Video: Deze vrouw wordt het ‘vrijheidsbeeld’ van Soedan genoemd

https://youtu.be/L2pgtGjkq1w

 

Video: Nile - "Inner City Blues" (Marvin Gaye Cover)

https://youtu.be/bfePCGHPJpQ

 

Video: Don’t Kill Them | Islam Elbeiti

https://youtu.be/iF7FZiFszLI

 

Video: Sudan's 'Nubian Queen' becomes a protest icon

https://youtu.be/fSuhcLNUwkA

 

Video: Nubian Queen Alaa Salah, 22-Year-Old Woman Leading Sudan Protesters, Ends Tyrant Omar Al-Bashir

https://youtu.be/VVjipxVoFdw


https://www.ilpost.it/flashes/

11 aprile 2019

 

L’immagine simbolo delle proteste
in Sudan

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da alcuni giorni sta circolando molto una foto realizzata in Sudan durante le manifestazioni di protesta contro il presidente Omar al Bashir e il suo governo. La foto, pubblicata su Twitter l’8 aprile da Lana H. Haroun e scattata a Khartoum, la capitale del paese, mostra una donna mentre parla a una folla di manifestanti dal tetto di un’auto. La donna, una studentessa di architettura di 22 anni di nome Alaa Salah, al momento dello scatto stava gridando «Mia nonna era una Kandaka», il nome con cui venivano chiamate le regine dell’antica Nubia, a cui la folla rispondeva gridando «Rivoluzione!».

Nella foto Salah indossa una lunga tunica bianca tradizionale, utilizzata da molte studentesse sudanesi durante le proteste di marzo in ricordo degli abiti che le loro madri e le loro nonne indossavano durante le proteste contro la dittatura militare negli anni passati. Indossa anche dei grandi orecchini circolari dorati, che secondo la studiosa Hind Makki rappresenterebbero la luna, che nella cultura araba è spesso usata in riferimento alla bellezza femminile. La foto è stata molto condivisa sui social media e, anche a causa della sua grande forza simbolica, sta diventando secondo molti l’immagine delle proteste in Sudan di questi giorni.

Le proteste contro Omar al Bashir erano iniziate a fine dicembre nella città di El Gadarif e, dopo che le forze di sicurezza le avevano represse con estrema violenza, si erano allargate ad altre città, arrivando anche a Khartoum. Inizialmente le manifestazioni riguardavano la cancellazione di un sussidio per comprare il pane e il caro vita, ma sono poi diventate proteste contro al Bashir, che è al potere da più di 30 anni ed è accusato di corruzione e violenze. Nelle ultime settimane le manifestazioni hanno ripreso forza, con decine di migliaia di persone che hanno partecipato a marce e a un grosso sit-in davanti alla sede dell’esercito, a Khartoum. Oggi AFPdice che diversi veicoli militari sono entrati nella base dove c’è la residenza del presidente Omar al Bashir, facendo pensare che sia in corso un colpo di stato.

 

 

 

https://www.agoravox.it/

giovedì 11 aprile 2019

 

Sudan, colpo di Stato: Alaa Salah, Islam Elbeiti è Rivoluzione, Thowra. Auguri Donne, Auguri Africa, Auguri Mondo

di Doriana Goracci 

 

E' colpo di stato in Sudan e come meravigliarsi se avevano da mesi aumentato al popolo anche il prezzo del pane? L'Ansa riporta: "Al potere da 30 anni, si è dimesso il presidente Omar Al Bashir...arrestati funzionari di governo. Nella capitale Khartum, al quinto giorno di un sit in di protesta di migliaia di persone che invocavano la rinuncia di Bashir, ora la gente festeggia la sua uscita di scena. L'esercito sudanese ha circondato il palazzo presidenziale con uomini e mezzi. Militari sono anche entrati nella sede dell'emittente radiotelevisiva di Stato che trasmette da alcune ore marce militari, interrotte a più riprese solo per annunciare un imminente discorso a reti unificate".

 

Poi l'articolo continua accennando a una giovane sudanese battezzata 'regina nubiana', diventata simbolo della protesta. C'è una foto e un video del 9 aprile ...

