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15 Ottobre 2019

 

Tripoli non può gestire la migrazione. E’ colluso con i trafficanti

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

 

Un rappresentante del governo della Libia orientale ha accusato le autorità di Tripoli di non aver affrontato l’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani e di essere collusi con i trafficanti.

 

Il rappresentante del governo della Libia orientale, che si trova a Bengasi e collabora con l’esercito nazionale libico (LNA) Chalifa Haftar, martedì ha accusato le autorità di Tripoli di non occuparsi dell’immigrazione clandestina e della tratta di esseri umani.

Dopo l’intervento della NATO con il rovesciamento e l’assassinio del leader libico Muammar Gheddafi nel 2011, la Libia non era praticamente più un singolo stato. Ora le regole sono quelle di un doppio potere nel paese. Il parlamento popolare si trova in Oriente. E a ovest, nella capitale Tripoli, questa viene governata dal governo di Fayez Sarraj dell’Accordo Nazionale con il sostegno delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.

“In quella parte della Libia, i problemi di migrazione stanno aumentando. E non ci sono solo problemi di migrazione, ma anche il problema della tratta di persone attuata e favorita dalle autorità di Tripoli “, ha dichiarato Abdulhadi Ibrahim Lahweej,” ministro degli esteri “del” governo di transizione “nella Libia orientale, durante una conferenza stampa a Bruxelles.

Secondo lui, « non un singolo migrante ha attraversato illegalmente il confine dalla nostra parte verso l’Europa», mentre i centri per i rifugiati nell’est «sono dotati di tutto il necessario».

“Il terrorismo non ha religione o nazionalità, questo è un problema internazionale. Ecco perché combattiamo per il mondo intero. La sicurezza della Libia è la sicurezza dell’Europa, dell’Africa e del mondo “, ha detto il funzionario.

Il 4 aprile, il comandante dell’LNA Chalifa Haftar aveva ordinato alle sue forze di lanciare un’offensiva contro Tripoli per “liberarsi dai terroristi”. Le forze armate fedeli al governo di unificazione nazionale di Tripoli hanno annunciato l’avvio di un’operazione di spiegamento «Vulcan of Rage». I combattimenti a Tripoli hanno ucciso oltre 1 000 persone, più di 5.500 feriti, secondo l’OMS.

Negli ultimi anni, l’Europa ha vissuto la più grave crisi migratoria dalla seconda guerra mondiale, principalmente a causa di una serie di conflitti armati, guerre di destabilizzazione (Iraq, Libia, Somalia, Siria ed altre ) e acuti problemi economici in Africa e Medio Oriente, compresa la Libia.

I migranti sono venuti in Europa in vari modi, incluso nel Mediterraneo orientale e occidentale. Sulla pelle dei migranti e rifugiati si è creato un enorme business delle migrazioni ad opera di mafie ed organizzazioni senza scrupoli che sospingono i viaggi dei migranti per mare dietro compenso. Il business delle migrazioni si calcola che nel Mediterraneo si aggiri intorno ai 150 miliardi di dollari ed è favorito da centrali finanziarie internazionali che incentivano il fenomeno.

Parallelamente questo fenomeno ha prodotto centinaia di vittime per causa dei naufragi in mare e nei paesi interessati e più esposti, Italia, Grecia e Spagna, sono sorte varie organizazioni che speculano sul fenomeno per lo sfruttamento della mano d’opera dei migranti. Una nuova tratta di schiavi è in atto dall’Africa, così come hanno denunciato vari leaders africani. Fonti: Sputnik

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