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24/07/2019

 

No Tav avanti determinati nella lotta, "sabato migliaia al cantiere"

 

"Manfrina giunta alla fine. Il voto in Parlamento è scontato, è solo il loro tentativo di salvarsi la faccia". Per il sindaco di Venaus "M5S ha scritto il suo testamento politico"

 

La battaglia in Val di Susa contro il Tav Torino Lione prosegue, già a partire da sabato prossimo. Ad annunciarlo è il Movimento No Tav in una nota, in cui affermano che “Conte dimostra di non conoscere la nostra determinazione”. 

“Qui in Val di Susa si respira, nella migliore delle ipotesi, aria di delusione. Questi stanno scherzando col fuoco. Io ho paura della violenza, ma questa è istigazione alla violenza” afferma il sindaco di Venaus Nilo Durbiano, No Tav. “Credo che il M5s abbia deciso di scrivere il proprio testamento politico - aggiunge -. La loro avventura è conclusa. Il Governo e il ministro Salvini non si rendono conto del disastro sociale che questa scelta comporterà”.

Nel comunicato il Movimento No Tav sottolinea che “non c’erano e non ci sono Governi amici, l’abbiamo sempre saputo! Dopo la diretta Facebook del presidente Conte c’è finalmente chiarezza e come abbiamo sempre sostenuto: amici dalle parti del Governo non ne abbiamo mai avuti. La manfrina di tutti questi mesi giunge alla parola fine e il cambiamento tanto promesso dal Governo, getta anche l’ultima maschera, allineandosi a tutti i precedenti” afferma il Movimento No Tav. ”È dal 2001 che risentiamo le solite parole da parte dei vari presidenti del Consiglio, e quelle oggi di Conte, anche se condite dalla ‘responsabilità del padre di famiglia’, non sono altro che la solita dichiarazione di chi cambia tutto per non cambiare niente, tenendo in piedi un dibattito in questi mesi, che è sempre stato ambiguo negli atti concreti, e questo è il risultato”.

Il Movimento va avanti “con la nostra lotta popolare per fermare quest’opera inutile ed imposta. Lo faremo come abbiamo sempre fatto mettendoci di traverso quando serve e portando le nostre ragioni in ogni luogo di questo Paese che siamo convinti stia con noi”. Il Movimento No Tav annuncia una mobilitazione con migliaia di persone per sabato pomeriggio. “Dimostreremo fin da subito la nostra vitalità con il festival Alta Felicità che prenderà il via giovedì - si legge in un comunicato diffuso sul web - portando migliaia di No Tav nella nostra Valle, e che porteremo tutti insieme a vedere il cantiere sabato pomeriggio”. “Fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi!”, è l’impegno del movimento.

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24/07/2019

 

Nicola Morra: "Tav è pura follia. Tornerò a indossare la cravatta No Tav"

 

M5s in subbuglio. Il ministro Bonafede: "Decide il Parlamento, ma abbiamo sempre detto no". Il senatore Airola valuta le dimissioni. Appendino: "Spero nella coerenza dei 5 Stelle in Parlamento"

 

Il Tav “in Val di Susa è pura follia. In un momento in cui tutti quanti acquistiamo attraverso l’e-commerce” o si parla di intelligenza artificiale, “scavare da l’idea di essere abbarbicati ad una idea fisica, muscolare di progresso. Questo non è il M5s”. Lo dice il grillino Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, in diretta su Facebook.

Morra sottolinea che “quello che è successo ieri sulla Tav mi e sembrato un passaggio infelice”. Per questo “chiedo a tutti di usare la nostra testa. Sappiamo tutti che qua dentro ci possono essere parole guerriere”. E aggiunge: “Dapprima sul mandato zero e poi sulla questione Tav a me sembra ci sia un po’ di confusione”.

 

“Se il Movimento 5 stelle è valori, idee e persone - spiega - che in coerenza portano avanti, se il M5s è questo allora dobbiamo chiuderci in silenzio, ragionare e fare la scelta più adeguata”.

Per Morra “che sia in Val di Susa o in Val di Noto non è accettabile che si receda da certe nostre posizioni”. Ecco, io “qua ho una cravatta normale, ma per molto tempo ho portato una cravatta No Tav e con convinzione. Prossimamente mi vedrete di nuovo con quella cravatta e spero con me anche tanti altri”.

