http://www.asianews.it/it.html

14/11/2019

 

Lacrimogeno della polizia lo colpisce alla testa: 15enne in condizioni critiche

 

Diversi distretti di Hong Kong riferiscono di scontri avvenuti nella notte. La protesta si sposta nei campus universitari. La polizia antisommossa tenta di sgombrare le barricate vicino alla Baptist University. Gli studenti dell’Università cinese chiedono che la polizia resti fuori l’ateneo: l'Alta Corte dice no.

 

Un ragazzo di 15 anni è in condizioni critiche dopo essere stato colpito alla testa durante gli scontri di questa notte fra manifestanti e forze dell’ordine a Tin Shui Wai (nei Nuovi Territori). Verso le 22 di ieri, il ragazzo (foto 2) si trovava fuori dal centro commerciale Kingswood Richly Plaza quando, secondo le prime ricostruzioni, un contenitore di gas lacrimogeni lo ha raggiunto al capo. Il giovane ha subito un intervento chirurgico di quattro ore al cervello e da allora si trova nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Tuen Mun.

È in condizioni critiche anche un 70enne addetto alle pulizie, è stato lasciato in condizioni critiche dopo essere stato colpito alla testa a Sheung Shui (foto 3). I media locali riferiscono che a colpire l’anziano è stato un mattone lanciato da ignoti. Il governo afferma che l’uomo “è stato colpito alla testa da oggetti duri lanciati da uomini in maschera durante la sua pausa pranzo”. Un portavoce dell’esecutivo ha affermato di sentirsi oltraggiato dagli atti malvagi dei rivoltosi, aggiungendo che questi hanno condotto “atti estremamente pericolosi e violenti” e assalito deliberatamente membri del pubblico.

Questa mattina, le autorità ospedaliere di Hong Kong riferiscono che a causa dei disordini di ieri, oltre al giovane e all’anziano in condizioni critiche, sono ricoverate in ospedale 67 persone in tutto: 29 in condizioni stabili e una ancora in fase di valutazione. Diversi distretti hanno riferito di scontri notturni, tra cui Mong Kok, Prince Edward, Kwai Chung, Hung Hom, Sha Tin, Tai Po e Tin Shui Wai. I manifestanti hanno anche dato fuoco a caselli presso il Cross Harbor Tunnel e bloccato il traffico della galleria.

A seguito dei disordini avvenuti due giorni fa nell'Università cinese di Hong Kong (Cuhk), molti dei campus universitari della città sono diventati luoghi di protesta. La polizia antisommossa ha tentato di sgombrare le barricate vicino alla Baptist University intorno alle 2 di questa notte, ma ha incontrato resistenza da parte dei manifestanti. Gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni mentre i manifestanti bombe molotov. Le barricate sono state ripristinate dopo il ritiro della polizia. Stamane, gli ufficiali hanno sparato con gas lacrimogeni anche a Tsim Sha Tsui, nei pressi del Politecnico in risposta alle dichiarazioni secondo cui i dimostranti hanno lanciato una freccia contro un gruppo di agenti di pattuglia. La polizia riferisce di aver rinvenuto sei frecce sulla scena, anche se nessun agente è rimasto ferito.

Ieri sera, l'Alta Corte di Hong Kong ha respinto una domanda di ingiunzione provvisoria presentata dal capo del corpo studentesco della Cuhk. Essa avrebbe vietato alla polizia di entrare nel campus senza un mandato e di usare armi per il controllo della folla senza l'approvazione dell’università. Lo scorso 12 novembre, la Cuhk è stata l'epicentro di feroci scontri: manifestanti e polizia hanno combattuto per il controllo del ponte n. 2 nel campus di Sha Tin. L’indomani delle violenze, insegnanti, membri del personale, studenti ed ex studenti dell’ateneo hanno diffuso unappello urgentein cui denunciano abusi e chiedono le scuse delle forze dell’ordine.

 

top