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Non ci fermiamo, siamo in pericolo di vita. La Mare Jonio risponde all'alt della Guardia di Finanza


Migranti, medico a bordo nave Mare Jonio: "Mare grosso, i naufraghi continuano a vomitare"
Luca Casarini e “sti cazzo di migranti”

Mare Jonio, il sindaco di Lampedusa:
Il nostro porto è aperto. Non abbiamo avuto indicazioni da ministeri

Mare Jonio, sbarcato a Lampedusa un giovane migrante per sospetta polmonite
Casarini: Abbiamo chiesto alle autorità italiane dove andare, serve porto sicuro

https://www.huffingtonpost.it/

19/03/2019

 

Nave Mare Jonio a largo di Lampedusa. Salvini: "Hanno disobbedito, arrestateli"

 

L'imbarcazione di Mediterranea Saving Humans ha a bordo 48 migranti, 12 sono minori. Il sindaco dell'isola: "Porti aperti, fateli entrare"

 

La nave 'Mare Jonio' è a ridosso di Lampedusa. L'imbarcazione di Mediterranea Saving Humans ha a bordo 49 migranti soccorsi ieri, 18 marzo. È stato autorizzato un punto di fonda in considerazione delle condizioni meteo e di quelle dei migranti che secondo il capo missione Luca Casarini "sono provati. Non è stato autorizzato lo sbarco, abbiamo una bandiera italiana e lo chiediamo con forza". Il ministro dell'Interno si augura che il personale a bordo della nave sia arrestato: "Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di Polizia o Carabinieri, viene arrestato. Conto che questo accada", ha affermato Matteo Salvini. Parlando delle condizioni dei migranti a bordo, ha continuato: "Nessun pericolo di affondamento né rischio di vita per persone a bordo, nessun mare in tempesta, ignorate le indicazioni della Guardia Costiera libica che stava per intervenire, scelta di navigare verso l'Italia e non Libia o Tunisia, mettendo a rischio la vita di chi c'è a bordo, ma soprattutto disobbedienza alla richiesta di non entrare nelle acque italiane".

 

Salvini attacca Casarini: "Cercate su Google chi è"

Uno dei migranti, con una sospetta polmonite, è stato fatto scendere dall'imbarcazione. Pietro Bartolo, medico dell'isola, afferma all'Agi: "È un caso grave e delicato che ha bisogno di cure immediate". Salvini, intanto, ribadisce la sua posizione. I porti devono "erano e rimangono chiusi". Il ministro dell'Interno ieri ha emanato una direttiva in cui si sostiene, tra l'altro, che l'azione della nave lede la sicurezza dello Stato. Ai microfoni di SkyTg 24 rincara la dose: "Questa è la nave dei centri sociali. Invito tutti a cercare su Google chi è Luca Casarini. Non hanno rispettato le regole". Dei migranti a bordo dice: "Possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede".

Il sindaco di Lampedusa: "Se vogliono sbarcare siamo qui, il nostro porto è aperto. La direttiva di Salvini? In mare non esistono circolari"

Totò Martello si chiede perché la nave non sia entrata ancora in porto: "Il porto è aperto, non ci sono cannoni puntati", dice il sindaco di Lampedusa, che ricorda che sull'isola gli sbarchi non si sono mai fermati. Non sa bene cosa sta accadendo e si pone degli interrogativi: "È stato autorizzato l'ancoraggio? Non lo capisco... perché non entrano? Il governo non si è fatto vivo, come sempre, e neppure la nave. Noi siamo qui e il porto resta aperto".

Conte: "Non strumentalizziamo l'emergenza". Di Maio: "Non hanno rispettato le regole. Non ci sarà un altro caso Diciotti"

Sulla questione interviene anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Di fronte alla singola emergenza siamo tutti in difficoltà: dobbiamo tutti impegnarci a non strumentalizzare il singolo caso perché di fronte all'emergenza siamo tutti coinvolti", ha affermato alla Camera.

Luigi Di Maio, dal canto suo, assicura: "Non ci sarà un nuovo caso Diciotti". Intervenendo a Radio Anch'io il vicepremier ha affermato: "Le vite umane sono la nostra priorità, ma questa ong da quel che sembra non ha rispettato le regole. La novità è che batte bandiera italiana. In queste ore sono in contatto coi ministri competenti "per capire come fare rispettare le regole a questa ong. Non sarà un nuovo caso Diciotti, perché abbiamo il potere come Stato italiano di agire su questa nave battente bandiera italiana". Se a bordo ci sono persone che stanno male, saranno fatte sbarcare: "Sì, per carità. Ma bisogna far rispettare le regole, una ong italiana non deve permettersi di disobbedire alla guardia costiera libica".

La procura vaglia le comunicazioni tra il comandante della nave e la Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza è a bordo della nave. Secondo quanto riferiscono i volontari, l'ispezione è relativa alla documentazione di bordo. La procura di Agrigento sta vagliando le comunicazioni, fatte via radio, fra il comandante della nave e la Guardia di finanza che ha intimato l'alt chiedendo di non avvicinarsi al porto di Lampedusa (Ag). Al momento, secondo fonti vicine all'ufficio diretto da Luigi Patronaggio e dal suo vice Salvatore Vella, non è stato aperto alcun fascicolo di inchiesta ma la situazione è in evoluzione.