Morra prosegue: “Beppe e Gianroberto ci hanno insegnato che prima vengono i diritti delle persone poi i diritti degli azionisti, la ricerca del profitto. Noi non siamo sostenitori di una ideologia mercatista, noi vogliamo il rispetto delle persone”.

Bonafede: “M5s ha sempre detto no al Tav”. Duro anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che parlando a Omnibus su La7 afferma: “Se si fa lo decide il Parlamento, il  Movimento cinque stelle ha sempre detto che l’opera non va fatta”.

“Si deve capire se si va avanti o no con un’opera presentata 15 anni fa che per noi è all’ultimo posto tra le priorità dei cittadini italiani”, aggiunge Bonafede, ricordando che “nel contratto di governo era prevista la rivisitazione integrale dell’opera che deve tenere conto anche degli accordi che sono stati fatti con la Francia perchè l’opera era stata già decisa da precedenti governi”.

A livello parlamentare, spiega il ministro, “il M5s dirà no: si vedrà in Parlamento quali sono le priorità delle altre forze politiche, se vogliono fare un favore a Macron, perché i francesi hanno tutto da guadagnare da questi accordi nefasti per l’Italia”.

Airola pensa alle dimissioni. Anche il senatore Alberto Airola, al Corriere della sera, dice: “Sono affranto, non riesco a credere che questa nostra battaglia possa finire così”. 

Si dimetterà? “Dipende, valuterò nei prossimi giorni”, risponde Airola aggiungendo: “Qualcuno mi ha fatto notare che se mi dimettessi ora non conterei più nulla, invece bisogna restare in Parlamento per continuare a osteggiare quest’opera inutile e dannosa. E, in fondo, penso pure un’altra cosa” che “a dimettersi dovrebbero essere tutti gli altri 5 Stelle, non io che sono rimasto coerente”.

Per Airola, “Di Maio ha fatto una dichiarazione pilatesca. Sa benissimo che in Parlamento non abbiamo i numeri per bloccare l’opera. Dovevamo prima di tutto risolvere la questione tra di noi, con il nostro contraente, la Lega”.

Chiara Appendino: “Spero nella coerenza dei 5 Stelle in Parlamento”. La sindaca di Torino commenta l’apertura di Conte alla Tav durante l’inaugurazione della nuova area arrivi dell’aeroporto di Caselle: “L’amarezza e la frustrazione sono legittime, spero che il Movimento 5 Stelle sia coerente in Parlamento ma d’altra parte non abbiamo il 51%...”.

Paragone: “Alla politica mancano visione e coraggio”. Il senatore Gianluigi Paragone commenta su Facebook la questione Tav: “Il Tav è la somma di due errori: 1) tutto quello che paga l’Europa è giusto in sé; 2) le grandi opere portano sviluppo. Purtroppo alla politica mancano visione e coraggio. Continuerò a girare l’Italia per confrontarmi con i cittadini. Lo farò con grinta e con l’umiltà di chi deve scusarsi per non aver inciso come avrei voluto”.

Marco Scibona, ex senatore 5 Stelle: “Questi qui devono solo andare a casa”. Il politico, che ha indossato la cravatta “No Tav” per un’intera legislatura, dichiara all’AdnKrons: “No, non parlo, sono troppo incazzato e deluso, ho perso le parole. Questi qui, devono solo andare a casa e chiedere scusa”.

La ex Nugnes: “O avete fallito o avete mentito”. Su fa sentire su Facebook anche l’ex senatrice M5s, Paola Nugnes: “Quando si confonde, o si finge di confondere, la funzione dell’esecutivo con la funzione del Parlamento - afferma - succede che si chieda alle camere di decidere su una questione come la Tav, solo perchè si sa che si sarà sconfitti”.

Nugnes spiega: “E questa è una sconfitta che si sa e che si vuole, perché non si ha la forza politica di prendere una decisione diversa o forse proprio perché era questa la meta. In ogni caso si continuare a mistificare la realtà, a fare uso delle parole a proprio uso e consumo come fossero le carte di un prestigiatore. Direte che non abbiamo capito nulla, direte che le difficoltà del reale cozza o con il ‘programma elettorale’ con le promesse, con i sogni, ma noi vi diciamo che o avete fallito o avete mentito”.

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