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7 Aprile 2019

 

Robert Sarah, cardinale africano, lancia l’allarme sulla politica migratoria e sulla deriva materialista dell’Europa

di Luciano Lago

 

I promotori delle frontiere aperte ed i sostenitori dell’accoglienza senza limiti forse non se lo aspettavano ma la condanna della loro facile demagogia e la denuncia dei rischi che corrono le società europee (e quelle africane) di fronte all’ondata migratoria, sono stati denunciati da un vescovo africano: Robert Sarah.

Questo prelato, che proviene dalla poverissima Guinea, denuncia il fenomeno delle “strane organizzazioni” che attraversano l’Africa per spingere i giovani africani a fuggire dai loro paesi promettendo loro una vita migliore in Europa favorendo in questo modo lo sfruttamento della mano d’opera e lo schiavismo. “L’Occidente è presentato agli africani come il paradiso terrestre ma come si può accettare che i paesi africani siano privati di così tanti dei loro figli”? Si chiede il prelato. “Come si svilupperanno queste nazioni se così tanti lavoratori sceglieranno l’esilio?”.

Parole di denuncia del fenomeno delle migrazioni e del traffico di carne umana che sono contenute in una intevista rilasciata al giornale francese “Valeurs Actuelles”, nel corso della quale il cardinale ha presentato il suo nuovo libro ” Le soir approche et déjà le jour baisse” (Si avvicina la sera e il giorno è ormai al termine).

Nel corso dell’intervista questo cardinale ha messo anche in guardia dal pericolo della barbarie islamista, che lui ben conosce proveniendo da un paese a maggioranza islamica, e dal pericolo dell’avanzare del materialismo e dalla ideologia consumistica in Europa.

Il cardinale, nel corso della sua intervista, condanna l’atteggiamento delle elite europee che hanno incoraggiato questi flussi migratori, quasi sempre per motivi economici in modo di poter disporre di mano d’opera a basso costo che permette di abbassare i salari. Queste elite non considerano che a loro spetterebbe il compito di difendere l’identità e la cultura di ogni popolo.

Allo stesso modo il cardinale critica la visione globalista che porta alla omologazione dell’umanità ed a tagliare le radici degli uomini, le civiltà dei popoli e il fondamento cristiano di queste civiltà. Al termine di questo percorso non ci puo essere che la autodistruzione.

Ci voleva quindi un vescovo africano per denunciare i principali problemi esistenziali di questa Europa ed a mettersi totalmente controcorrente rispetto alla visione universalista di marca Bergogliana che esalta le migrazioni come “un dono ed una risorsa” per gli europei in genere.

Il cardinale si chiede inoltre come potrebbe essere proprio la Chiesa, la sua Chiesa, quella che si trova indirettamente a favorire il fenomeno delle migrazioni dall’Africa cooperando di fatto con questa nuova forma di schiavismo.

Se lo chiede anche lui che ha scelto la vocazione sacerdotale e se lo chiedono con buona ragione molti dei cattolici di buon senso che sono rimasti sconvolti dalle affermazioni discutibili del Papa Bergoglio. Le ultime pronunciate ieri, con cui Bergoglio ha affermato che la mafia nigeriana non deve essere considerata “un pericolo” perchè la mafia è stata inventata dagli italiani e non dagli africani, di conseguenza, nella logica del suo ragionamento, ben vengano nigeriani che alimentano il racket della prostituzione e del traffico di droga e che schiavizzano le donne o le fanno a pezzi come frequentemente accade nei riti tribali che molti di questi coltivano. Bisogna accogliere tutti senza distinzioni di razza, di etnia, di religione e di riti tribali. Si spera che, una volta arrivati in Italia “si convertano”.

Nel commentare il suo libro, Robert Sarah, ci dice che si tratta «dell’ultimo volume del trittico che volevo scrivere». Anche questo libro, che uscirà in Francia il prossimo 20 marzo, è stato scritto da Sarah con il giornalista francese Nicolas Diat, come altri in precedenza e che sarà presto tradotto anche in italiano.

Questo vescovo africano e quelli come lui, semplici sacerdoti e fedeli che hanno capito l’inganno e la trappola creata dal sistema globalista lanciano l’allarme e cercano di aprire gli occhi a quanti si sono assopiti e convinti dalle menzogne e dalla propaganda manipolatoria lanciata massicciamente dalle centrali globaliste e dalla stessa Chiesa di marca Bergogliana. Possiamo solo sperare che ci siano altri come Robert Sarah che rappresentano una speranza per l’Africa e per la stessa Europa.

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