La direttiva di Salvini

Il ministro dell'Interno ha inviato il 18 marzo una direttiva ai capi di polizia, carabinieri, guardia di finanza, capitaneria di porto, Marina e Stato Maggiore. Nel documento si sostiene che alcune navi soccorritrici, nonostante avessero svolto l'intervento in acque non italiane e l'evento non fosse stato coordinato dalle autorità italiane, abbiano poi richiesto di approdare in Italia. E, prosegue Salvini, sebbene sulla base delle convenzioni internazionali vigenti non sussistessero i presupposti per l'assegnazione di un 'place of safety' in Italia, la nave si è poi diretta "autonomamente e deliberatamente " verso le coste italiane. Questo, sottolinea, benché le coste italiane non "risultino essere gli unici, possibili luoghi di approdo in caso di eventi di soccorso, considerato che sia i porti libici, tunisini e maltesi possono offrire adeguata assistenza logistica e sanitaria". Nell'atto del ministro si legge ancora che in questi casi l'attività compiuta dalla nave: "Risulta essere finalizzata al trasferimento sul territorio italiano di migranti irregolari soccorsi nel mar Mediterraneo, facendo ricorso strumentale alle Convenzioni internazionali sul diritto del mare in materia di soccorso e violandone contestualmente le complessive disposizioni".

Secondo quanto ricostruisce la Ong, una unità della Guardia di finanza che ha scortato la nave, avevo disposto l'arresto dei motori, ma Mare Jonio ha proseguito per garantire la sicurezza dei migranti. Successivamente è sta autorizzato il punto di fonda. Per un migrante in particolare è stata chiesta l'evacuazione per sospetta polmonite. Tra i 49, ci sono 12 minori.

https://www.huffingtonpost.it/

19/03/2019

 

La voce della Mare Jonio: "La direttiva di Salvini non vale: è subordinata a legge e convenzioni internazionali"

By Angela Mauro

 

Parla Alessandra Sciurba, portavoce e team legale della ong Mediterranea Saving Humans: "Noi stiamo dalla parte del diritto e abbiamo salvato quei 49"

 

"La direttiva di Salvini è subordinata alle leggi dello Stato e alle convenzioni internazionali. Non vale di più. E noi stiamo dalla parte del diritto e delle convenzioni che dicono di salvare chi è in difficoltà in mare. E' per questo che abbiamo tratto in salvo quelle persone rimaste alla mercè delle onde su un gommone sgonfio per 48 ore". Alessandra Sciurba è la portavoce di Mediterranea Saving Humans nonchè coordinatrice del team legale della ong che da ieri è al centro di un braccio di ferro con Matteo Salvini sui migranti. Stavolta il casus belli si chiama 'Mare Jonio', la nave di Mediterranea che ieri ha tratto in salvo 49 persone, tra cui 12 minori, in acque internazionali a largo della Libia. E ora aspetta indicazioni su dove attraccare, sbattendo contro i 'porti chiusi' del vicepremier leghista.

 

"La nave si trova a 300 metri a sud di Lampedusa, la posizione assegnata dalle autorità italiane", ci dice Sciurba che da terra sta coordinando la comunicazione in costante contatto con l'equipaggio a bordo, tra cui anche Luca Casarini, ex dei centri sociali del nord est, appena finito nel mirino di Salvini il quale ha etichettato la 'Mare Jonio' come "la nave dei centri sociali". Invece che Casarini, replica Sciurba, appunto: strategia della ong per evitare un'inutile personalizzazione dello scontro col ministro, a danno delle persone a bordo.

 

"Siamo sereni perchè stiamo dalla parte del diritto - insiste Sciurba - e torniamo a chiedere il porto geograficamente più vicino per attraccare", che sarebbe Lampedusa, con il sindaco che si è dichiarato disponibile. E di fronte a chi, come Salvini, sostiene invece che i migranti salvati vanno invece riportati in Libia, la portavoce di Mediterranea risponde: "Si vada a vedere il documentario di Channel 4 o il rapporto delle Nazione Unite sul 2018: in questi documenti è chiarissimo ciò che succede in Libia. Sui corpi delle 49 persone che abbiamo salvato ci sono chiari segni di violenza e torture. Allora: o c'è un complotto mondiale per dire che in Libia non si sta bene oppure chiunque abbia un minimo di raziocinio può vederlo da solo. Qui da un lato c'è chi difende i diritti e dall'altro un governo del Mediterraneo, il nostro governo, che ha costruito tutto sulla violazione dei diritti. Noi stiamo dal lato del diritto e stiamo incassando sostegno da terra".

