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21 aprile 2019

 

Attacchi in Sri Lanka, otto esplosioni in chiese e hotel: almeno 207 morti. Arrestati sette presunti attentatori

 

Colpita soprattutto la capitale Colombo. Trentacinque vittime straniere, centinaia di feriti. La Farnesina: "Verifiche in corso" Otto esplosioni in chiese e hotel di lusso in Sri Lanka. Il bilancio, al momento, è di almeno 207 morti, tra cui 35 stranieri.

 

Sette persone state arrestate in relazione agli attacchi. Secondo quanto riferito da un giornalista di Bbc, due persone sono state catturate nella zona Dematagoda di Colombo. Il reporter ha citato il ministro della Difesa, secondo cui la maggior parte delle esplosioni è stata causata da kamikaze appartenenti a uno stesso gruppo estremista.

Tra le vittime delle esplosioni, che hanno ferito almeno 450 persone, ci sono cittadini americani, britannici e olandesi. Secondo quanto si apprende, l'unità di crisi della Farnesina è al lavoro per effettuare le verifiche sugli attacchi.

 

Almeno un centinaio di persone sono morte a Colombo, dove sono stati colpiti quattro hotel di lusso e una chiesa. Le ultime due esplosioni sono avvenute nel sobborgo meridionale di Dehiwala e in quello settentrionale di Dehiwala. A Negombo, a nord della capitale, 67 persone sono state uccise in una chiesa, altre 25 in un'altra chiesa a Batticaloa, nell'est dell'isola. I cattolici dello Sri Lanka, come quelli del resto del mondo, sono andati domenica in chiesa per la messa di Pasqua, l'arcidiocesi ha annunciato che tutte le celebrazioni pasquali sono state cancellate nel paese.

 

Sri Lanka devastato dalle bombe a Pasqua: attacchi e vittime in tutto il Paese

 

Il premier –

Il primo ministro dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha condannato gli attacchi e ha assicurato che il governo stava lavorando per "contenere la situazione". "Condanno fermamente gli attacchi vigliacchi contro la nostra gente", ha scritto in un tweet dal suo account. "Invito tutti i cittadini dello Sri Lanka in questo tragico momento a rimanere uniti e forti. Il governo sta prendendo provvedimenti immediati per contenere questa situazione".

 

L'arcivescovo – 

L'arcivescovo di Colombo Malcom Ranjit ha sollecitato il governo a "punire senza pietà i responsabili degli attacchi". "Vorrei chiedere al governo di condurre un'indagine forte e imparziale per determinare chi è responsabile di questo atto e anche di punire i responsabili senza pietà, poiché solo degli animali possono comportarsi in questo modo", ha detto l'arcivescovo Ranjit, richiamando i suoi concittadini a "pace e armonia" e "a non farsi giustizia da soli".

 

L'allarme –

L'11 aprile scorso, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva fatto diramare un allarme dell'intelligence ai più alti ufficiali, dichiarando che alcuni kamikaze pianificavano di colpire delle "chiese importanti".

"Un'agenzia di intelligence straniera ha riferito che l'NTJ (National Thowheeth Jama'ath) sta pianificando di compiere attacchi suicidi contro chiese di spicco come pure l'alta commissione indiana a Colombo", si legge nel messaggio. L'NTJ è un gruppo radicale musulmano in Sri Lanka, legato alla vandalizzazione delle statue buddiste.

 

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