Origine: journal-neo.org

Fonte: Comedonchisciotte

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20/01/2019

 

Monsanto-Bayer passa alla modificazione genica di frutta ed altro

di William Engdhal

 

Non a caso, la Monsanto, che oggi si nasconde dietro il logo Bayer, da leader mondiale delle sementi OGM brevettate e dell’erbicida a base di glifosato (probabilmente cancerogeno) Roundup, sta tentando di brevettare, senza dare nell’occhio, varietà geneticamente modificate (o OGM) di frutta utilizzando la controversa modalità della modificazione genica (gene editing). La “bellezza” della cosa per Monsanto-Bayer è che negli USA, secondo una recente sentenza del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, l’agricoltura geneticamente modificata non ha bisogno di test speciali e indipendenti. Questi sviluppi non sono certamente buoni per la salute o per la sicurezza umana, né faranno alcunchè per dare al mondo un modo migliore di nutrirsi.

Il colosso agrochimico e OGM Monsanto, che oggi cerca di mantenere un  basso profilo all’interno della Bayer, il gigante tedesco per prodotti chimici ad uso agricolo ed OGM, si sta orientando in direzione dell’assai controverso settore della modificazione genica di nuove varietà di colture. Nel 2018, mentre la società veniva inondata di cause legali contro l’uso del probabilmente cancerogeno Roundup, la Monsanto aveva investito 125 milioni di dollari in una piccola azienda specializzata in modificazioni geniche, denominata Pairwise. Il collegamento è tutt’altro che casuale.

L’ex vicepresidente del settore Global Biotechnology di Monsanto, Tom Adams, ha assunto la carica di Amministratore Delegato di Pairwise. In breve, questo è l’avvio di un progetto di modificazione genica da parte di Monsanto. In un comunicato stampa, Pairwise afferma di utilizzare la controversa tecnologia di modificazione genica, denominata CRISPR, per creare prodotti modificati geneticamente. Apparentemente, tra i loro obbiettivi vi è la produzione di una varietà super-dolce di fragole o di mele, proprio quello di cui la nostra popolazione, già satura di zuccheri, non ha alcun bisogno.

La tecnologia di modificazione genica CRISPR, un tentativo occulto del settore agroindustriale globale per promuovere mutazioni artificiali delle colture e, cosa che ha recentemente scioccato il mondo, anche degli esseri umani (come è avvenuto in Cina), viene promossa, proprio come era successo in modo ambiguo alle colture OGM, come una soluzione alla fame nel mondo. Il fondatore di Pairwise, Keith Joung, ha detto ai giornalisti che i loro frutti modificati geneticamente con il metodo CRISPR “accelereranno il processo innovativo, assolutamente necessario per nutrire una popolazione in crescita e che si trova di fronte alla sfida del cambiamento climatico.” Come delle fragole modificate geneticamente per essere più dolci possano  risolvere il problema della fame nel mondo, lo ha lasciato all’immaginazione. Pairwise dice anche che la frutta modificata geneticamente ridurrebbe, in qualche modo, lo spreco alimentare. Su questo bisognerebbe comunque rimanere scettici, anche se è un bel modo di farsi pubblicità. Oltre alle fragole super-dolci, la Monsanto prevede di utilizzare la collaborazione con Pairwise per sviluppare nuove varietà di prodotti geneticamente modificati, mais, soia, grano, cotone e colza. E poiché l’USDA ha purtroppo dato il via libera, questi nuovi alimenti geneticamente modificati non verranno sottoposti a test indipendenti per quanto riguarda salute e sicurezza.

Le stupide normative dell’USDA

Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha recentemente emesso un’ordinanza secondo cui la CRISPR e gli altri nuovi sistemi di modifica genica dei prodotti alimentari non necessitano di specifici controlli regolamentari o di test indipendenti. Il segretario dell’USDA, Sonny Perdue, ha annunciato nel 2018 la riconferma di una normativa dell’era Obama che esentava le colture geneticamente modificate dall’essere sottoposte ad esami particolari. In un comunicato stampa, Purdue ha dichiarato che l’USDA non regolamenterà i selezionatori di piante che usano tecniche di modificazione genica che non richiedono l’introduzione di geni di altre specie, o “di piante che avrebbero potuto  comunque essere state sviluppate attraverso le tecniche di selezione tradizionali.” Nella dichiarazione ha aggiunto che “l’USDA cerca di favorire le innovazioni solo se non è presente alcun rischio.” Il problema è che non sono mai stati eseguiti test scientifici esaustivi da parte di alcun ente governativo o da altri soggetti per dimostrare che le colture geneticamente modificate non presentano rischi.

