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marzo 26, 2019 

 

Lo sporco scambio fra Francia e Germania: Gas in cambio di Copyright.

by Guido da Landriano

 

Oggi si è votata la pessima direttiva europea sul copyright, che lascia capire il desiderio dei funzionari europei di normalizzare il web ed imporvi la museruola. Secondo una ricostruzione del giornale tedesco FAZ, questa pessima, confusa, repressiva direttiva è figlia di uno scambio fra Francia e Germania.

Il quotidiano tedesco pone in luce come, sino a gennaio, la Germania fosse fortemente contraria a questa norma che avrebbe penalizzato un gran numero di start up tecnologiche tedesche. Soprattutto il ministro della giustizia tedesco, Katarina Barley, si era mostrata fredda nei confroti della norma ed in generale il governo tedesco puntava ad un’eccezione generalizzata a favore delle piccole aziende e delle start up, molto attive in Germania. Si parlava di un’esenzione per le società con fatturato inferiore ai 20 milioni di euro. Invece, improvvisamente, dopo il 22 gennaio, questa esenzione è scomparsa.

Proprio fra fine gennaio ed i primi di febbraio si era riaccesa la contesa sul gasdotto Nord Stream 2, fortemente voluto dalla Germania. La Francia aveva cercato di sottoporlo alla normativa europea che vuole il gestore di una infrastruttura essere un personaggio separato dall’utilizzatore della stessa. Una situazione che metteva la Germania nei guai, visto che la Russia è nello stesso tempo utilizzatrice e comproprietaria. Improvvisamente la Germania fu libera di dichiarare Nord Stream 2 sottoposto esclusivamente alla propria normativa nazionale, e nello stesso tempo rinunciò a tutte le opposizioni sulla normativa del Copyright, mandando a quel paese perfino le proprie start up.

Ora a Parigi si fa pagare il diritto d’autore perfino alle foto della Tour Eiffel illuminata, per cui il loro obiettivo di limitare la possibilità di far pagare il più possibile le immagini della Francia, mentre la Germania si è tenuta il proprio gas. E gli altri paesi? Si sono trovati con una normativa problematica e confusa sulle spalle, una grana in più da gestire. Il tutto per favorire i soliti noti dell’Unione Europea…

 

Grazie ad Aquisgrana:

Su laboratorio-21.it, leggiamo Domenico Moro che ci aggiorna sul Trattato di Aquisgana: La Ue, in realtà, è un sistema intergovernativo dove gli Stati non solo continuano ad esistere ma agiscono, sempre di più, secondo interessi e strategie nazionali. Al di là dei numerosi esempi in tal senso degli ultimi anni, specie dopo lo scoppio della crisi del debito pubblico, il Trattato di Aquisgana, siglato a gennaio dai governi di Francia e Germania, sancisce definitivamente l’inesistenza dell’Europa non solo come soggetto politico unitario, ma persino come terreno politico di coordinamento tra Stati … Francia e Germania anziché lavorare ad una maggiore integrazione europea, si focalizzano ad Aquisgana sull’integrazione franco-tedesca con obiettivi e istituzioni proprie. Infatti, all’art. 20 del cap. V si dichiara che il fine dell’integrazione è la creazione di “una zona economica franco-tedesca con regole comuni”, la cui attuazione è coordinata dal Consiglio economico e finanziario franco-tedesco … i due contraenti stabiliscono (Cap. I, art. 2) “di definire, prima dei grandi eventi europei, posizioni comuni e di concordare dichiarazioni coordinate dei rispettivi ministri”. In questo modo, il blocco franco-tedesco acquista un potere di condizionamento enorme sulle scelte europee, che vengono predeterminate … All’articolo 4 del capitolo II si dice: “Essi [Francia e Germania] si prestano reciprocamente aiuto e assistenza con tutti i mezzi a loro disposizione, comprese la forze armate, in caso di aggressione armata contro il loro territorio” … inoltre: “i due stati agiscono congiuntamente, ogniqualvolta possibile, conformemente alle rispettive norme nazionali, per mantenere la pace e la sicurezza (…) si impegnano a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le loro forze armate al fine di stabilire una cultura comune e di effettuare spiegamenti congiunti. Essi stanno intensificando lo sviluppo di programmi comuni di difesa e la loro estensione ai partner” … L’appoggio tedesco alla politica imperialista francese in Africa è sancito all’art. 7 del capitolo II, dove i due stati prevedono esplicitamente l’intervento militare congiunto, impegnandosi alla “prevenzione dei conflitti, risoluzione delle crisi, anche nel mantenimento della pace e gestione delle situazioni postbelliche” … Dopo il 1945 nessun sistema militare è credibile senza “dissuasione nucleare”. Ora, con questo trattato, la Germania, che non ha né è in condizioni di dotarsi di armi nucleari, si pone sotto la copertura di quelle della Francia. Eccetera. Il Trattato di Aquisgrana e la fine dell’Europa politica.

