https://www.huffingtonpost.it/

27/02/2019

 

Giovanni Tria: "Saccomanni fu ricattato dalla Germania sulle banche"

 

La dichiarazione: "Il ministro delle Finanze tedesco disse che se l'Italia non avesse accettato il bail-in, si sarebbe diffusa la voce che il sistema bancario era prossimo al fallimento"

 

La Germania avrebbe ricattato l'Italia sul sistema bancario. È questa l'accusa di Giovanni Tria in Commissione Finanze in Senato. Quando è stato introdotto il bail-in ha spiegato, "era ministro Saccomanni che fu praticamente ricattato dal ministro delle finanze tedesco" che avrebbe detto che "se l'Italia non avesse accettato, si sarebbe diffusa la notizia che l'Italia non accettava perché aveva il sistema bancario prossimo al fallimento e questo avrebbe significato il fallimento del sistema bancario". Il ministro a cui si riferisce è Wolfgang Schäuble. Il ministro dell'Economia italiano ha riferito sugli esiti dell'Ecofin in Commissione Finanze del Senato aggiungendo di condividere "l'opinione di Patuelli". Il presidente dell'Abi ha definito la norma europea sul bail-in desueta che va abrogata.

"Condivido il fatto che dovrebbe essere abolito", ha spiegato Tria sottolineando però che "non prevedo che in tempi brevi possa essere abolito o che ci sia una convergenza tale che si possa arrivare, almeno per ora e non so se in futuro, all'abolizione" del bail in. "Credo - ha proseguito il ministro dell'Economia - che quando è stato introdotto in Italia fossero quasi tutti contrari, anche la Banca d'Italia in modo discreto si oppose".

https://www.lettera43.it/it/

27 febbraio 2019

 

Tria ha detto che Saccomanni fu ricattato sul bail-in

 

Il ministro dell'Economia in parlamento: «La Germania altrimenti avrebbe diffuso la notizia che il nostro sistema bancario era prossimo al fallimento».

 

Al momento dell'introduzione del bail-in in Italia «erano tutti contrari» e «anche la Banca d'Italia in modo discreto si oppose». Ma il ministro dell'Economia dell'epoca, Fabrizio Saccomanni, «fu praticamente ricattato dal ministro delle Finanze tedesco», ovvero Wolfgang Schäuble, con la minaccia che se il nostro Paese non avesse accettato le nuove regole per il salvataggio degli istituti di credito in difficoltà «si sarebbe diffusa la notizia che il sistema bancario italiano era prossimo al fallimento». La "bomba" è stata sganciata in parlamento dall'attuale titolare del Tesoro, Giovanni Tria, nel corso di un'audizione di fronte alla commissione Finanze del Senato. Sempre a proposito del bail-in, il ministro ha aggiunto di non vedere «la possibilità che in tempi brevi possa essere abolito». La sua personale opinione, tuttavia, è che «dovrebbe essere abolito». Tria ha spiegato infatti di condividere il giudizio espresso sul bail-in dal presidente dell'Abi Antonio Patuelli, che ha definito desueta tale norma.

 

COME FUNZIONA IL BAIL-IN

Il bail-in è entrato in vigore il primo gennaio 2016 in tutti i Paesi europei con l'ormai famosa direttiva Brrd. Prevede che, nel caso in cui una banca dell'Eurozona dovesse andare in crisi, possa essere "salvata" non più dallo Stato, ovvero a carico dell'intera collettività come succedeva prima. Ma accollando agli azionisti, agli obbligazionisti e ai correntisti della banca stessa un importo non inferiore all’8% delle passività totali dell'istituto. Dal bail-in sono esclusi: i depositi fino a 100 mila euro; la liquidità per conto del cliente; le passività garantite; le passività interbancarie con scadenza inferiore a sette giorni; i debiti verso i dipendenti, se favoriti dalla normativa fallimentare; le attività oggetto di una relazione fiduciaria.

.

top