Bibliografia


Citati da Angelo Cianti nel suo Pianeta Terra, benvenuti all'inferno

Pianeta Terra, Benvenuti all’inferno

di Giovanni Angelo Cianti

 

QUESTO LIBRO INIZIA DOVE GLI ALTRI SI FERMANO

La sottospecie umana dei sapiens compare improvvisamente e inspiegabilmente sulla Terra in tempi recentissimi, poco più di centomila anni fa. Da allora, docile e obbediente, è gestita esattamente come noi facciamo con gli altri animali, la sua assoluta mancanza di consapevolezza consente a chi la guida di operare nell’arbitrio più totale, fuori da ogni controllo. La sua storia è una interminabile litania di miserie, fame, guerre, sofferenze e morte, incapace com’è di imparare persino dal dolore. Una biomassa illusa di essere protagonista di vicende delle quali è solo una pallida controfigura, canea di burattini che si agitano senza capire, marionette manovrate da altrui volontà. Non a loro – perduti in meschini affanni - questo libro è dedicato. L’obiettivo che ci siamo posti è strappare quella piccola parte di umani che ne sono consapevoli all’Inferno nel quale vivono, ridare a questi rari esemplari di uomo la loro intrinseca natura, la dignità di animali sani, liberi, veri e di conseguenza finalmente felici.

L’altra europa

di Paolo Rumor

 

Gruppo MessaggerieQuesto libro nasce da una telefonata, un incontro personale e un manoscritto. La telefonata avviene tra Paolo Rumor, discendente dell'omonima famiglia protagonista di molte vicende della Democrazia Cristiana, e Giorgio Galli, il massimo esperto italiano dei rapporti tra esoterismo e politica. Oggetto della telefonata e del successivo incontro tra i due è un manoscritto per molti versi sconcertante. Si tratta di un ampio segmento delle "Memorie riservate" di Giacomo Rumor, padre di Paolo ed esponente di punta della DC del dopoguerra. Al centro del memoriale vi è la collaborazione tra Rumor senior (fiduciario di monsignor Montini, futuro papa Paolo VI) e Maurice Schumann, insigne statista francese all'epoca del Trattato di Roma (1957), cioè del primo concreto passo verso l'Unione Europea. Dalle pieghe di questa sinergia emergono confidenze inquietanti: dietro al lavoro diplomatico che porta al Trattato sembrano nascondersi alcune centrali occulte, portatrici di una loro idea di Europa, con sensibili interferenze non solo della Cia e del Vaticano, ma anche di misteriosi, antichissimi circoli esoterici... .

Resi umani

di Mauro Biglino e Pietro Buffa

 

Agli inizi degli anni ‘70, Roger W. Wescott, allora professore ordinario di antropologia alla Drew University nel Medison, scosse la comunità accademica con un lavoro editoriale in cui si sosteneva che la nostra evoluzione fosse legata a processi di domesticazione.

In quel suo saggio The Divine Animal lo studioso ipotizzava che antichi colonizzatori del nostro pianeta avessero effettuato pressioni selettive sugli ominidi, guidando nel tempo l’evoluzione umana, sia biologica che culturale.

A distanza di quasi 50 anni da quel primo studio, gli autori bestseller Mauro Biglino e Pietro Buffa tornano sul tema alla luce di conoscenze più moderne e dati più aggiornati che provengono sia dal mondo scientifico che dall’analisi degli antichi testi sulle origini.

In questo libro scoprirai:

Perché Homo sapiens mostra (tra i primati) caratteristiche biologiche tipiche delle specie addomesticate?

Domesticazione nell’evoluzione umana: processo autonomo od opera di terzi?

Antichi miti descrivono come all’uomo sia stato insegnato tutto… All’interno del genoma per comprendere cosa ci ha reso umani e cosa è la “materia oscura del genoma”. Antichi miti descrivono manipolazioni di embrioni e nascite di uomini al di fuori del corpo materno (ectogenesi), una possibilità a cui la scienza lavora. …e molto altro ancora! Un libro di Mauro Biglino e Pietro Buffa.

Dominio

di Francesco Saba Sardi

 

L'autore, ripercorre tutte le tappe storiche e filosofiche che hanno portato l'umanità dall'organizzazione "orizzontale" dei gruppi primordiali a quella "gerarchica" delle cosiddette società avanzate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pietro Ratto

https://www.youtube.com/watch?v=cvAM10DCKyU&vl=it

 

Il primo libro che svela i misteri della famiglia Rotschild!

Non è assolutamente vero che esser famosi significhi contare davvero qualcosa. Nell’era dei social network, in cui ognuno cerca disperatamente di apparire e di collezionare il maggior numero possibile di amici e di condivisioni, chi davvero esercita un’influenza importante non viene mai, o quasi mai, menzionato.