http://www.reteccp.org/primepage/2019/demoeuropa19/demoeuropa23.html

 

Anche Rosanna Spadini su Comedonchisciotte scrive di Aquisgana: c’è qualche forza misteriosa che negli ultimi 20 anni ha attirato nella voragine della recessione tutti gli stati membri, uno dopo l’altro, tranne la ‘locomotiva’ d’Europa, la Germania. Come se avessimo vissuto sul palcoscenico di “Dieci piccoli indiani”,  prima sparisce la Grecia, poi Irlanda, Spagna, Italia, Gran Bretagna, ed ora anche la Francia, stretta in un aggancio mortale, preludio di morte. Aquisgrana, terra di mezzo tra Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, è stata la sede di nascita del Sacro Romano Impero, di Carlo Magno (Karl der Grosse ), ed ora è diventata il cimitero del Regno dell’Euro. Gli sciacalli dorati del Regno dell’Euro si sono  proposti spesso come i salvatori dell’Europa, vedi  Draghi, Macron, Merkel… hanno promesso crescita, benessere e lavoro, poi, dopo aver danneggiato tutti i fondamentali economici degli stati membri, dopo averli ficcati nella palude Stigia della storia, ora hanno stretto un patto di sangue per non morire definitivamente … “Non siamo in grado di fare progressi nella costruzione dell’Europa, salteremo quindi nell’ignoto con la moneta unica per costringerci a convergere e mettere in atto solidarietà e strutture integrate. O la va o la spacca”. Così avevano detto Kohl e Mitterrand nel 1992. Risultato, un disastro. Tutte le economie europee già divergenti, sono entrate in aperto conflitto, la Germania ha divorato le forze dei suoi vicini ad ovest e a sud, in primo luogo la Francia, e mai le tensioni tra i paesi europei sono state così violente dalla caduta del nazismo e dalla fine della guerra fredda. Il nuovo trattato è stato firmato lo stesso giorno del trattato dell’Eliseo tra de Gaulle e il cancelliere Adenauer, il fondatore della Germania federale … Esso riunisce due nazioni, una delle quali interpreta a meraviglia l’arroganza dell’Unione europea, mentre l’altra, paralizzata dal proprio declino economico, appare politicamente disperata di conquistare le grazie del suo potente vicino … Dopo settant’anni di sforzi meticolosi, in realtà non si è creata alcuna solidarietà tra i cittadini europei. L’Unione europea in particolare si riflette esclusivamente nella libera circolazione di capitali e beni nonché nella rimozione di tutti gli ostacoli alla libertà d’impresa e ai saccheggi. Gli interessi nazionali che hanno dominato l’UE fin dalla nascita, soprattutto quelli tedeschi, hanno preso sempre più il sopravvento, gli abitanti degli stati del nord sono diventati di anno in anno più ricchi, mentre gli altri sempre più poveri. La nuova Europa così delineata sancirà definitivamente la trazione franco-tedesca, con la Germania che traina e la Francia che segue in subordine. Finché il sistema euro potrà resistere. Eccetera. Aquisgrana: la signora omicidi ha colpito ancora. http://www.reteccp.org/primepage/2019/demoeuropa19/germania.html

 

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