Fonte: Al Manar

https://www.controinformazione.info/

12 Settembre 2019

 

Siria e Libano condannano le dichiarazioni di Netanyahu circa l’annessione dei territori della Cisgiordania

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

La Siria ha condannato decisamente i tentativi annessionistici di Israele sui territori occupati della Cisgiordania e li ha definiti come aperte violazioni del Diritto Internazionale. “L’annuncio di annessione dei territori occupati deve essere inquadrato nella politica di espansione dello stato occupante e come un passo aggiuntivo di aggressione contro i diritti del popolo palestinese e un tentativo di liquidare definitivamente la causa palestinese”, ha precisato una dichiarazione della cancelleria.

 

Nella comunicazione si collega questa dichiarazione di Israele con il menzionato “accordo del secolo”che è la più recente manifestazione di complicità e di implicazione dell’Amministazione statunitense che cospira contro la nazione araba, i suoi diritti, i suoi interessi e il suo futuro”.

 

La Siria ribadisce in pieno l’appoggio al popolo palestinese nella sua lotta per recuperare i suoi diritti legittimi e liberare le sue terre dall’occupazione e stabilire uno Stato indipendente con Gerusalemme come sua capitale, ha indicato il Ministero degli Esteri di Damasco.

Allo stesso modo anche il movimento di Resistenza Libanese, Hezbollah, ha fermamente condannato le intensioni manifestate da Netanyahu di annettersi, dopo le elezioni, i territori della Cisgiordania occupata.
In una dichiarazione del suo portavoce, Hezbollah ha qualificato la dichiarazione del premier israeliano come “un atto di aggressione contro il popolo palestinese”.

Hezbollah ha altresì dichiarato che il movimento di resistenza sarà sempre solidale con la lotta del popolo palestinese per il riconoscimento del suo diritto ad uno stato indipendente ed a affrancarsi dalla occupazione sionista delle sue terre. Hezbollah sarà al fianco della resistenza palestinese quando verrà il momento di sfidare gli usurpatori e liberare le terre della Palestina, ha promesso uno dei massimi leader del Movimento libanese.

 

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