 

Il braccio di ferro col ministro è appena iniziato. Difficile che la situazione della 'Mare Jonio' si sblocchi subito, data la concomitanza (domani) del voto del Senato sul caso Diciotti, che vede Salvini oggetto di una richiesta di autorizzazione a procedere da parte dei magistrati per sequestro di persona. Cioè di migranti a bordo di una nave della Marina militare, la Diciotti appunto, l'estate scorsa. Ora la nave è la 'Mare Jonio', non è della Marina ma di una ong comunque italiana: il ministro non può chiedere ad altri Stati europei di farsene carico a seconda della bandiera dell'imbarcazione. Ora lo scontro è in casa, di nuovo, a tutti gli effetti.


https://www.huffingtonpost.it/

19/03/2019

 

Totò Martello: "I migranti a Lampedusa sono i benvenuti. Salvini? In mare non esistono circolari"

 

La nave Mare Jonio, con a bordo 49 migranti, è a largo dell'isola. Il sindaco: "Non mi risulta ordinanza di chiusura porti"

 

La nave dell'ong Mediterranea è vicina alla costa di Lampedusa, il sindaco dell'isola la può vedere dalla finestra del suo ufficio: "Sono alla fonda a poco più di un miglio dalla costa. Noi siamo qui che li aspettiamo. Se arrivano sono i benvenuti...", dice Totò Martello all'AdnKronos. Non c'è stato, al momento, nessun contatto, tra il Comune e l'imbarcazione con a bordo 49 migranti. "Se c'è bisogno del nostro intervento - continua Martello - noi interveniamo". E ricorda che "non c'è un' ordinanza di chiusura dei porti, che mi risulti".

Sulla direttiva emanata dal ministro dell'Interno: "So che la nuova circolare del ministro Salvini è stata trasmessa in nottata alle autorità, ma in mare non esistono le circolari. Se hai bisogno e se c'è bisogno io chiedo di entrare, insomma, mi devi fare entrare. E basta".


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19/03/2019

 

Matteo Salvini attacca Luca Casarini: "Ecco chi è il pluripregiudicato che guida la Mare Jonio"

 

Il ministro dell'Interno ha pubblicato sui social una foto dell'attivista, oggi capo missione della nave di Mediterranea: "E noi dovremmo cedere a questi personaggi?"

 

"Ecco Luca Casarini, noto tra l'altro per aver aperto l'osteria 'allo sbirro morto', pluripregiudicato, coccolato da pd e sinistra oggi alla guida del centro sociale galleggiante arrivato davanti a Lampedusa", inizia così con cui Matteo Salvini mostra la foto dell'attivista oggi alla guida della missione della nave Mare Jonio, che è ferma a largo di Lampedusa con a bordo 48 migranti. "E noi dovremmo cedere a questi personaggi? #portichiusi", si legge ancora su Facebook. Nello scatto allegato al post, risalente a qualche anno fa, l'attivista indossa una maglietta con la scritta: "Siamo tutti sovversivi".

 

Ecco Luca Casarini, noto tra l’altro per aver aperto l’osteria “Allo sbirro morto”, pluripregiudicato, coccolato da Pd e sinistra (è stato consulente del governo Prodi), oggi alla guida del centro sociale galleggiante arrivato davanti a Lampedusa. E noi dovremmo cedere a questi personaggi? #portichiusi

 

Casarini, oggi 51enne, è stato uno dei leader del movimento no global in Italia. Il ministro Salvini lo aveva già chiamato in causa intervenendo ai microfoni di Sky Tg24: "Invito tutti a cercare su Google chi è Luca Casarini. La Mare Jonio è la nave dei centri sociali", aveva affermato. Da parte dell'attivista, al momento, nessuna risposta al ministro.


https://scenarieconomici.it/

marzo 19, 2019 

 

Casarini il barcaiolo, quando voleva far muovere “Questi c..o di Migranti”. Da Lotta Continua a Strumentalizzazione Perenne

 

Luca Casarini, uomo dei centri sociali, è a capo della missione della nave Mare Ionio che ieri, spegnendo il trasponder come fa notare Francesca Totolo, si è addentrata in acque libiche per pescare un po’ di gommoni.

Naturalmente se  si pesca poi bisogna farne un uso politico adeguato e quindi, nonostante ci fossero porti più vicini, si fa rotta verso l’Italia. Normalmente chiunque altro facesse quest’operazione verrebbe arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma qui assistiamo alla presenza di un guru dell’estrema asinistra appoggiato dalla solita banda di “Accoglioni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesca Totolo

Quando hai trasbordato un “prezioso carico di esseri umani” allora decidi di riaccendere il transponder per “guidarti” fino ad un porto italiano. @RescueMed?
#MareJonio

 

Mi auguro che facciano sbarcare gli immigrati per rifocillarli ed immediatamente rimpatriarli: in fondo loro non hanno colpa, le colpe vere sono sulle spalle di quelli che li sfruttano per creare degli stanchi casi politici. Strumentalizzatori meschini, come del resto si può vedere facilmente in questo video dove  Casarini grida di “Mandare avanti questi c…o di Immigrati” salvo poi chiamarli “Fratelli” al megafono. 

Che faccia di tolla!

 

 

 

 

 

 

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