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21 Marzo 2019

 

Caos Brexit: ora Merkel e Macron minacciano i parlamentari britannici

 

La giornata di oggi potrebbe chiamarsi “Tutti contro il Parlamento Britannico”. I Membri del Parlamento sono stati attaccati internamente ed esternamente per non essere stati  in grado di approvare l’accordo sulla Brexit sfornato dalla signora Theresa May. Quindi si sono trovati contro:

 

- La May, che ha dato loro la colpa per il rinvio della Brexit che comunque non potrà andare oltre il 30 giugno

- il primo ministro francese Macron che ha chiesto hard brexit in caso di mancato voto sul deal;

- il cancelliere tedesco che proprio oggi ha posto un ultimatum affermando che o viene approvato il Deal o il Regno Unito deve uscire entro la prossima settimana, e che solo l’approvazione del deal potrebbe assicurare un rinvio;;

- Juncker che si è detto propenso ad un rinvio, ma non oltre il 23 maggio, altrimenti gli inglesi dovrebbero partecipare alle elezioni;

- l’ex responsabile del Foreign Office William Hague che afferma che il parlamento potrebbe perfino cancellare la Brexit.

 

Il piano della remainer May è chiaro: causare talmente tanto caos da cancellare o far rinviare a tempo indefinito la Brexit. Questo è il risultato che raggiungerà il partito Conservatore avendola scelta con la finalità di sabotare l’accordo in chiave europeista, infischiandosene del risultato popolare , e ne pagherà il risultato con il suicidio politico.  In quest’ottica sono  da leggere gli interventi di Macron e della Merkel, tesi a mettere alle strette un parlamento che ha votato per l’articolo 50, cioè l’uscita, entro il 29 marzo, ma anche per non uscire senza un accordo.

Il discorso al popolo inglese di ieri sembra essere scritto per irritare i parlamentari, che si sono visti scaricare la colpa per il mancato accordo. In realtà il Parlamento la sua l’ha detta, respingendo il deal per ben due volte. Ora per ripresentarlo deve essere non modificato (perchè la UE ha già detto che non concederà ulteriori modifiche), ma integrato in qualche forma per farlo apparire diverso ed ammissibile al voto, ma non sarà facile. Nel frattempo Nigel Farage si sfrega le mani perchè, come ha affermato al Telegraph, si prepara nella prossima campagna elettorale a squartare i Conservatori “Un arto alla volta” (Limb by Limb): chi può dargli torto dato che l’incapacità della May, non del parlamento, farà si che, probabilmente , vedremo lui ed i suoi amici ancora al Parlamento Europeo ad ingrossare la fila degli Euroscettici. Nel frattempo Corbyn, con un partito diviso dalla francia blairiana,  si reca discutere con a Bruxelles con i negoziatori della UE, viaggio che si tramuterà in una birretta con patate e muscoli, dato che i negoziatori nulla possono e vogliono concedere. I francesi sono stati chiari: gli inglesi devono essere umiliati ed essere una lezione per tutti. Con Therresa May questo è più  che possibile.

 

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