Global Research,

May 09, 2014

 

Ukraine: US Ambassador to Moscow’s 2008 Cable – “Nyet, Means Nyet: Russia’s NATO Engagement’s Red Line.”

By Felicity Arbuthnot


https://wikileaks.org/

1° febbraio 2008

http://znetitaly.altervista.org/

17 novembre 2019

 

Nyet significa nyet: linee rosse della Russia sull’espansione della NATO

di Ambasciatore USA a Mosca

Traduzione di Giuseppe Volpe

 

Dispaccio a:

Capi di stato maggiore congiunti

Cooperazione NATO-Unione Europea

Comitato della Sicurezza Nazionale

Collettivo Politico Russia di Mosca

Segretario alla Difesa

Segretario di Stato

 

Mosca 182 – Classificato [confidenziale] da ambasciatore William J. Burns – Motivo 1.4 (b) e (d).

 

Sommario

Dopo una prima reazione muta dell’intenzione dell’Ucraina di chiedere una Piano d’Azione per l’Adesione alla NATO (MAP) al vertice di Bucarest (rif.A) il Ministro degli Esteri (MAF) Lavrov e altri alti dirigenti hanno ripetuto una forte opposizione, sottolineando che la Russia considererebbe un’ulteriore espansione a est una potenziale minaccia militare. L’espansione della NATO, particolarmente in Ucraina, resta  una problema “emotivo e nevralgico” per la Russia, ma anche considerazioni politiche strategiche sono alla base della forte opposizione all’adesione dell’Ucraina e della Georgia alla NATO. In Ucraina esse includono timori che il problema possa potenzialmente dividere in due il paese, conducendo a violenze e persino, affermano alcuni, alla guerra civile, il che costringerebbe la Russia a decidere se intervenire. Inoltre il governo russo (GOR) ed esperti continuano ad affermare che l’adesione ucraina alla NATO  avrebbe un forte impatto sull’industria russa della difesa, sui rapporti familiari russo-ucraini e in generale sulla relazioni bilaterali. In Georgia il GOR teme continua instabilità e “atti provocatori” nelle regioni separatiste. Fine del sommario.

 

MFA: Allargamento della NATO “potenziale minaccia militare alla Russia”

Nel corso della sua revisione annuale della politica estera russa il 22-23 gennaio (rif. B) il ministro degli esteri Lavrov ha sottolineato che la Russia doveva considerare la continua espansione della NATO, particolarmente in Ucraina, una potenziale minaccia militare. Anche se la Russia potrebbe credere a dichiarazioni dell’occidente che la NATO non era diretta contro la Russia, quando si guardi alle recenti attività militari in paesi NATO (creazione di postazioni operative statunitensi avanzate, eccetera) queste dovevano essere valutate non in base alle intenzioni dichiarate bensì in base al loro potenziale. Lavrov ha sottolineato che mantenere la “sfera d’influenza” della Russia nel vicinato era anacronistico e ha riconosciuto che gli USA e l’Europa avevano “interessi legittimi” nella regione. Ma, ha sostenuto, anche se i paesi erano liberi di prendere le proprie decisioni riguardo alla loro sicurezza e a quali strutture politico-militari aderire, dovevano tener presente l’impatto sui loro vicini.

 

Lavrov ha sottolineato che la Russia era convinta che l’allargamento non era basato su ragioni di sicurezza, ma era un’eredità della Guerra Fredda. Ha contestato tesi che la NATO sia un meccanismo appropriato per aiutare a rafforzare governi democratici. Ha detto che la Russia comprendeva che la NATO era in cerca di una nuova missione, ma c’era una crescente tendenza dei nuovi membri a fare e dire tutto quel che volevano semplicemente perché erano sotto l’ombrello della NATO (ad esempio tentativi di alcuni paesi membri di “riscrivere la storia e glorificare i fascisti”).

 

Durante una comunicazione alla stampa il 22 gennaio in risposta a una domanda riguardo alla richiesta dell’Ucraina di un MAP, il MFA ha affermato: “Una radicale nuova espansione della NATO può determinare una grave svolta politico-militare che inevitabilmente colpirà gli interessi di sicurezza della Russia”. Il portavoce ha proseguito sottolineando che la Russia era legata all’Ucraina da obblighi bilaterali fissati nel Trattato di Amicizia, Cooperazione e Partenariato del 1997 in cui entrambe le parti si erano impegnate a “astenersi dalla partecipazione o da sostegno a qualsiasi azioni in grado di pregiudicare la sicurezza dell’altra Parte”. Il portavoce ha fatto notare che “la probabile integrazione [dell’Ucraina] nella NATO complicherebbe seriamente le multiformi relazioni russo-ucraine” e che la Russia “dovrebbe assumere misure appropriate”. Il portavoce ha aggiunto che “si ha l’impressione che l’attuale dirigenza ucraina consideri in larga misura il riavvicinamento alla NATO come un’alternativa a legami di buon vicinato con la Federazione Russa”.

 

Opposizione russa nevralgica e concreta

Le aspirazioni alla NATO di Ucraina e Georgia non solo toccano un nervo scoperto in Russia ma generano anche gravi preoccupazioni circa le conseguenze per la stabilità nella regione. Non solo la Russia percepisce un accerchiamento e tentativi di indebolire l’influenza russa nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che colpirebbero seriamente interessi di sicurezza russi. Esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata che le forti divisioni in Ucraina circa l’adesione alla NATO, con gran parte della comunità etnica russa contro l’adesione, potrebbero determinare una forte divisione, comportando violenze e, al peggio, una guerra civile. In tale eventualità la Russia dovrebbe decidere se intervenire; una decisione che la Russia non vuole dover affrontare.