Fortunatamente, con una sentenza che tiene più in considerazione la salute e la sicurezza della popolazione, la Corte di Giustizia Europea (ECJ), la corte suprema dell’Unione Europea, ha stabilito l’anno scorso che i prodotti genicamente modificati dovrebbero essere trattati alla stregua degli organismi geneticamente modificati (OGM), che nell’UE sono soggetti ad una regolamentazione sostanziale.

Questa sentenza ha scatenato le grida di protesta da parte di soggetti come Monsanto-Bayer, ma, a tutt’oggi, rimane in vigore. Ciò rende gli Stati Uniti il centro focale degli sviluppi che riguardano la modificazione genetica in agricoltura, probabilmente una cattiva notizia per la popolazione americana che, a seguito di una ordinanza esecutiva firmata nel 1992 dall’allora presidente G.H.W. Bush, si nutre con una dieta pesantemente satura di prodotti OGM, soia, riso, mais, patate, barbabietole da zucchero ed altri prodotti, e anche con insulina OGM per la cura del diabete.

Senza rischi?

Il recente interesse per un biofisico cinese che aveva pubblicamente dichiarato di aver modificato con successo l’embrione umano per rendere due gemelle “HIV-immuni” ha attirato l’attenzione del mondo su una tecnologia di manipolazione genica relativamente sconosciuta, nota come modificazione del genoma. Questa è stata una brutta notizia per quelle aziende come Monsanto-Bayer che avevano sperato di portare avanti i propri sogni di manipolazione genica sotto la denominazione di “biotecnologie“, per evitare l’etichetta “cibo-Frankenstein” che il mondo aveva affibbiato alla tecnologia OGM precedente.

Anche se l’attuale Segretario dell’USDA, Perdue, si è semplicemente basato sulle vecchie argomentazioni pro-OGM dei burocrati della precedente amministrazione Obama, la cosa necessita, ovviamente, di un attento riesame.

La tecnologia CRISPR-Cas9 che ha trasformato il panorama dell’editing genico ha solo cinque anni di vita. I rischi hanno dovuto in gran parte essere rivelati dai singoli ricercatori. In uno di questi studi, pubblicato nel maggio 2017 sulla rivista Nature, alcuni ricercatori che si occupavano di modifiche geniche avevano riferito di essere rimasti turbati nell’aver scoperto un numero inaspettatamente alto di mutazioni secondarie in un esperimento di terapia genica effettuato sui roditori. In altre parole, i risultati non erano stati previsti.

Quando il biofisico cinese He Jiankui aveva scioccato il mondo, nel dicembre 2018, con l’annuncio di aver usato la CRISPR per alterare il genoma di due embrioni umani nell’utero di una donna, che aveva poi dato alla luce due gemelle nel mese di novembre, le autorità cinesi avevano cercato di far passare sotto silenzio l’episodio mettendo He agli arresti domiciliari (alcuni suggeriscono che potrebbe essere stato persino condannato a morte). Quello che il biofisico He aveva fatto, ovviamente con scarsa considerazione per le conseguenze genetiche, era stata una modifica genica della cosiddetta linea germinale. Cambiare i geni in un embrione significa cambiare i geni in tutte le cellule. Se il metodo ha successo, il neonato avrà subito alterazioni che verranno poi ereditate da tutta la sua progenie, con modalità imprevedibili. Se gli studi sui topi sono indicativi, le conseguenze indesiderate potrebbero essere tremende, non solo per i due inconsapevoli gemelli cinesi appena nati.

Le implicazioni della modificazione genica con la CRISPR e con le sue derivazioni sono così gravi che occorre la massima cautela prima di permettere la sua diffusione sul mercato mondiale. Sfortunatamente, sembra stia avvenendo il contrario. I kit per l’editing genico possono essere acquistati da chiunque su Internet, senza dover fornire prove di qualifiche scientifiche e a poco prezzo. Le richieste per una moratoria sull’editing genico, almeno fino a quando la tecnologia non sarà stata confermata o confutata, cadono nel vuoto. Il direttore dei servizi di intelligence del presidente Obama, James Clapper, aveva addirittura inserito le tecniche di modifica del genoma sulla lista delle “armi di distruzione e proliferazione di massa.” Il DARPA, un’agenzia collegata al Pentagono, sta facendo ricerche per utilizzare a scopi bellici di alcune varietà di zanzare. Tutto è possibile.

È da molto tempo che invochiamo un prudente “principio di precauzione” che imponga una moratoria globale sull’editing genico, in attesa di una ricerca indipendente maggiormente controllata, prima di dover (forse) apprendere un giorno che le fragole geneticamente modificate, mai state così dolci, possono distruggere la vita, inavvertitamente o di proposito.

 

 

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