Non c’è nessun accenno, per esempio, alla famiglia Rothschild all’interno dei libri di storia su cui i nostri ragazzi studiano. Questo cognome è quasi sconosciuto.

Nonostante ciò, questo libro intende dimostrare come i Rothschild e le altre dinastie con cui essi si sono via via imparentati, abbiano esercitato un’influenza enorme sulla storia del nostro pianeta, per lo meno dalla fine del Settecento ad oggi. Un’indagine quanto mai attuale, che spiega molte cose sul famigerato debito pubblico diventato ormai un’ossessione per milioni e milioni di persone; uno studio che, condotto in parallelo sulle singole grandi famiglie della finanza internazionale, parte da parecchi secoli fa e dimostra che i grandi banchieri e imprenditori del nostro tempo discendono da antichissime stirpi, spesso di sangue reale, i cui esponenti, intorno al diciassettesimo secolo, sembrano essersi improvvisamente resi conto che il tempo dei privilegi dei nobili stava finendo. E che la nuova partita si sarebbe vinta sul terreno del controllo dell’intera economia mondiale.

 

Dopo "I Rothschild e gli altri", Pietro Ratto torna a ricucire pazientemente i collegamenti genealogici, finora tenuti nascosti, tra le famiglie che determinano gli equilibri economici, finanziari e politici mondiali, concentrandosi nello specifico sull'inimmaginabile influenza politica esercitata dalla famiglia dei Warburg (considerati i "Rothschild d'Amburgo") in Germania e il loro progressivo avvicinamento ai ricchissimi Rockefeller, sotto la protezione della grande dinastia Rothschild. Un'opera che offre una prospettiva nuova su moltissime vicende storiche degli ultimi secoli: le origini italiane di molte delle dinastie che hanno influito, e influiscono, sulla stabilità economico-finanziaria di grandi potenze straniere; la contrastata nascita e i tortuosi sviluppi della Federal Reserve; le insospettabili alleanze segrete tra fazioni e dinastie apparentemente rivali; le molte ombre sull'affondamento del Titanic; i veri obbiettivi di interventi internazionali finalizzati, ufficialmente, al ripristino della pace o degli equilibri mondiali. Tutto questo - e molto altro ancora - fa di questo saggio, un libro che disorienta, offrendo una prospettiva davvero nuova su moltissime vicende storiche degli ultimi secoli.

Breve storia del futuro

di Jacques Attali

 

La crisi finanziaria iniziata nel 2008 finirà con un ritorno dell'onnipotenza di Wall Street? I disordini finanziari potranno essere gestiti? I fondamentalisti islamici faranno marcia indietro? Il cuore dell'economia mondiale resterà negli Stati Uniti? Il degrado del clima sarà contrastato? Le nuove tecnologie renderanno possibili altre forme di dittatura? Ecco alcuni interrogativi che Attali si pone in questa nuova edizione di "Breve storia del futuro", totalmente riscritta alla luce delle crisi finanziarie del 2007-2008 e dei nuovi scenari che hanno prodotto a livello mondiale. E, iniziando dall'analisi dell'attuale situazione geopolitica globale, delinea quelle che definisce le cinque "ondate del futuro", la prima delle quali riguarda il decennio a venire (2015-2025). Sconvolgimenti demografici, terrorismo, cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse, ascesa di nuove potenze e declino dello stile di vita occidentale: ecco i temi analizzati nelle prime quattro "ondate" a partire dalla caduta dell'Impero Americano ("prima ondata") fino alla formazione di un mondo policentrico ("seconda ondata"), sul quale dominerà un "iperimpero" ("terza ondata") percorso da un "iperconflitto" ("quarta ondata") dalle conseguenze inimmaginabili. L'umanità sembra andare verso il proprio annientamento, ma non è questa la conclusione a cui giunge Attali.

Fonte: Le Scienze

23/11/2005

 

Statmina, il gene della paura

I topi privati di statmina si comportano in modo eccessivamente audace

 

In uno studio pubblicato sul numero del 18 novembre della rivista "Cell", alcuni ricercatori riferiscono della scoperta di un gene che controlla la capacità di reagire con la paura appropriata di fronte a un pericolo incombente. Come risultato, i topi privi di questo gene (statmina) diventano eccessivamente audaci e temerari. La scoperta potrebbe avere implicazioni nello studio dei disturbi dovuti all'ansia e nello sviluppo di potenziali farmaci

