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11 Dicembre 2019

 

Stati Uniti. Per Trump arriva l’impeachment. Il voto entro Natale

di Rino Condemi

 

I Democratici statunitensi hanno presentato con una conferenza stampa, i due articoli di impeachment contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Jerry Nadler, il presidente della commissione Giustizia della Camera, ha dichiarato che Trump sarà accusato di abuso di potere e intralcio al Congresso.

Abuso di potere e ostruzione del Congresso sono i due “articoli” che saranno messi al voto per l’impeachment di Trump nella vicenda dell’ Ucrainagate, ha annunciato il presidente della commissione giustizia Nadler, sostenendo che il presidente ha messo se stesso davanti al paese minacciandone la sicurezza, corrompendo le elezioni e violando la costituzione.

Dalle indagini alla Camera su Donald Trump sono emerse “prove schiaccianti e incontestabili, non ci ha lasciato altra scelta” ha detto il presidente della commissione intelligence Adam Schiff che ha coordinato le indagini dei Democratici. “Ha cercato aiuto dall’Ucraina per i suoi interessi personali, essere rieletto, e non per il bene del Paese. E la sua cattiva condotta continua ancora in questi giorni”, ha aggiunto Schiff.
E’ la terza volta nella storia degli Stati Uniti che vengono proposti capi di imputazione per la messa in stato d’accusa del presidente.
Il presidente della stessa commissione Nadler ha annunciato che la commissione Giustizia della Camera si riunirà entro la fine della settimana per votare gli articoli dell’impeachment contro. Poi ci sarà il voto alla Camera in sessione plenaria, probabilmente entro Natale.
Trump ha risposto all’annuncio dell’impeachment con una raffica di tweet parlando di “Caccia alle streghe”, di “I dem fannulloni sono una vergogna” riaffermando anche che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che non ci fu alcuno scambio con gli aiuti militari americani a Kiev.
Per la portavoce della Casa Bianca Stephanie Grisham “Donald Trump affronterà queste false accuse in Senato e si aspetta di essere pienamente scagionato perché non ha fatto nulla di male”. Ma il fatto c’è e il dato è tratto.

Fonte: https://www.theepochtimes.com

https://toba60.com/

Dicembre 11, 2019

 

Donald Trump Impeachment A Crazy Bullshit (Italian)

di Ivan Pentchoukov

 

Il titolo come avrete avuto modo di vedere e’ volutamene posto in inglese, vedete ci sono termini che in determinate lingue sono oggettivamente volgari, per i molti statunitensi che seguono il blog forse la cosa non appare molto gradita, ma a questo loro ci sono abituati e poi diciamocela tutta e’ il contenuto quello che conta.

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 82 Fiona Hill, ex funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale, e David Holmes, funzionario del Dipartimento di Stato stazionato presso l’Ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina, si preparano a testimoniare nell’ambito dell’inchiesta di impeachment nei confronti del presidente Donald Trump, il 21 novembre 2019 presso il Campidoglio di Washington.

 

Ho posto appositamente un traduttore a lato del magazine per risolvere ogni controversia linguistica.

 

E’ doveroso da parte mia mettere in chiaro alcune cose, io non sono un simpatizzante accanito di Donald Trump, sono un Giornalista Online e ho il preciso dovere di esporre i fatti per quello che sono,ogn’uno poi e’ libero di trarre ogni sua considerazione, da anni pubblico su Twetter post riservati QAnon una sorta di Anonimous, (Quello per in tenderci con la maschera Bianca) per come il grande pubblico in Europa lo identifica, con oltre un milione di visualizzazioni mensili, e’ un pubblico quello che segue i post, molto legato al presidente degli Stati Uniti, giusto o sbagliato che sia, sarà’ il tempo a deciderlo, ma e’ del presente che voglio parlare.

Mai presidente e’ stato tanto contestato in maniera cosi capillare come Trump, mai presidente e’ sotto il mirino della stampa e televisione di tutto il mondo, lo sappiamo tutti, essere a capo del paese più’ potente della terra ha i suoi inconvenienti, dite la verità’, a scuola non era sempre il primo della classe il più’ antipatico?

Mi ritengo un anarchico e questo mi sgrava da ogni influenza di natura ideologica e politica, ed e’ per questo che mi prendo la libertà’ di porre alla vostra attenzione alcuni dati oggettivi che vengono sistematicamente trascurati da ogni organo di informazione mainstream su scala mondiale.

 

Non mi pare che su Ronald Reagan Bill Clindon o George H. W. Bush padre e George W. Bush figlio per non parlare di Barack Obama, la stampa e le televisioni di tutto il mondo abbiano mai sviluppato una critica cosi feroce e violenta come contro Trump, se consideriamo che nel loro mandato hanno letteralmente devastato il pianeta con scellerate prese di posizione di cui ancora ora ne stiamo pagando le conseguenze.

 

Menzionare i crimini perpetrati da queste persone, Guerre, Invasioni Territoriali, Colpi di Stato in nome della pace, Sanzioni Economiche, Collusioni con strutture Finanziarie Destabilizzanti e potrei andare avanti per anni a citare ogni misfatto, e’ un compendio di tutto quello che umanamente parlando non dovrebbe essere fatto

Donald Trump non e’ da meno, in giro per il mondo ci sono molte cose che non quadrano, rimane il fatto che se lo fa lui tutto va male, quando lo facevano gli altri, tutto era perfetto!!!!