 

Cerco in rete e mi imbatto nell'articolo dell'amica Claudia Sarritzu su FB per Globalist: "...Questa ragazza in piedi sul tetto di un automobile con un braccio alzato verso la folla sembra un quadro, una statua, un simbolo di coraggio, testa alta e resistenza. Ieri tanti suoi coetanei in Sudan l'hanno immortalata così con il loro smartphone mentre gridava "Thowra!" ("Rivoluzione!", in arabo). 

 

Si chiama Alaa Salah, ha soli 22 anni ed è una studentessa di Ignegneria. In questo momento la giovane, diventata nel giro di poche ore una icona mondiale, simboleggia la protesta antigovernativa contro Omar al-Bashir. Chi afferma che Alaa è la "statua della libertà sudanese" ha ragione. Ogni rivoluzione che si rispetti ha una sua immagine simbolo, forte che squarcia l'indifferenza intorno a una rivolta. A scattare questa fotografa è stata Lana Haroun a Khartoum, capitale del Sudan. "Alaa stava provando a dare un po' di speranza e di energia positiva, e ci è riuscita", ha raccontato la fotografa alla CNN. "In quel momento rappresentava tutte le donne e le ragazze sudanesi presenti al sit-in, stava mostrando loro la via. Alaa stava raccontando la storia della donna sudanese... era perfetta".

 

Ho tradotto da AFP.com un'intervista recentissima ad Alaa Salah che spiega alcuni suoi tweet: "...Sudan is for all" volevo salire in macchina e parlare con la gente... parlare contro il razzismo e il tribalismo in tutte le sue forme, che colpisce tutti e tutte nella vita.Volevo parlare a nome dei giovani.Volevo uscire e dire che il Sudan è per tutti.Non mi inchinerò. La mia voce non può essere soppressa" I suoi sostenitori hanno celebrato la giovane leader della protesta attraverso i social network, chiamandola "eroe" e "icona"."Questa immagine dal Sudan sarà nei libri di storia", ha scritto un utente.Ma mercoledì tardi ha twittato che aveva ricevuto "minacce di morte" dopo che il suo filmato è diventato virale..."

 

Poi incontro sempre in rete Islam Elbeiti,con un articolo in inglese dell'8 marzo, bassista jazz sudanese, parte integrante di questo nuovo Movimento. Dice che le donne sono la forza trainante delle recenti proteste del Sudan.Quasi il 60% della popolazione del paese ha meno di 30 anni, che per tutta la sua vita, l'unico leader che Elbeiti abbia mai conosciuto è stato Omar al-Bashir, che ha preso il potere in un colpo di stato militare nel 1989. Vuole un cambiamento.E gran parte del cambiamento che sta cercando ha a che fare con i vincoli della sua vita di donna in Sudan.Spiega che le donne sono il fronte, la sinistra e il centro della rivoluzione, che quando la gente ha iniziato a protestare,dicevano che 'Le donne dovrebbero rimanere a casa. " e loro hanno detto No.Elbeiti è una donna che ha scelto di essere una musicista e poi ha scelto di suonare la chitarra basso — due decisioni che sfidano le convenzioni in Sudan.

 

"Quando suono musica dal vivo, e sono sul palco, non suono solo per me o con la mia band; suono, sperando che ci sia una ragazza seduta lì, che ha paura di salire sul palco e suonare. Voglio che si senta come se fosse tutto a posto, e che possa farlo."Elbeiti ha il suo show radiofonico a Khartoum chiamato "Jazzified."

 

E lei ancora racconta: "Attraverso lo spettacolo, cerco di mostrare l'importanza del jazz perché significa libertà di espressione, dialogo interculturale.Stiamo cercando di fare musica. Stiamo cercando di far sapere al mondo cosa sta succedendo, di far sapere alla gente che siamo tutti insieme. Non si tratta di proteste da parte di alcune persone, ma di tutti." Su Twitter scrive per il suo profilo "Non dipingo, né so come farlo, ma questa rivoluzione sta portando fuori parti in me che non sapevo esistesser SudanUprising"

 

Provo una grande gioia, guardo i video, ascolto la Musica e credo non sia necessario dire perché. Auguri Donne, Auguri Africa, Auguri Mondo.

 

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