Gleb Shumyatsky della Rutgers University e colleghi hanno scoperto che il gene della statmina - normalmente presente ad alti livelli nella regione del cervello chiamata amigdala - controlla sia le paure innate che quelle acquisite. I topi privati di statmina esibiscono livelli di ansia insolitamente bassi anche in situazioni che dovrebbero istintivamente ispirare paura. Gli animali mostrano anche minori reazioni di fronte a condizioni che in precedenza si erano dimostrate poco piacevoli, segno che i topi sono privi della normale memoria per la paura. "Anche se uno dei circuiti neurali meglio conosciuti nel cervello dei mammiferi è proprio quello che controlla il condizionamento alla paura, - commenta Shumyatsky - si sa ben poco dei meccanismi molecolari alla base di queste reazioni. Ora abbiamo scoperto che il gene della statmina ha un compito fondamentale nel controllo delle paure innate e di quelle acquisite. Va ricordato che la paura svolge un ruolo essenziale per la sopravvivenza".

 

Shumyatsky, et al.: “Stathmin, a Gene Enriched in Lateral Nucleus of Amygdala and in the CS and US Pathways, Controls both Learned and Innate Fear”. Cell, Vol. 123, 697–709 (18 novembre 2005), DOI 10.1016/j.cell.2005.08.038.

Citati da Paolo Rumor "L'altra Europa"

 

Civiltà sommerse 

di Graham Hancock

 

Quando i ghiacci si sciolsero tra 15.000 e 8.000 anni fa e il livello del mare si alzò, l'acqua coprì più di 25.000 chilometri quadrati di terra abitabile alterando radicalmente la forma del mondo. Con l'aiuto della più sofisticata tecnologia computeristica per disegnare il modificarsi delle coste, l'autore scopre impressionanti conferme degli antichi miti. E così indossa la muta e si immerge alla ricerca di resti che, incredibilmente, sono esattamente dove gli antichi testi li indicano.

 

Il segreto di Giza

di Loris Bagnara

 

Già in passato sconvolgimenti climatici e geologici hanno messo in pericolo la sopravvivenza della civiltà e del genere umano. È possibile che la terra traballi e si inclini, che il sole si fermi e il cielo ci cada addosso? Qual è il vero significato del progetto Giza?

 

 

 

 

 

 

Il mistero del Mar Morto

di Michael Baigent

e  Richard Leigh

 

I rotoli del Mar Morto furono ritrovati all'interno di alcune caverne situate a circa trenta chilometri a est di Gerusalemme nel 1947 e nel 1956. Ma solo oggi Baigent e Leigh sono riusciti a ricostruire quello è stato definito "lo scandalo accademico del ventesimo secolo". E ci spiegano come e perché la stragrande maggioranza degli ottocento antichi manoscritti in ebraico e aramaico, rimasti sepolti per diciannove secoli, sono stati tenuti nascosti dalle varie accademie di orientamento religioso fino a tempi molto recenti. Con una serie di interviste, un'approfondita analisi storica, l'esame di materiali originali, editi e inediti, gli autori sono riusciti a scoprire la vera ragione dell'aspra contesa scatenatasi tra gli studiosi attorno ai ritrovamenti di Qumran. Quelle pergamene infatti contengono niente meno che una sconvolgente reinterpretazione delle origini del Cristianesimo, una versione totalmente innovativa della vicenda storica di Gesù, e addirittura consentono di guardare da una nuova prospettiva alle tre grandi religioni monoteistiche nate nel Medio Oriente. Esso chiarisce, in modo estremamente semplice e di piacevole lettura, le complicazioni che hanno portato ad una severa censura ecclesiastica del contenuto dei manoscritti per quasi un quarto di secolo.

Theodor Reik

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

https://it.wikipedia.org/wiki/Theodor_Reik

 

The Dossiers Secrets 

di Henri Lobineau

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dossier Lobineau 1964

di Henri Lobineau

 

I "Dossier Secrets d'Henri Lobineau" ("archivi segreti di Henri Lobineau") sono un documento di 27 pagine che fu depositato presso la Biblioteca Nazionale di Francia il 27 aprile 1967. Il documento presenta parte della storia del Priorato di Sion come falsificata dal duo Pierre Plantard e Philippe de Cherisey[6]. Tredici delle sue 27 pagine sono state riprese da un altro documento dello stesso genere datato 1964, la Généalogie des Rois Mérovingiens et Origine des diverses Familles Françaises et Etrangères de Souche Mérovingienne d’Après L’Abbé Pichon, le Docteur Hervé et les Parchemins de l’Abbé Saunière de Rennes-le-Château (Aude), di Henri Lobineau, contenente genealogie caserecce realizzate in copia conforme dal modello di Pierre Plantard, nel tentativo di dimostrare che discendeva dal re merovingio Dagoberto II.

 

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