Quds Press -  PIC – Infopal - 21 mar 2019

Mercoledì sera, le forze di occupazione israeliane (FOI) hanno ucciso a sangue freddo un giovane palestinese e ne hanno feriti tre mentre stavano viaggiando a bordo di un’auto a Betlemme, in Cisgiordania. Secondo fonti locali, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro un’auto palestinese vicino a un check-point di Nashash, all’ingresso sud della città di al-Khader, uccidendo Manasera e ferendone altri tre, tra cui un uomo e sua moglie. Il ministero della Sanità palestinese ha confermato la morte di Ahmed Manasera, 28 anni, di Wadi Fukin, a Betlemme, colpito al petto e in altre parti del corpo da proiettili, e il ferimento degli altri due. 


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21 mar 2019

 

Ucciso un altro palestinese

 

Ahmed Manasra, 26 anni, è stato colpito dal fuoco dei soldati israeliani alla periferia di Betlemme. E’ il quarto palestinese ucciso nel giro di poche ore.

 

AGGIORNAMENTO

Fonti palestinesi hanno riferito una versione aggiornata delle circostanze in cui è rimasto ucciso Ahmed Manasra. Palinfo.com smentisce che il giovane stesse lanciando pietre contro le macchine di coloni e scrive che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su un’auto palestinese vicino al posto di blocco di Nashash all’ingresso della città di al-Khader, uccidendo Manasra e ferendone altri tre passeggeri, tra cui una donna. 

 

Gerusalemme, 21 marzo 2019, Nena News –

 

Resta alta la tensione in Cisgiordania dove ieri sera, nei pressi di Betlemme, i soldati israeliani hanno ucciso un altro palestinese al termine di una giornata di sangue che non si registrava da tempo. Ahmed Manasra, 26 anni, è stato colpito all’addome da un proiettile mentre assieme ad altri giovani, a breve distanza da un posto di blocco militare, lanciava pietre contro le auto dei coloni israeliani in reazione alle uccisioni di tre palestinesi da parte dei militari avvenute nelle ore precedenti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese “Wafa” Manasra non era in strada quando è stato colpito ma in un’automobile. Un altro passeggero sarebbe rimasto gravemente ferito.

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 90 Ahmed Manasra

 

A Betlemme oggi è in corso uno sciopero generale in segno di protesta e si annunciano nuove proteste in Cisgiordania dove domani è stato indetto un “Giorno di rabbia” contro l’occupazione militare.

Nella notte tra martedì e mercoledì l’esercito israeliano aveva ucciso Omar Abu Leila, il 19enne autore degli attacchi armati in cui domenica sono morti un soldato e un colono. Qualche ora dopo altri due palestinesi sono stati uccisi a Nablus. Per gli israeliani Raed Hamdan, di 21 anni, e Zaid Nouri, di 20, erano due “terroristi” e avevano lanciato un ordigno esplosivo contro una pattuglia di militari incaricata di proteggere i circa mille coloni che martedì notte sono andati a pregare al sito della Tomba di Giuseppe, alla periferia di Nablus. I palestinesi smentiscono la versione israeliana. I due giovani, affermano, sono giunti per caso nella zona presidiata dall’esercito che ha fatto subito fuoco contro la loro auto uccidendoli. Centinaia di abitanti di Nablus ieri hanno partecipato ai funerali di Hamdan e Nouri.

Sempre ieri a Gaza i movimenti islamici Hamas e Jihad hanno annunciato per il 30 marzo manifestazioni lungo le linee con Israele con centinaia di migliaia di persone nel primo anniversario della Grande Marcia del Ritorno

 

CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 90 I media palestinesi riferiscono che nella notte tra martedì e mercoledì un gruppo di coloni si è lanciato in un raid contro alcuni edifici ed automobili  del villaggio di Battir, a ovest di Betlemme, dove hanno lasciato scritte razziste. A diverse auto palestinesi hanno tagliato i pneumatici e hanno imbrattato le pareti esterne di una moschea. Mercoledì un altro gruppo di coloni aveva attaccato una casa palestinese all’ingresso del villaggio di Burqa (Nablus) e danneggiato l’auto del proprietario. Altri coloni nelle stesse ore si sono radunati sulla strada tra Nablus e Jenin dove hanno lanciato pietre contro auto palestinesi per protestare l’uccisione di due israeliani nell’attacco compiuto domenica da Omar Abu Leila. Nena News

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