portato avanti in maniera così perfetta, con una tale precisione, che la sola cosa che i media che pubblicano fake news potevano svilire è stato il mio uso dell'espressione 'Missione compiuta'", scrive su Twitter il presidente degli Stati Uniti. "Sapevo che i media si sarebbero aggrappati a questo - continua Trump -, ma penso che sia una grande espressione militare, dovrebbe essere ritirata fuori. Usatela spesso!".

 

Papa Francesco: "Profondamente turbato"

"Sono profondamente turbato dall'attuale situazione mondiale, in cui, nonostante gli strumenti a disposizione della comunità internazionale, si fatica a concordare un'azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo". Lo ha detto Papa Francesco dopo la preghiera del Regina Coeli: "mentre prego incessantemente per la pace, e invito tutte le persone di buona volontà continuare a fare altrettanto, mi appello nuovamente - ha scandito - a tutti i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace". 

 

Johnson: "Attenzione a ritorsione russa"

La Gran Bretagna "deve prendere ogni precauzione possibile" contro un'eventuale ritorsione della Russia dopo i raid in Siria. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, in un'intervista alla Bbc. Parlando ad un talk-show, il membro del governo May ha spiegato che "se consideriamo ciò che la Russia ha fatto, non solo in questo paese a Salisbury, ma in generale contro televisioni, contro infrastrutture strategiche, contro processi democratici, è evidente che bisogna prendere ogni precauzione possibile".

 

Assad: i raid dell'occidente uniranno la Siria.

Ricevuta delegazione russa Bashar al Assad è convinto che i missili occidentali contro la Siria non avranno altro effetto che "unire il paese" sotto la sua leadership. Il presidente siriano se n'è detto convinto ricevendo oggi a Damasco una delegazione di politici russi. La presidenza siriana ha postato sul suo profilo twitter una foto dell'incontro. A riferire le parole di Assad è stato il parlamentare russo Dmitry Sablin. I russi hanno descritto Assad come assolutamente "positivo e di buon umore".

 

Putin: "Altri attacchi e sarà caos"

Vladimir Putin avverte che interventi militari come quelli fatte da Stati Uniti, Francia e Siria, condurranno al "caos" nelle relazioni internazionali. Il capo del Cremlino, si legge in una nota ufficiale, lo ha affermato nel corso di un colloquio telefonico con il presidente iraniano, Hassan Rohani. "Azioni illegali - è stato dichiarato da entrambi - stanno causando un grave danno al quadro siriano e al suo processo di stabilizzazione", che Mosca insieme a Teheran e Ankara (che però ha ritenuto 'giusti' i raid sulla Siria) cerca di definire in base agli accordi di Astana. Putin, in particolare, ha sottolineato che "ulteriori fratture nella carta delle Nazioni Unite" saranno all'origine del disordine rapporti tra le potenze.

 

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha bocciato una risoluzione proposta dalla Russia 

La Russia ha incassato ieri la bocciatura della sua richiesta di condanna dell'attacco da parte dell'Onu e l'intelligence Usa sembra escludere possibili rappresaglie. Il testo non ha raccolto i 9 voti necessari per la sua approvazione. A favore hanno votato solo Russia, Cina e Bolivia. Otto i contrari e 4 gli astenuti. Il voto ha avuto luogo durante una riunione di emergenza del consiglio a New York, convocata ieri dalla Russia per prendere in considerazione la bozza di risoluzione che esprimeva una "grande preoccupazione" per "l'aggressione" contro uno Stato sovrano che viola, secondo Mosca, "il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni unite".

Aprendo la riunione, il segretario generale Antonio Guterres aveva esortato i membri del Consiglio ad "agire in accordo della Carta delle Nazioni Unite e nel quadro del diritto internazionale" perché è questione di "pace e sicurezza". 

"In questo momento critico invito tutti gli stati membri dell'Onu ad agire coerentemente con la carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, comprese le norme contro le armi chimiche. Se la legge viene ignorata, viene anche minata". "Non esiste una soluzione militare alla crisi, la soluzione deve essere politica", aveva aggiunto Guterres, precisando che ha chiesto all'inviato speciale dell'Onu Staffan de Mistura di "venire a New York il prima possibile per consultarci sul modo più efficace per accelerare il processo politico".