 

6) Dmitriy Trenin, vicedirettore del Carnegie Moscow Center, ha manifestato la preoccupazione che l’Ucraina sia, nel lungo termine, il fattore potenzialmente più destabilizzante delle relazioni USA-Russia, considerato il livello di emotività e nevralgicità suscitato dalla sua ricerca di adesione alla NATO. La lettera che ha chiesto la valutazione di un MAP era arrivata come una “cattiva sorpresa” ai dirigenti russi, che calcolavano che le aspirazioni ucraine alla NATO fossero sicuramente nel dimenticatoio. Con la lettera pubblica il problema è stato “acutizzato”.  Poiché l’adesione restava divisiva nella politica interna ucraina, ha creato un’apertura all’intervento russo. Trenin ha manifestato la preoccupazione che elementi della dirigenza russa sarebbe incoraggiati a interferire, stimolando un aperto incoraggiamento USA alle forze politiche d’opposizione e lasciando USA e Russia in un classico atteggiamento conflittuale. L’ironia, ha affermato Trenin, era che l’adesione dell’Ucraina renderebbe inoffensiva la NATO ma né il pubblico russo né l’opinione dell’élite era pronto per tale argomento. La graduale svolta a ovest dell’Ucraina era una cosa, il suo status preventivo di alleato militare USA de jure, un’altra. Trenin ha ammonito con forza contro permettere che una lotta ucraina interna per il potere, in cui il MAP sia semplicemente una leva nella politica interna, complichi ulteriormente oggi le relazioni USA-Russia.

 

Un altro problema che determina l’opposizione russa all’adesione ucraina è la considerevole cooperazione dell’industria della difesa che i due paesi condividono, comprese numerose fabbriche in cui sono prodotte armi russe. Anche se sono in corso sforzi per chiudere o trasferire la maggior parte di queste fabbriche in Russia e per trasferire la flotta del Mar Nero da Sebastopoli a Novorossiysk prima della scadenza del 2017, il GOR ha chiarito che l’adesione dell’Ucraina alla NATO imporrebbe alla Russia di operare grandi cambiamenti (costosi) alla sua cooperazione industriale alla difesa.

 

Analogamente il GOR ed esperti notano che ci sarebbe anche un considerevole impatto sulle cooperazione economica e occupazionale russo-ucraina, compreso l’effetto di migliaia di ucraini che vivono e lavorano in Russia e viceversa, a causa della necessità di imporre un nuovo regime di visti. Questo, ha sostenuto Aleksandr Konovalov, direttore dell’Istituto di Valutazioni Strategiche, diverrebbe un calderone bollente di rabbia e risentimento nella popolazione locale.

 

Quanto alla Georgia la maggior parte degli esperti ha affermato che anche se non nevralgica per la Russia come l’Ucraina, il GOR ha considerato la situazione nel paese troppo instabile per affrontare la divisività che l’adesione alla NATO potrebbe causare. Aleksey Arbatov, vicedirettore del Carnegie Moscow Center, ha sostenuto che le aspirazione della Georgia alla NATO erano semplicemente un modo per risolvere i suoi problemi in Abkazia e Ossezia meridionale, e ha avvertito che la Russia sarebbe posta in una situazione difficile se ciò accadesse.

 

Reazione della Russia

Il GOR ha chiarito che dovrebbe “rivedere seriamente” il suo intero rapporto con Ucraina e Georgia nel caso la NATO le invitasse a aderire. Ciò potrebbe includere grossi impatti sull’impegno energetico, economico e politico-militare con possibili ripercussioni in tutta la regione e nell’Europa Centrale e Occidentale. La Russia probabilmente rivedrebbe anche la sua relazione con l’Alleanza e le attività nel Comitato NATO-Russia e considererebbe ulteriori azioni nel campo del controllo delle armi, compresa la possibilità di un completo ritiro dai Trattati sulle Armi Convenzionali in Europa (CFE) e sulle Forze Nucleari a Raggio Intermedio (INF) e minacce più dirette contro i piani di difesa missilistica statunitensi.

 

Isabelle Francois, direttrice dell’Ufficio Informazioni NATO a Mosca (proteggere) ha dichiarato di ritenere che la Russia abbia accettato che alla fine Ucraina e Georgia aderiscano alla NATO e che sia impegnata in una pianificazione di lungo termine per riconfigurare le sue relazioni con entrambi i paesi, e con l’Alleanza. Tuttavia la Russia non era ancora pronta a far fronte alle conseguenze di un ulteriore allargamento della NATO nel suo sud. Ha aggiunto che anche se la Russia apprezzava la cooperazione con la NATO nel Comitato Russia-NATO (NRC), la Russia riterrebbe necessario insistere sul riadattare la relazione NATO-Russia, se non anche a ritirarsi del tutto dal NRC nel caso Ucraina e Georgia aderissero alla NATO.

 

L’opposizione della Russia all’adesione di Ucraina e Georgia nella NATO è sia emotiva sia basata su percepiti interessi strategici a proposito dell’impatto sugli interessi russi nella regione. E’ anche politicamente popolare dipingere USA e NATO come avversari della Russia e usare l’estensione della NATO in Ucraina e Georgia come mezzo per generare sostegno dai nazionalisti russi. Anche se l’opposizione russa alla prima tornata dell’allargamento della NATO a metà degli anni Novanta è stata forte, la Russia si sente oggi in grado di reagire con maggiore forza a quelle che percepisce come azioni contrarie ai suoi interessi nazionali.

BURNS

 


Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Originale: https://wikileaks.org/plusd/cables/08MOSCOW265_a.html

 

 

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