PIC -  Quds Press – Infopal - 04 mar 2019 - Lunedì, due giovani palestinesi sono stati uccisi e un altro ferito da soldati israeliani a Kafr Ni’ma, nel distretto di Ramallah. L’esercito di occupazione israeliano ha affermato che i giovani avevano eseguito un attacco con le auto e lanciato molotov contro i soldati. Secondo il sito web israeliano 0404, i soldati hanno aperto il fuoco contro tre giovani, uccidendo due di loro, dopo che avevano lanciato cocktail Molotov. Un altro ha riportato ferite da proiettile ed è stato arrestato Il Canale 10 di Israele, da parte sua, ha riferito che due soldati israeliani sono stati feriti dopo che un’auto palestinese li ha investiti in un’area vicino alla città di Kafr Ni’ma, a ovest di Ramallah. Il Canale ha aggiunto che altri soldati hanno risposto immediatamente  aprendo il fuoco contro tre giovani a bordo dell’auto, uccidendone due e ferendone un altro. Testimoni hanno riferito che le forze di occupazione israeliane hanno fermato una squadra della Mezzaluna Rossa e le hanno impedito di raggiungere i feriti e fornire assistenza medica. Successivamente, sono scoppiati violenti scontri tra giovani locali e forze israeliane all’ingresso principale della città di Kafr Ni’ma. I soldati hanno usato proiettili letali e di gomma.


http://nena-news.it/

04 mar 2019

 

Due soldati feriti, due palestinesi uccisi

 

Secondo il portavoce militare alcuni soldati erano fermi sul lato della strada  quando sarebbero stati investiti intenzionalmente da un’auto con a bordo tre giovani. I palestinesi: non è vero, erano manovali diretti al lavoro che sono usciti di strada. Intanto chiude il consolato Usa, a Gerusalemme da oggi funziona solo l’ambasciata 

 

Gerusalemme, 4 marzo 2019, Nena News – 

 

Israele parla di attentato, i palestinesi negano. Non c’è uniformità di versione su quanto è accaduto questa mattina a Niima, un villaggio a nord di Ramallah in Cisgiordania, dove l’esercito israeliano ha ucciso due palestinesi che con la loro automobile avevano travolto due soldati israeliani. Secondo la versione ufficiale israeliana, alcuni soldati erano fermi sul lato della strada vicino all’uscita del villaggio quando sono stati investiti intenzionalmente dall’automobile palestinese. I soldati hanno reagito aprendo il fuoco e uccidendo due giovani all’interno dell’auto. Un terzo passeggero è rimasto ferito. Il portavoce militare aggiunge che i tre palestinesi prima del loro attacco avevano lanciato una bottiglia incendiaria in una strada vicina – ma non ha detto contro quale obiettivo – e che altre molotov sarebbero state trovate nella loro automobile.

Completamente diversa la ricostruzione dell’acccaduto fatta dai palestinesi. L’agenzia di stampa Maan smentisce che i due palestinesi colpiti a morte fossero degli attentatori. In realtà, aggiunge, erano manovali che si stavano recando al lavoro e che causa delle cattive condizioni stradali, dovute al maltempo di questi ultimi giorni, hanno perso il controllo del loro veicolo che è finito contro una jeep militare che sostava ai margini di una strada.

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha elogiato i soldati per aver “eliminato i terroristi che minacciavano di travolgerli”. Invece il movimento islamico Hamas l’incidente sarebbe “la prova che i palestinesi lottano contro la ebraicizzazione di Gerusalemme”. Nella città infatti è alta tensione dopo la decisione delle autorità israeliane di tenere chiusa la Porta della Misericordia che dà accesso alla Spianata delle moschee.

  Nei mesi scorsi tre palestinesi avevano ucciso due soldati e ferito alcuni coloni israeliani in una serie di attacchi con armi da fuoco nei pressi di Ramallah, prima di essere individuati ed uccisi a loro volta in blitz di unità speciali israeliane.

La tensione in Cisgiordania coincide con quella in aumento lungo le linee tra Israele e Gaza. L’aviazione dello Stato ebraico ha colpito postazioni di osservazione di Hamas a Rafah e al Bureji dopo il lancio, ha detto il portavoce dell’esercito, di palloni incendiari da Gaza verso il territorio meridionale israeliano.

Intanto l’ambasciata degli Stati Uniti in Israele ha cominciato oggi ufficialmente la propria attività a Gerusalemme. Il consolato generale Usa pertanto ha chiuso e ceduto la propria sede alla rappresentanza diplomatica che è stata spostata da Tel Aviv lo scorso maggio per decisione presa dal presidente Donald Trump che a dicembre 2017 aveva riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele. La missione diplomatica Usa presso l’Autorità nazionale palestinese a Ramallah non fa più capo al consolato ma è subordinata all’ufficio per gli affari palestinesi presso l’ambasciata. Il consolato Usa a Gerusalemme di fatto era come un’ambasciata presso i palestinesi. Ora tutti i rapporti saranno gestiti direttamente dall’ambasciatore David Friedman, un sostenitore e raccoglitore di fondi per il movimento dei coloni israeliani nella Cisgiordania palestinese occupata. Nena News

 

top