 

Russia: "Minata l'autorità del Consiglio di Sicurezza"

"L'attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area", aveva dichiarato ieri il rappresentante permanente della Russia all'Onu, Vasily Nebenzya, intervenendo al Consiglio di Sicurezza. "La Russia ha fatto tutto il possibile per evitare queste strategia destabilizzatrici ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione".  Nebenzya ha condannato nei termini più forti "l'aggressione" degli Usa contro la Siria che "renderà ancora peggiore la catastrofe umanitaria", oltre a minare l'autorità del Consiglio di Sicurezza. "È il momento che gli Usa imparino che il codice internazionale di comportamento sull'uso della forza è regolato dalla carta delle Nazioni Unite", ha precisato. 

 

L'ambasciatrice Usa Haley: "Pronti a intervenire di nuovo"

"Locked and loaded". Pronti a usare la forza. Così si definiscono gli Stati Uniti se la Siria userà ancora armi chimiche. Gli Stati Uniti sono pronti a usare la forza" aveva detto, intervenendo al Consiglio di Sicurezza. "Il tempo per le parole è finito. Abbiamo avuto cinque meeting del Consiglio sulla Siria in questa settimana". L'azione "non è una vendetta, né una punizione, né per una simbolica dimostrazione di forza. Abbiamo agito per scoraggiare il futuro uso di armi chimiche" ha aggiunto, "il raid è un messaggio chiarissimo: gli Stati Uniti non consentiranno al regime di Assad di usare le armi chimiche". Haley ha parlato di una "campagna di disinformazione" della Russia: "Ma le foto dei bambini morti non sono fake news".

 

Ambasciatrice britannica: intervento "giusto e legale"

L'ambasciatrice britannica presso l'Onu ha difeso l'intervento militare congiunto in Siria dicendo che è "giusto e legale" attaccare per alleviare la sofferenza umanitaria. La diplomatica ha spiegato che, secondo le informazioni raccolte da Londra, l'attacco chimico a Duma è avvenuto tramite una 'bomba barile' (barrel bomb). 

 

Il Pentagono: il programma di armi chimiche siriano è stato riportato "indietro di anni"

"Ogni obiettivo scelto è stato colpito con successo", hanno affermato i vertici delle forze armate americane durante un briefing ieri al Pentagono per descrivere i risultati dell'intervento in Siria. "Gli obiettivi sono stati neutralizzati senza danni collaterali". Il programma per le armi chimiche siriane impiegherà "anni" per riprendersi dai raid compiuti, ha reso noto il Pentagono.

"Abbiamo modelli molto sofisticati - ha spiegato il generale Kenneth McKenzie- per calcolare gli effetti delle armi chimiche e del gas nervino. Ma le nostre armi sono state capace di minimizzare qualsiaso danno". 

 

 

Nato: pieno sostegno all'azione militare

"Tutti gli alleati della Nato hanno espresso il loro pieno sostegno all'azione" militare congiunta di Usa, Francia e Gran Bretagna, "che aveva l'intenzione di ridurre la capacità delle armi chimiche del regime siriano e come deterrenza rispetto a nuovi attacchi chimici". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine della riunione ieri con gli ambasciatori.

 

Gentiloni: "Azione circoscritta, no inizio escalation. Italia non ha partecipato" "Quella di stanotte (ieri, ndr) è stata un'azione circoscritta, mirata a colpire le capacità di fabbricazione o diffusione delle armi chimiche, non può e non deve essere l'inizio di una escalation, l'Italia lo ha ribadito nei giorni scorsi e continuerà a farlo", ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in una dichiarazione da Palazzo Chigi sulla Siria. "L'Italia non ha partecipato" all'attacco in Siria e "il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti, in questo caso particolare abbiamo insistito echiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria", ha detto Gentiloni.

 

Casellati chiama Gentiloni: in aula martedì

La Conferenza dei Capigruppo del Senato della Repubblica è convocata per lunedì 16 aprile alle ore 18. Il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha già preso contatto con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, per una informativa urgente sulla situazione in Siria da tenersi fin dalla giornata di martedì 17 aprile.

 

 

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