 

Ci sono molti lati oscuri, il numero ancora troppo basso di persone che frequentavano il magazine fa si che non possa espormi troppo su dettagli inerenti la base di tutto quello che ci sta dietro, ma verrà’ il giorno in cui potrò farlo… spero presto!

Caro Trump sei un gran figlio di P………( whore) non mi sei per nulla simpatico, ti odio dal profondo del mio cuore, perché sei a capo della più’ potente nazione della terra, ”ma sto’ dalla tua parte”, perché tutti ti detestano e questo nella storia del tuo paese non era mai accaduto, questo puo’ sigificare una sola cosa, che per la prima volta un presidente degli Stati Uniti D’America ha fatto qualcosa di buono, cosa di preciso ancora non e’ ancora dato a sapere ma………..

Toba60

 

Impeachment a Trump, per ora tanto fumo e poco arrosto

La procedura di impeachment contro Donald Trump non ha ancora prodotto alcuna prova diretta dell’accusa mossa nei confronti del presidente, nemmeno dopo una lunga sequela di testimonianze e diverse settimane di deposizioni e dibattiti.

 

Donald Trump

 

Il sovraintendente dell’inchiesta, nonché presidente del Comitato dei servizi segreti della Camera dei Rappresentanti, Adam Schiff, sostiene che Trump abbia tentato di accrescere le proprie probabilità di rielezione operando pressioni sul neo presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, affinché avviasse indagini sul conto dell’ex vice presidente americano Joe Biden [in corsa per le elezioni del 2020 con il partito democratico, ndt] e di suo figlio Hunter Biden.

 

Ma finora tutte le testimonianze raccolte dagli inquirenti rimandano a una piramide di ‘sentito dire’ e informazioni de relato (indirette) basate unicamente su due fonti primarie: l’ambasciatore statunitense presso l’Unione Europea Gordon Sondland e l’ex inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina Kurt Volker.

 

Il 20 novembre, durante un interrogatorio formale, Sondland ha dichiarato che nessuno gli ha mai detto che la sospensione degli aiuti all’Ucraina fosse collegata alle indagini su Biden, ma che lui aveva semplicemente supposto che esistesse una connessione tra le due cose. Invece Kurt Volker, che era in contatto sia con Trump che con gli ucraini, ha dichiarato che gli aiuti non sono mai stati soggetti a condizioni legate alle indagini.

 

Sebbene la procedura di impeachment della Camera non funzioni come un regolare processo – dove i sentito dire, le prove de relato e le supposizioni sarebbero state prontamente stroncate dagli avvocati difensori – sembra che i parlamentari democratici e buona parte della stampa abbiano considerato i sentito dire e le supposizioni come delle prove vere e proprie.

 

Il 21 novembre, in seguito alla testimonianza rilasciata dall’ex funzionario del Consiglio per la sicurezza nazionale Fiona Hill, il senatore repubblicano Mike Turner ha esposto con chiarezza il responso delle indagini svolte dalla commissione della Camera sino ad oggi: «Per coloro che ci seguono da casa, i tentativi di accusare il nostro presidente di coercizione, estorsione o corruzione con queste testimonianze – dal momento che ci avviciniamo alla sessione conclusiva – si possono riassumere fondamentalmente nel seguente modo: abbiamo [il funzionario del Dipartimento di Stato, ndr] Kent e l’ambasciatore Taylor che hanno parlato di informazioni apprese da altri […] ma anche tutti questi ‘altri’ hanno testimoniato qui davanti a noi; non manca nessuno all’appello».

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 82 Donald Trump

 

«Kent e Taylor hanno dichiarato di aver appreso ciò che sapevano da Morrison e Sondland. Morrison ha dichiarato a sua volta di averlo sentito da Sondland. E Sondland ha attestato ieri di non averlo sentito da nessuno al mondo».

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli esteri ucraino Vadym Prystaiko hanno entrambi dichiarato di non essere mai stati a conoscenza di una connessione tra la sospensione degli aiuti all’Ucraina e la richiesta di indagini da parte di Trump; e anche il presidente degli Stati Uniti ha negato qualsiasi connessione.

 

Alcuni testimoni che potrebbero fare maggiore luce sull’oggetto dell’inchiesta si sono rifiutati di comparire davanti alla commissione. Le figure chiave del caso sarebbero Trump stesso, l’avvocato personale del presidente Rudy Giuliani e il segretario dell’energia Rick Perry.

 

«Kent e Taylor hanno dichiarato di aver appreso ciò che sapevano da Morrison e Sondland. Morrison ha dichiarato a sua volta di averlo sentito da Sondland. E Sondland ha attestato ieri di non averlo sentito da nessuno al mondo».

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli esteri ucraino Vadym Prystaiko hanno entrambi dichiarato di non essere mai stati a conoscenza di una connessione tra la sospensione degli aiuti all’Ucraina e la richiesta di indagini da parte di Trump; e anche il presidente degli Stati Uniti ha negato qualsiasi connessione.

 

Alcuni testimoni che potrebbero fare maggiore luce sull’oggetto dell’inchiesta si sono rifiutati di comparire davanti alla commissione. Le figure chiave del caso sarebbero Trump stesso, l’avvocato personale del presidente Rudy Giuliani e il segretario dell’energia Rick Perry.

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