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27 Gennaio 2019

 

La giornata della memoria a senso unico

di Paolo Sensini

 

Ed eccoci giunti all’annuale “Giornata della Memoria”, che mantiene sempre il suo carattere di celebrazione selettiva e a senso unico. Perché è noto che ci sono i genocidi di serie A e di serie B, e poi quelli che non riescono neppure ad assurgere a tale status. Come per esempio l’Holodomor (che il lingua ucraina significa “infliggere la morte attraverso la fame”), cioè la carestia pianificata dal regime bolscevico che si è abbattuta sull’Ucraina tra l’inverno del 1932 e la primavera del 1933 causando oltre 7 milioni di morti. 
Il motivo di una simile mostruosità? Stroncare la classe dei kulaki, ossia i piccoli agricoltori che costituivano la componente maggioritaria del tessuto sociale ed economico locale. E che venivano bollati come tali magari possedendo anche solo una vacca o un piccolo orticello, il che faceva automaticamente di loro dei “nemici del popolo” da eliminare.

Non riuscendo a piegarli alla collettivizzazione forzata delle campagne imposta dal regime sovietico, Stalin incaricò il suo braccio destro Lazar’ Moiseevi? Kaganovi? di procedere alla completa “dekulakizzazione” requisendo alla popolazione ucraina tutte le derrate alimentari disponibili e, al medesimo tempo, impedendo che potesse filtrare qualsiasi bene commestibile all’interno del territorio. Così il mix tra la completa mancanza di cibo e un inverno rigidissimo trasformarono il Paese in un gigantesco campo di sterminio dove hanno trovato la morte, appunto, oltre 7 milioni di persone. 
Ma non essendo un genocidio “politicamente corretto” perché compiuto dai comunisti che non solo hanno vinto la Seconda Guerra mondiale insieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, ma che attraverso i partiti “fratelli” hanno imposto la loro egemonia culturale in quasi tutta l’Europa occidentale, ecco che l’opinione pubblica ne è completamente all’oscuro. 

Come per esempio accade in Italia, dove prima il PCI e ora il PD non hanno mai permesso che il genocidio del popolo ucraino venisse conosciuto e ricordato come sarebbe doveroso fare. Ecco perché, nel computo delle stragi che hanno costellato il corso del ‘900, non vedrete mai alcuna celebrazione ufficiale dell’Holodomor.